Dalla Redazione
Auchan France rinnova il suo impegno a sostengo dei produttori agricoli locali e in particolare del settore melicolo, nel solco di una collaborazione già in essere da oltre 20 anni con alcuni big player francesi delle mele come Limdor o Gerfruit, storici fornitori dell’insegna. Lo fa nell’ambito del progetto “Cultivons le bon”, tradotto “Coltiviamo il bene”, che prevede la promozione di alcune produzioni di eccellenza dell’agroalimentare made in France – dalla carne ai latticini, dal pesce all’ortofrutta – vendute ai consumatori con la garanzia dell’alta qualità al giusto prezzo. Questo grazie a una filiera etica e responsabile basata su alcuni capisaldi: il rispetto dei produttori e la loro equa remunerazione; il gusto dei prodotti; il rispetto dell’ambiente con metodi di produzione responsabili; l’origine francese garantita.
Nell’ambito del progetto “Cultivons le bon” un capitolo già da anni è dedicato alle mele e oggi l’offerta di Auchan di un prodotto di qualità al giusto prezzo si amplia a una nuova varietà melicola: Envy. Così, all’interno del paniere dei prodotti responsabili di Auchan France oggi sono tre varietà di mela che occupano un posto d’onore: insieme alla new entry Envy, anche la mela Golden e la mela Bio Swing, come riporta la testata francese Médiafel.
In un contesto generale in cui i consumi di frutta e verdura risentono della crisi del potere d’acquisito dei consumatori e gli agricoltori hanno sempre più difficoltà a fare reddito, presi anche loro nella morsa di rincari e inflazione – senza parlare dei cambiamenti climatici – Auchan France decide quindi di rafforzare il suo impegno per l’agroalimentare nazionale e scende in campo al fianco dei produttori di mele. “Nel 2022 il 99% dei nostri acquisti è stato effettuato in Francia – dichiara il retailer francese in una nota – ovvero 15 mila tonnellate di mele acquistate dai produttori locali. Garantiamo inoltre prezzi di acquisto coerenti con le richieste di produzione e non cediamo a offerte sottocosto che non remunerano equamente le aziende”.
A questo proposito, Auchan sul suo sito fa un’analisi della catena del valore delle mele coltivate nelle montagne francesi, indicando come sono ripartiti i vari costi lungo la filiera, in un’ottica di trasparenza nei confronti del consumatore. Il prezzo di un chilo di mele venduto a 1,99 euro, spiega la catena, è quindi così ripartito tra i diversi attori della supply chain: per il 34% è la remunerazione per i produttori (prodotto, conservazione e lavorazioni), il 20% sono i costi di confezionamento, il 16% i costi di trasporto e di logistica, il 25% va al processo di distribuzione e il 5% è l’equivalente dell’IVA italiana.
Auchan si impegna inoltre a valorizzare sul mercato tutto il prodotto, sia i calibri di prima che di seconda categoria (prodotto da industria escluso).
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