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                      Debuttano le uova biologiche dei consumatori: si arricchisce così il paniere dei prodotti del movimento “Chi è il padrone?! La marca del consumatore”. Dopo la pasta e la passata di pomodoro arrivano nei supermercati Carrefour che aderiscono all’iniziativa, le uova bio che puntano al benessere animale come chiave di volta per ridurre l’impatto ambientale. Infatti, le uova del consumatore sono le prime uova biologiche che non uccidono il pulcino maschio alla nascita (sessaggio in -ovo) e tutelano il fine vita della gallina al giusto prezzo per gli allevatori. A scegliere le caratteristiche di questo prodotto sono stati 2.235 consumatori che, in maniera trasparente e collettiva, hanno selezionato le caratteristiche delle “Uova dei Consumatori”, prodotte dall’azienda La Masera con sede a Valmozzola (Pr) nella Valle del Taro

                      Dalla Redazione

                      uova consumatore

                      Uova di origine 100% italiane – da galline allevate all’aperto con metodi di agricoltura biologica – salvaguardia del pulcino maschio e la giusta remunerazione agli allevatori. Sono queste le caratteristiche delle “Uova dei Consumatori”, terza referenza a entrare nel paniere italiano del movimento “Chi è il padrone?! La marca del consumatore”, prodotte da Luca Motta Podere La Masera a Valmozzola (Pr) nella Valle del Taro a 530 metri di altezza in perfetta sintonia con le caratteristiche del paesaggio e gli elementi della natura: l’aria pulita, l’acqua limpida, la terra ricca, la temperatura di montagna.

                      Nato in Francia nel 2016 e oggi presente in dieci Paesi e tre continenti, il movimento “Chi è il padrone?! La marca del consumatore” punta a restituire centralità ai consumatori, portandoli a riacquistare un ruolo attivo all’interno della filiera agroalimentare, come sottolinea Enzo Di Rosa, fondatore di Chi è il padrone?!: “Da un lato c’è la volontà di promuovere il settore agroalimentare locale, assicurando ad agricoltori e allevatori un prezzo d’acquisto equo; dall’altro il desiderio dei consumatori di emanciparsi dai modelli di business imposti e di partecipare ai cambiamenti della società – passando dall’essere semplici consumatori ad attori del cambiamento – per permettere a tutti di rendere le azioni di acquisto coerenti con le proprie convinzioni e garantire che rispettino le caratteristiche sociali, etiche e ambientali, sia in termini di qualità e sicurezza del cibo sia del costo più corretto da attribuire a ciò che mettono nel carrello”.

                      Caratteristiche e prezzo delle Uova dei Consumatori. Sono 2.235 i consum’Attori che hanno contribuito a dar vita alle Uova dei Consumatori attraverso la partecipazione al questionario che ha portato alla definizione delle caratteristiche del prodotto e del prezzo, ricavato sommando il corrispondente costo di ogni scelta effettuata. Tra le risposte fornite, cruciale l’origine italiana delle uova, indicata dal 88,1% dei consumatori. L’87,3% ha deciso di garantire la tutela dei diritti dei lavoratori e una remunerazione equa agli allevatori per vivere serenamente e investire nella propria attività. Rispetto alla scelta del metodo di allevamento delle galline, il 43,13% dei consumatori ha scelto l’allevamento biologico, nutrite con mangimi biologici prodotti in Italia con l’aggiunta di semi di lino ricchi in Omega 3 deciso dal 68,95 e il 35,08% l’allevamento da agricoltura sostenibile a bassa densità animale, il 76,51% ha deciso la salvaguardia del pulcino maschio attraverso la tecnologia in ovo-sexing per stabilire il sesso dell’embrione delle uova ed evitare l’uccisione sistematica dei pulcini maschi nell’industria delle uova, il 75,03% ha scelto la tutela del fine vita della gallina. Le galline solitamente dopo il primo anno e mezzo di vita hanno un calo fisiologico nella deposizione delle uova e vengono portate al macello. I consumatori hanno deciso di far vivere più a lungo le galline e continuare a produrre uova oltre l’anno d mezzo di vita.

                      Giusto ed equo anche il prezzo finale consigliato, pari a 3,19 euro per la confezione di 6 uova; così suddivisi: 1,26 euro ripartiti tra confezione, logistica e distribuzione; 1,45 euro all’allevatore, +25% rispetto al prezzo medio di mercato; 0,16 euro all’Associazione “Chi è il padrone?! La marca del consumatore”; 0,29 cent di Iva. I consumatori hanno, inoltre, scelto di destinare 1 cent per confezione a persone e famiglie in condizioni di fragilità economica, e 2 cent per il fondo per la tutela del fine vita della gallina.

                      Le specifiche delle caratteristiche definite dall’azione collettiva dei consumatori hanno guidato “Chi è il padrone?! La marca del consumatore” nella selezione di La Masera, a cui è stata affidata la produzione delle Uova Consumatori. L’Azienda La Masera di Luca Motta, situata a Valmozzola (PR) dall’inizio degli anni 2000 ha convertito l’intero allevamento (100 HA) delle galline al metodo biologico certificata da ICEA. Da oltre 20 anni La Masera è fortemente impegnata sui fronti della sostenibilità in tutte le sue accezioni – ambientale, sociale ed economica – e condivide con il Movimento i suoi princìpi fondanti, come sottolinea Luca Motta titolare insieme alla sorella Manuela della società agricoltura La Masera: “Siamo felici di essere parte di questo progetto perché guidato dagli stessi princìpi che da sempre orientano l’operato di La Masera. Condividiamo con “Chi è il padrone?! La marca del consumatore” l’obiettivo comune di promuovere scelte di acquisto sempre più responsabili, che riconoscono il giusto valore ai prodotti e al lavoro di chi ha contribuito a realizzarli, allevatori e lavoratori.

