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                      Agrypack ottiene la certificazione Vaschette Bestack. “È un segnale per il mercato”

                      Sul mercato c’è una nuova certificazione che attesta la qualità e la sicurezza del packaging a contatto con gli alimenti: Vaschette Bestack, marchio volontario che il Consorzio Bestack mette a disposizione di tutti coloro che vendono vaschette in cartone ondulato per ortofrutta e superano il protocollo di autocontrollo per il rispetto dei parametri di alimentarietà definiti dalla legge. La prima certificazione concessa all’esterno del consorzio – con il codice B001 – va all’azienda scaligera Agrypack: ne parliamo con il titolare Simone Turrini e con il direttore di Bestack Claudio Dall’Agata

                      Dalla Redazione

                      Agrypack Vaschette Bestack

                      Il marchio FSC sugli imballaggi cellulosici, a garanzia che la materia prima vergine utilizzata per realizzare le confezioni proviene da foreste gestite in modo responsabile, secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. Poi la certificazione IFS Pack Secure, standard che valuta i processi e le specifiche dei materiali di confezionamento in termini di sicurezza, qualità, rintracciabilità, trasparenza e conformità alle normative e ai requisiti dei clienti. Ora una nuova, importante certificazione che attesta la qualità e la sicurezza del packaging a contatto con gli alimenti: Vaschette Bestack, marchio che il Consorzio Bestack mette a disposizione di tutti coloro che vendono vaschette in cartone ondulato per ortofrutta, decidono volontariamente di autocontrollarsi e superano il protocollo per il rispetto dei parametri di alimentarietà definiti dalla legge.

                      “Per noi è un cerchio che si chiude”, esordisce Simone Turrini, titolare di Agrypack, azienda di Verona specializzata da tre decenni nella ricerca e sviluppo di prodotti e soluzioni per l’imballaggio di qualità e al tempo stesso ecosostenibili: è la prima realtà italiana esterna al Consorzio attiva nel settore del packaging a ottenere la nuova certificazione Bestack. Oggi Turrini rappresenta la seconda generazione di Agrypack, fondata nel 1992 dal padre Efrem allo scopo di soddisfare – oggi come allora – le esigenze della clientela che opera nel settore agroalimentare, in collaborazione con produttori e commercianti e con un’attenzione particolare, come detto, al rispetto dell’ambiente.

                      “La nostra attività parte con il plateaux – racconta Turrini -, poi via via abbiamo inserito negli anni i materiali plastici, dai cestini agli alveoli. Sei anni fa, con il progressivo spostamento nelle scelte di consumo verso il packaging cellulosico, abbiamo deciso di investire in questo materiale e abbiamo inserito delle linee di formatura per fare le vaschette in cartone”. Mercato di riferimento il Nord Italia principalmente, fra aziende confezionatrici di frutta e grande distribuzione organizzata.

                      “Oggi la nuova certificazione Bestack va a garantire gli elevati standard qualitativi e di sicurezza delle nostre vaschette in microonda – continua Turrini -. Crediamo molto in questo progetto, è un segnale importante per il mercato”.

                      Una linea di demarcazione nel mercato stesso, se vogliamo, che separa chi sceglie la strada della qualità e della serietà e decide di sottoporsi a controllo per certificare i propri prodotti e processi, e chi invece non lo fa e continua a operare come ha sempre fatto. “Da parte nostra è una sfida – sottolinea il titolare di Agrypack – e un impegno a fare sempre meglio, per mantenere alti i nostri standard e dare garanzie di qualità e sicurezza ai nostri clienti: alle aziende, alla Gdo, ma anche e soprattutto al consumatore finale”.

                      Vaschette Bestack, come si ottiene la certificazione

                      Dodici anni di certificazione volontaria di prodotto sugli imballaggi di cartone ondulato per ortofrutta, nel corso dei quali sono stati fatti 245 audit con 1.183 formati campionati e sono stati analizzato 16.495 formati. Questi i numeri che parlano dell’impegno del Consorzio Bestack nel garantire gli imballaggi migliori per rispondere alle necessità del mercato, definendo standard logistici e di resistenza, oltre a verificare la sicurezza e la salubrità del packaging a contatto con frutta e verdura. “Il marchio Vaschette è l’ultimo step di questo processo – spiega il direttore di Bestack Claudio Dall’Agata -. È disponibile per tutte le aziende, socie e non, che vendono vaschette in cartone ondulato e che si impegnano applicando volontariamente il protocollo di verifica delle conformità alimentari, al fine di dare valore al mercato portando un beneficio a tutta la filiera. Il marchio ha una specifica codifica alfanumerica: ABXXX per le aziende socie e BXXX per quelle non socie. Ad Agripack, con l’onere e l’onore di essere stata la prima azienda esterna, toccherà la codifica B001”. 

                      Il campionamento viene effettuato con il coordinamento di Bestack e i campioni controllati sono prelevati sia dai magazzini che sul mercato, perché è prioritario avere risultati reali e certi. Le analisi e le verifiche vengono effettuate da laboratori terzi e accreditati. “Il nostro obiettivo è misurare la realtà – continua Dall’Agata -. Vogliamo creare una comunità ‘dei più bravi’, che sono quelli che decidono di auto controllarsi, dimostrando di avere un approccio commerciale di un certo tipo”.

                      Bestack, che oggi come marchio gode di una brand awareness di filiera che raggiunge l’80%, mette a disposizione esperienza e know how dal punto di vista metodologico e organizzativo e declina la sua notorietà e il suo profilo qualitativo su una parte di mercato, quello delle vaschette in cartone per alimenti, che oggi è in crescita con prospettive molto interessanti. “Da qui l’importanza di verificare che questa crescita avvenga nel modo migliore – puntualizza Dall’Agata -. Vaschette Bestack è una certificazione sviluppata con la massima serietà e rigore. Per questo i controlli e i prelievi non avvengono solo in magazzino, ma anche in punto vendita”. “E per chi sbaglia – aggiunge – sono previste sanzioni economiche, nonché il ritiro dell’autorizzazione all’utilizzo del marchio”.

                      Agrypack è la prima azienda ad avere ottenuto la certificazione Vaschette Bestack, ma il Consorzio ha già raccolto altre richieste. L’obiettivo è diventare parte di un progetto continuativo di garanzia degli standard di legge richiesti in fatto di alimentarietà del packaging ed eliminare comportamenti pericolosi. “A Simone Turrini va riconosciuto un grande coraggio – conclude il direttore di Bestack -, aggiungerei anche una ‘visione’. Quello che ha scelto di fare con la sua azienda significa mettersi in gioco e dimostrare di voler percorrere una strada certamente importante, ma priva di sconti”.

                      Ora l’appello va non solo alle aziende, a prendere la strada della qualità e della serietà, ma anche alla Gdo. L’auspicio è che le catene inizino a dialogare con i loro uffici qualità per inserire questa iniziativa volontaria nelle loro procedure di controllo e nei loro protocolli.

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