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                      Al via il primo progetto Club sulle pere Eden Bio per il rilancio del settore

                      pere eden

                      Il rilancio del settore pericolo parte dalla nascita del primo progetto club sulle pere Eden Bio, nato dalla volontà del Breeder Ben Dor del vivaio Cairo e Doutcher e della filiale italiana dell’azienda globale Greenyardfresh. Il club “Pera Eden” è un progetto che si basa su tre driver: biologico sostenibilità e distintività. Il progetto è stato presentato ai produttori durante l’ultima edizione di Futurpera e nei prossimi mesi andranno a dimora oltre 20 ettari della Pera Eden. Nei prossimi anni l’obiettivo del progetto è quello di sviluppare oltre 500 ettari di produzione di pera Eden, principalmente focalizzandosi su produzioni biologiche con l’obiettivo di dare una risposta alle esigenze del consumatore e garantire la sostenibilità della produzione.

                      Tra le caratteristiche di queste varietà: calibro dai 60 agli 80 mm, raccolto a partire da inizio agosto, conservabilità ottima superiore agli otto mesi e grado Brix del 18%. Tra le caratteristiche organolettiche: croccantezza, succosità e sapore molto aromatico. La pianta fiorisce a inizio aprile, conta un fabbisogno di ore di freddo che va dalle 100 alle 2.000 ore e ha una buona fertilità. Inoltre, è molto tollerante al colpo di fuoco batterico e alla Psilla.

                      Ben Dor, Storico ed innovativo “Breeder” Israeliano dichiara: “Il nostro obiettivo è quello di divulgare la varietà a livello globale, ad oggi abbiamo realizzato oltre 80 ettari di pera Eden che è già stata licenziata in 12 Paesi ed a breve lo sarà in altri 6 Paesi. Come azienda deteniamo i diritti di privativa vegetale del progetto Eden. L’obiettivo principale è quello di portare sul mercato progetti che abbiano una forte differenziazione del prodotto e si concentrino sul gusto migliore, in modo che il consumatore li riconosca e voglia ritornare a quell’esperienza di gusto”.

                      Cairo e Doutcher, vivaio protagonista del settore che negli anni ha accompagnato il successo di nuove produzioni in Italia ha accolto con entusiasmo questa nuova sfida come traspare dalle parole del fondatore Uzi Cairo: “Il settore agricolo, deve, attraverso un processo di rinnovamento, superare le tante crisi che lo attanagliano; in particolare la nostra regione sta subendo con la xilella una forte riduzione degli uliveti i produttori anche grazie al sostegno della regione stanno pianificando un piano di riconversione e la pera Eden può rappresentare una risposta a questa necessità. Come Impresa saremo il licenziatario esclusivo del materiale vegetale. Pur avendo prodotto piante in previsione del lancio del progetto non ci aspettavamo una risposta così positiva dal mondo produttivo , nei prossimi mesi andremo a pianificare la produzione di materiale per poter far fronte alle richieste”.

                      Infine, Greenyard, azienda globale, e marketer esclusivo del progetto in Italia, sta attraversando una fase di forte crescita e sviluppo, e grazie a Eden ha l’obiettivo di fornire prodotti biologici, distintivi e ancor più sostenibili. Ilenio Bastoni, senior manager in Greenyard Fresh Italy, ne è convinto: “Negli ultimi anni il settore della Pericoltura ha attraversato grandi difficoltà che stanno portando ad una forte riduzione delle superfici a causa della non sostenibilità della cultura stessa. L’Italia ha una posizione di leadership di mercato, che purtroppo negli ultimi anni ha arrancato, riteniamo che questo progetto possa far recuperare terreno alla nostra Pericoltura. Dal punto di vista produttivo la varietà si adatta anche alle regioni meridionali per cui un primo obiettivo sarà quello di ampliare il bacino produttivo delle pere, in seconda battuta la rusticità e la precocità della varietà la rendono idonea alla coltivazione anche in Biologico, inoltre l’elevata conservabilità ne permette un estesa presenza sugli scaffali della grande distribuzione”.

                      “Una delle caratteristiche più importanti che abbiamo potuto constatare direttamente  – spiega Bastoni – è la costanza delle caratteristiche organolettiche che la varietà esprime; già dopo raccolta e dopo un breve passaggio nelle celle frigorifere per un breve affinamento la varietà esprime caratteristiche di croccantezza succosità e distintiva aromaticità, caratteristiche che vengono mantenute per tutta la finestra commerciale. Riteniamo che presentare un prodotto qualitativamente costante sugli scaffali della grande distribuzione rappresenti un valore aggiunto per il consumatore finale. Come Greenyard fresh Italy saremo il marketer esclusivo del progetto in Italia, per lo sviluppo produttivo del progetto ci affideremo alle competenze dei nostri partner produttivi“.

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