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                      Agricoltori, la protesta infiamma a Bruxelles: roghi e lancio di arance

                      Nuova protesta degli agricoltori a Bruxelles, sul piede di guerra contro la Pac e il Green Deal e in generale contro politiche governative non attente ai reali bisogni e alle richieste del settore. Oggi in occasione della riunione del Consiglio dei ministri dell’agricoltura UE, oltre 900 trattori hanno invaso il cuore della capitale belga, bloccando il traffico e creando disordini con lancio di uova e arance, appiccando roghi e forzando anche i blocchi di polizia

                      Dalla Redazione

                      protesta agricoltori Bruxelles

                      Fuoco e fiamme a Bruxelles per la protesta degli agricoltori, in senso – tristemente – letterale. Oggi in occasione della riunione del Consiglio dei ministri dell’agricoltura UE, oltre 900 mezzi agricoli hanno invaso il cuore della capitale belga, concentrandosi in particolare nel quartiere europeo dove hanno sede le istituzioni dell’Unione Europea, secondo le stime della polizia. Dopo un mese e mezzo di mobilitazioni e di marce dei trattori, la tensione è dunque ancora alta.

                      La riunione di oggi di tutti i responsabili nazionali delle politiche agricole dei 27 Paesi per il Consiglio “Agricoltura e pesca” è una nuova occasione, da parte del mondo agricolo, per esprimere la propria insoddisfazione di fronte a regole che minacciano la sopravvivenza del settore stesso, “tra norme capestro e regolamenti inadeguati che fanno aumentare i costi a carico delle aziende deprimendo la produzione nazionale a beneficio delle importazioni dall’estero”, sottolinea Coldiretti, presente alla manifestazione con 3 mila agricoltori, insieme alle altre associazioni di categoria provenienti da diverse parti dell’Unione Europea, tra cui la Spagna (Asaja), il Portogallo (Cap), il Belgio (Fwa).

                      In concomitanza col consiglio Agrifish, oggi è in programma a Bruxelles anche l’assemblea di Confagricoltura, a cui partecipano anche alcuni rappresentanti delle istituzioni europee. L’obiettivo del summit è proprio quello di farsi sentire presso le autorità comunitarie per chiedere con forza una riforma della PAC. Tra i punti discussione, l’impennata dei costi di produzione, gli adempimenti gravosi legati alla nuova Politica agricola comune, la situazione di instabilità geopolitica.

                      Disordini e roghi

                      I trattori in mattinata hanno formato un lungo corteo che ha bloccato principalmente Rue de la Loi, come riporta AdnKronos. Sotto il suono dei clacson, alcuni manifestanti hanno lanciato petardi, uova e persino arance, mentre altri hanno appiccato un rogo fatto di pneumatici, pallet e paglianon lontano dalla barriera della polizia situata in rue de la Loi, vicino alla rotatoria Schumann, dove la fermata della metro è stata soppressa. Per spegnere gli incendi la polizia ha utilizzato gli idranti.

                      Inoltre sempre in mattinata diversi trattori hanno provocato disagi alle principali vie di collegamento e nel centro di Bruxelles. È stato anche forzato un blocco della polizia all’incrocio tra Avenue d’Auderghem e Rue Belliard, utilizzando i mezzi agricoli e gettando letame sugli agenti, costretti a retrocedere.

                      Le diverse federazioni agricole oggi presenti a Bruxelles insieme ai manifestanti ritengono che la Commissione europea non abbia preso sufficienti decisioni concrete nei confronti del mondo agricolo, nonostante le azioni di protesta all’inizio del mese. Intanto Coldiretti si dissocia dagli atti in corso in queste ore nella capitale belga. “Le nostre sono mobilitazioni condotte con determinazione per avere risposte chiare ai bisogni delle nostre imprese, ma si distinguono rispetto ad atti di violenza che non ci piacciono e non ci appartengono”, sottolinea il presidente Ettore Prandini.

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