Abbandonare il cibo coltivato in modo convenzionale e passare al biologico. Che conseguenze ci sarebbero sul nostro organismo? Ha provato a capirlo una famiglia di cinque persone, che ha partecipato a un esperimento gestito da una catena svedese di alimentari, Coop, e dall’Environmental Research Institute. I vantaggi sono davvero tantissimi e non trascurabili. E soprattutto, immediati.
L’esperimento è durato 21 giorni. Durante la prima settimana la famiglia Palmberg ha seguito una dieta convenzionale, e le analisi in laboratorio hanno fatto emergere una dose elevata di insetticidi, fungicidi e regolatori della crescita nel sangue. Nelle successive due settimane la famiglia è passata a un regime biologico, compresi i saponi e gli articoli per l’igiene personale. Durante questa fase, i ricercatori hanno prelevato campioni di urina ogni giorno. Come dimostra il video riportato dall’ Huffpost, il carico di pesticidi nei corpi dei membri della famiglia si è ridotto drasticamente già dopo un giorno. Ed entro la fine delle due settimane, c’erano pochissime tracce di sostanze chimiche nocive nei campioni di urine.
Qui il video dell’Huffpost Usa
La famiglia si è “convertita” al bio? Sì, nonostante qualche difficoltà. Perché all’inizio del video Anette Palmberg spiega come la sua famiglia ha scelto di mangiare cibo convenzionale perché è meno costoso per la loro grande famiglia. Al termine dell’esperimento ha tuttavia aggiunto: “La presenza di sostanze chimiche nocive nel sangue dei miei figli mi fa pensare. Non voglio tornare indietro, la loro salute è più importante“. Ha spiegato Jorgen Magner, ricercatore presso SERI: “Sappiamo molto poco circa gli effetti a lungo termine del mangiare alimenti trattati con pesticidi. Soprattutto se si considera che le sostanze chimiche possono essere molto più dannose quando combinate insieme rispetto a quanto lo sono se ingerite singolarmente”.