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                      Acquaponica, il sistema Aqua Farm vedrà a Torino il primo impianto

                      Sarà operativo entro fine settembre in provincia di Torino il primo impianto industriale che utilizza il sistema di Aqua Farm, società benefit e startup innovativa che vede nell’acquaponica il suo core business. L’acquaponica è una tecnica di coltivazione fuori suolo compatta e altamente produttiva, che unisce l’idroponica all’allevamento ittico per la produzione di ortaggi e vegetali: una possibile soluzione, quindi, per produrre ortaggi e non solo, in modo sostenibile. Ad oggi è attivo l’impianto pilota (di circa 300 mq) di Aqua Farm, sul quale sono stati testati con successo decine di vegetali e organismi acquatici

                      Di Valentina Bonazza

                      Aqua Farm

                      Costituita a giugno del 2022 dopo nove anni di sperimentazione, Aqua Farm Srl è una società benefit e startup innovativa che vede nell’acquaponica il suo core business. L’acquaponica è una tecnica di coltivazione fuori suolo compatta e altamente produttiva, che unisce l’idroponica all’allevamento ittico per la produzione di ortaggi e vegetali. 

                      Aqua Farm si distingue per una lunga e attenta fase di ricerca e sviluppo che l’hanno portata ad apportare una serie di migliorie (di cui stanno depositando il brevetto) legate ai processi produttivi, al sistema di climatizzazione e al biofiltro, che rendono il metodo acquaponico ancora più performante. 

                      Molti studi evidenziano infatti come il cambiamento climatico, l’aumento di anidride carbonica e le attività agricole intensive impoveriscano il terreno e i frutti che produce, oggi sempre più poveri di principi nutritivi. Le innovazioni di Aqua Farm, oltre ai vantaggi ambientali e produttivi peculiari dell’acquaponica, permettono di eliminare completamente l’utilizzo di qualsiasi sostanza chimica per la crescita dei vegetali. “Si stima infatti – spiega Aqua Farm in un webinar – che a causa dell’utilizzo di prodotti chimici per l’agricoltura, della deforestazione e dell’allevamento intensivo, ogni minuto venga impoverita una quantità di suolo pari a 30 ettari (30 campi da calcio circa).

                      Nello specifico

                      Negli impianti di Aqua Farm le deiezioni dei pesci vengono utilizzate per concimare le colture, che crescono molto velocemente. Le piante crescono direttamente sopra le vasche, affondando le radici nell’acqua concimata dai pesci.

                      Uno dei punti di forza di questa coltivazione è che ricicla le acque e minimizza gli sprechi. L’acquaponica di Aqua Farm permette di consumare più del 90% d’acqua in meno rispetto alle coltivazioni tradizionali; inoltre, la crescita avviene in tempi dal 30% al 50% inferiori, grazie alla costante fertilizzazione delle radici apportata dal flusso di acqua. Ecco quindi che diventa possibile fare molti raccolti durante l’anno, grazie alla destagionalizzazione, e la produzione è varia e costante. L’essere attivi tutto l’anno permette anche di contrastare il precariato, il lavoro stagionale e la violazione dei diritti umani, spesso associati al mondo rurale (oltre a eliminare il lavoro usurante).

                      Nello specifico, grazie alla tecnologia di Aqua Farm e ai suoi processi innovativi è possibile produrre oltre il 1000% in più rispetto all’agricoltura convenzionale; evitare l’utilizzo di mezzi agricoli (meno emissione di CO2); ridurre il consumo di acqua e suolo fino al 97% rispetto ai metodi agricoli attuali, in quanto l’acqua, non essendo contaminata da pesticidi, può essere riciclata totalmente.

                      La parte solida che rimane, in quanto residuo organico, viene riciclata per produrre il mangime dei pesci. A questo si aggiunge il fatto che il pesce degli impianti di Aqua Farm è sostenibile, dato che non si nutre con risorse esterne, ma solo di scarti e prodotti degli impianti stessi. I pesci scelti da Aqua Farm inoltre sono onnivori e si nutrono per quasi il 70% di verdure, a differenza del pesce allevato e più comunemente venduto, che è carnivoro e per il cui nutrimento è necessario un consumo intenso delle risorse della Terra.

                      La tecnologia di Aqua Farm si presta a garantire il massimo efficientamento energetico; ad utilizzare aree in disuso, terreni marginali o non adatti all’agricoltura, capannoni, zone urbane da riqualificare, rendendo profittevoli aree non produttive (oltre ai connessi vantaggi sociali, ambientali ed economici derivanti da un’operazione di pubblica utilità); a questo si aggiunge l’essere completamente indenni da avversità climatiche, infestanti e dall’inquinamento; localizzare gli impianti produttivi in zone urbane o suburbane, in modo da garantire l’approvvigionamento di alimenti freschi e a bassa impronta ecologica in aree densamente popolate, con tutti i vantaggi legati alla filiera corta; produrre alimenti sani, nutrienti, di alta qualità e controllati.

                      Entro fine settembre sarà operativo, in provincia di Torino, il primo impianto industriale che utilizza il sistema ideato da Aqua Farm – ci fa sapere Pasquale Castellaneta, ideatore e ceo di Aqua Farm -. Attualmente è attivo solo l’impianto pilota (di circa 300 mq), sul quale sono stati testati con successo decine di vegetali e organismi acquatici”.

                      Oltre a realizzare impianti di proprietà tramite aziende agricole partecipate o controllate, un’altra attività molto importante che Aqua Farm sta già sviluppando è la vendita di impianti industriali a terzi, sia in Italia che all’estero. Alcune trattative sono già in fase avanzata e Aqua Farm sta attendendo gli esiti che arriveranno nei prossimi mesi.

                      Nello specifico Aqua Farm si propone sul mercato da un lato con prodotti acquaponici: come la creazione di strutture modulari, ampliabili progressivamente per la produzione di pesci e vegetali e il confezionamento e vendita di prodotti di IV gamma sostenibili e di alta qualità attraverso la GDO e un e-commerce proprietario; dall’altro nella vendita, progettazione e gestione dei suoi impianti per il settore agroindustriale.

                      L’Europa è al terzo posto nel mondo nel settore dell’acquaponica: un mercato emergente ma dalla struttura consolidata. Nel 2021 questo mercato europeo è stato valutato 201,63 milioni di dollari e si stima che nei prossimi anni crescerà del 14,57% fino a raggiungere i 329,12 milioni di dollari entro il 2026.

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