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                      Agrumi, in calo la produzione nell’emisfero Nord. Italia al -21%

                      A causa dei problemi climatici che hanno coinvolto i principali paesi produttori, la campagna agrumi nell’emisfero Nord è prevista quest’anno a segno meno: a fare una fotografia della situazione è la World Citrus Organization, che parla di un raccolto complessivo di 26 milioni di tonnellate, in riduzione del 13%. Il calo maggiore riguarda il pompelmo (-17%) e il limone (-16%), seguono clementine e mandarini (-13%) e arance (-12%). In Europa l’Italia è, insieme alla Spagna, il paese che vede il maggiore calo produttivo, con un -21% di volumi

                       Dalla Redazione

                      Secondo la World Citrus Organization (WCO), la produzione di agrumi dell’emisfero settentrionale dovrebbe diminuire del 13% in questa stagione, riducendosi a 26 milioni di tonnellate. La previsione si basa sui dati provenienti da Egitto, Grecia, Israele, Italia, Marocco, Spagna, Tunisia, Turchia e Stati Uniti, precisa la WCO in una nota. È stata presentata durante la terza edizione del Global Citrus Congress, evento online che si è svolto il 30 novembre scorso.

                      “Il raccolto di quest’anno è uno dei più ridotti delle ultime stagioni, principalmente a causa di problemi climatici nei principali paesi di esportazione – dichiara Eric Imbert, segretariato tecnico della WCO -. Tuttavia, nonostante il calo della produzione nell’emisfero settentrionale, il mercato degli agrumi continua a rimanere vivace. Gli agrumi sono ancora uno dei principali frutti sul mercato globale”.

                      Guardando nel dettaglio le varie produzioni, secondo il rapporto della WCO la produzione di arance dovrebbe diminuire del 12% circa, per un totale di 14 milioni di tonnellate. Un calo simile è previsto anche per altre categorie di agrumi, in particolare il pompelmo (-17%, per un totale di 769.043 tons.), le clementine e i mandarini (-13% per un totale di 7,2 milioni di tons.) e il limone (-16% per 4 milioni di tons.).

                      In Europa si prevede che la produzione di agrumi subirà un calo del 15%, con Italia e Spagna in testa per riduzione dei volumi, che si contraggono del 21% in entrambe le nazioni. L’Unico paese a segno più è la Grecia, la cui produzione agrumicola è prevista in aumento dell’11%.Per quanto riguarda invece la sponda meridionale del Mediterraneo, la produzione dovrebbe diminuire del 33% in Marocco, del 27% in Turchia e del 17% in Tunisia. I volumi dovrebbero invece rimanere stabili in Israele e aumentare dell’8% in Egitto.

                      Guardando infine oltreoceano, il raccolto di agrumi negli Stati Uniti, secondo le stime dell’USDA (su Arizona, California, Florida e Texas), dovrebbe diminuire del 5% rispetto alla scorsa stagione.

                      Le stime produttive sugli agrumi stilate dalla World Citrus Organization si svolgono su base semestrale prima dell’inizio delle stagioni dell’emisfero settentrionale e meridionale. Tutte le previsioni vengono effettuate su base pre-competitiva, supportate dall’impegno proattivo dei membri nella raccolta dei dati sugli agrumi. Entrambe le previsioni sono a disposizione di tutti i membri della WCO come parte della loro adesione all’organizzazione per facilitare la comprensione globale degli attuali sviluppi del mercato degli agrumi. Grazie a questo esercizio di condivisione delle conoscenze, il settore è in grado di posizionare meglio la categoria degli agrumi sui mercati nazionali e oltre.

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