                      Una scelta green per la confezione: carta riciclata e riciclabile certificata FSC Ok Compost climaticamente CO2 neutral. Infatti, il 82,73% dei consumatori ha scelto una confezione in carta riciclata e riciclabile certificata FSC Ok Compost La confezione delle uova biologiche dei consumatori sarà la prima Climaticamente CO2 Neutral ClimaPartner. Infatti, per la confezione per le uova in carta biodegradabile è stata scelta la società Hartamann per l’impegno nei confronti dell’ambiente. Nel 2013 l’azienda è stata la prima nel settore del packaging per uova a introdurre confezioni climate neutral.

                      uova consumatore

                      Le uova dei consumatori saranno in vendita nei supermercati Carrefour che aderiscono all’iniziativa creata dai consumatori. “Chi è il padrone?!” sta già lavorando al questionario per un nuovo prodotto de “La marca del consumatore”. Dopo la pasta e la passata di pomodoro e le uova la prossima referenza proposta sarà “L’olio di oliva extravergine dei Consumatori”. È infatti in fase di co-creazione L’Olio dei Consumatori. Al momento i criteri che prevalgono scelti e votati da 1.500 consumatori che hanno partecipato al questionario sono: origine Italia, metodo di coltivazione da agricoltura sostenibile, sistema di coltivazione tradizionale, giusto prezzo per i produttori di olive, acidità max 0,3%, estrazione a freddo, olio fruttato medio, olio filtrato, raccolto e trasformato entro 15 ore, bottiglia in vetro da 0,750 ml, 1 centesimo/lt a sostegno a persone famiglie in condizione di fragilità economia. C’è ancora tempo per partecipare al questionario sull’olio d’oliva dei consumatori e scegliere le caratteristiche e prezzo dell’olio di oliva. Per compilarlo clicca quiIl paniere continuerà ad arricchirsi con altre referenze, come farina, latte, secondo un ordine di realizzazione deciso dai consumatori, che possono indicare una top tre di prodotti tra quelli proposti sul sito “Chi è il padrone?! La marca del consumatore”.

                      “C’est qui le patron?! La Marque du Consommateur” nasce nel 2016 in Francia su iniziativa di Nicolas Chabanne durante la “crisi del latte”, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di riconoscere agli allevatori il giusto prezzo d’acquisto. Un’iniziativa che in poco tempo ha coinvolto 10mila soci consumatori, che hanno avuto la possibilità di entrare “dentro al prodotto” per scoprire le voci di costo che compongono il prezzo, le fasi che conducono alla sua realizzazione e le eventuali problematiche ad esse associate, riappropriandosi così di un ruolo attivo all’interno della filiera agroalimentare. Nasce così il “Latte dei Consumatori”, creato nell’ottica di supportare il lavoro degli allevatori. In soli 6 anni dal suo debutto, ne sono stati venduti 300 milioni di litri e oggi, in Francia, il paniere de “La marca del consumatore” conta ben 30 referenze, 350 milioni di euro il volume d’affari, che sostengono 3.500 famiglie di produttori e allevatori, acquistati da oltre 16 milioni di consumatori (fonte Nielsen Francia) in oltre 12 mila punti vendita della GDO e, a partire da settembre 2020, in 70 mila punti vendita della ristorazione collettiva, in mense, scuole, ristoranti, autogrill e in 5000 case di riposo.

                      Il percorso che conduce alla nascita di un prodotto del paniere è sempre lo stesso: collaborando a stretto contatto con i vari attori della filiera – dagli agricoltori e allevatori alle aziende di trasformazione, fino ai distributori – Chi è il padrone?! identifica le diverse componenti del prodotto e attribuisce il giusto valore a ogni opzione. I consumatori convolti sono invitati a “costruire” il prodotto ideale, valutando gli elementi per loro importanti, ma tenendo anche presente il relativo costo e confrontandolo con la propria propensione di spesa. Un modo per favorire la diffusione di scelte di acquisto consapevoli, informate e responsabili, fondamentali per ridare valore al cibo, suddividendo in maniera equa il guadagno lungo la filiera.

                      Da consumatori a Consum’Attori. Tutti possono partecipare liberamente alla creazione delle referenze “La marca del consumatore”, rispondendo di volta in volta ai questionari resi pubblici sul sito del movimento “Chi è il padrone?! La marca del consumatore”. Chi lo desidera, inoltre, può entrare a far parte del movimento come socio (il contributo simbolico è di 2 euro) e diventare vero e proprio Consum’Attore: ad esempio, facendosi portavoce dell’associazione nei punti vendita per “raccontare” i prodotti agli altri consumatori e dando la propria testimonianza, ma anche interagendo in maniera diretta con agricoltori, allevatori e aziende come garanti del rispetto dei protocolli e dei disciplinari di produzione. “Come già succede in Francia, i soci partecipano agli incontri per la selezione dei partner e alle visite ispettive presso le loro sedi”, spiega Di Rosa.

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