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                      Scaffali vuoti al supermercato, l’altra faccia dell’emergenza alluvione

                      Viabilità compromessa, strade interrotte e comuni isolati, difficoltà di approvvigionamento, ma anche la psicosi che scatta – lo abbiamo già visto nel recente passato – negli stati di emergenza: sono vari i fattori che i questi giorni determinano la scarsità di prodotto sui banchi dei supermercati nei comuni romagnoli colpiti dall’alluvione. Le principali segnalazioni

                      Dalla Redazione

                      scaffali vuoti

                      Alcuni scaffali vuoti nei supermercati della Romagna (foto: Il Resto del Carlino)

                      L’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna sta mettendo in crisi anche la supply chain, con le aree maggiormente colpite dove negli ultimi giorni è facile trovare supermercati con gli scaffali vuoti. Succede ad esempio nei comuni del ravennate, dove sono numerosi i punti vendita – come mostrano le foto postate dagli utenti sui social – in cui manca merce, specie ortofrutta e freschi. “A Ravenna alla Conad di vicolo Tacchini, centro Le Fontane, sabato mattina (20 maggio) la farina scarseggiava, così pasta e derivati del pane, come grissini e cracker”, riporta il Resto del Carlino di Ravenna . “A Russi c’è chi si sarebbe azzuffato per un litro di latte”.

                      A Faenza – è un altro esempio citato dal Carlino – alla Coop Borgo da alcuni giorni la pasta, la frutta e la verdura finiscono esaurite o quasi già verso metà mattinata. “E questo nonostante siano attivi tutti i canali di rifornimento da Bologna, Rimini e dalle altre città”, spiegano i dirigenti al quotidiano. Nei supermercati del centro storico e delle parti limitrofe manca anche l’acqua minerale: le confezioni sono state prese d’assalto per paura che possa interrompersi la fornitura dagli acquedotti, o che l’acqua dei rubinetti risulti non più potabile.

                      Nel ravennate nessuna autorità e nessuna voce ufficiale ha detto che c’è scarsità di viveri. Ma i media e anche le tv nazionali continuano a diffondere questa notizia: Tagadà, il programma di La7, in un servizio parla di scaffali vuoti non solo nei supermercati, ma anche nelle farmacie.

                      “Il Prefetto Castrese De Rosa è intervenuto per smentire che ci sia penuria di viveri in città – scrive Ravenna Notizie -. Anche se certamente ci sono difficoltà negli approvvigionamenti, in ragione delle vie di comunicazione in sofferenza”.

                      La viabilità è infatti uno degli aspetti critici nei territori colpiti dall’alluvione e le difficoltà logistiche che ne conseguono hanno ripercussioni su tutta la catena distributiva.

                      Per citare un altro esempio riportato in questo caso dal Corriere Cesenate, all’In’s di Budrio di Longiano (FC), per quanto il comune sia fra i meno colpiti dal maltempo, si segnalano i banchi della carne privi di merce e scarsità di prodotto anche nel reparto ortofrutta.

                      Anche a Cesena e a Forlì è la viabilità che in questo momento sta ostacolando il normale approvvigionamento nei supermercati. “Nei nostri magazzini i prodotti arrivano come dieci giorni fa, il problema diventa quando devono essere trasportati dove non ci sono ancora le strade aperte”, spiega a Cesena Today  Luca Panzavolta, amministratore delegato di Cia Conad, sottolineando che queste difficoltà riguardano al momento principalmente le valli forlivesi.

                      Poi – ce lo hanno insegnato anche le più recenti emergenze e crisi globali, dalla pandemia alla guerra in Ucraina – c’è anche chi si fa prendere dalla paura di non avere più accesso al cibo e ai beni di prima necessità e quindi assale i supermercati, depredando gli scaffali per fare scorte. Tutto più che comprensibile, in una situazione come quella che sta colpendo le popolazioni romagnole. Pane, pasta, prodotti a lunga conservazione, uova, prodotti per l’infanzia: nei supermercati forlivesi – da Conad, a Famila e Aldi – di questi beni si fa razzia in questi giorni, alle 10 del mattino ci sono già banchi vuoti, scrive Forlì Today nel suo reportage.

                      “La corsa ai supermercati di questi giorni per fare scorte di prodotti è sostanzialmente ingiustificata”, continua l’Ad di Cia Conad su Cesena Today, aggiungendo in conclusione che in città, sia Cesena che Forlì, è più la paura di restare senza uno specifico prodotto che un concreto allarme.

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