di Carlotta Benini
Il supermercato del futuro per Coop? Se il colosso della Gdo italiana, con lo store inaugurato al Bicocca Village di Milano, vede nella spesa del domani un’esperienza interattiva, dove la tecnologia e la digitalizzazione guidano il consumatore nelle scelte di acquisto, per Coop Alleanza 3.0 – che della grande famiglia Coop rappresenta la più grande cooperativa di consumatori – la rivoluzione sta in una sorta ritorno alle origini. Con innovazione, qualità e alta specializzazione. Il gruppo guidato Adriano Turrini inaugura il 2 dicembre a Bologna (centro commerciale Nova a Villanova di Castenaso), Modena (Grandemilia) e Ravenna (Esp) un nuovo format che, nelle parole dell’amministratore delegato alla Gestione Massimo Ferrari, rappresenta “qualcosa che non si era mai visto prima.” “È la nostra risposta a ciò che è in declino da anni, – gli fa eco il presidente Turrini – ovvero i centri commerciali e gli ipermercati”.
La novità si chiama ExtraCoop ed è un format vuole andare oltre il modello tradizionale di ipermercato, volto a offrire una shopping experience nuova. Non più un non luogo, quindi – idea, questa, sociologicamente associata al format dell’ipermercato – ma un grande mercato urbano, con un nucleo centrale, La via dei freschi, dedicato ai prodotti alimentari, intorno a cui si sviluppa La via della scoperta, con tanti spazi tematici dedicati al non food, dall’abbigliamento al tempo libero, dalla pulizia ai prodotti per la casa e la cucina, dall’area tecnologia e multimedia, ai giocattoli, la cartoleria, la libreria, i gioielli, l’ottica e l’agenzia viaggi.
La spersonalizzazione lascia spazio a una grande “umanizzazione”, hanno sottolineato più volte i vertici di Coop Alleanza 3.0 in occasione del lancio in anteprima del nuovo format ExtraCoop, che si è tenuto a Bologna il 1 dicembre. “Il consumatore viene accolto in un luogo ‘extra-ordinario’, dove restare e non solo passare. Dove fare la spesa, e vivere esperienze: gustando, imparando, partecipando a eventi, concedendosi una pausa relax”.
Ecco allora le persone al centro, nei banchi serviti. Quelli dedicati al food sono la macelleria, la pescheria, il sushi take, la formaggeria, la gastronomia e l’esclusivo shop dedicato al Pane e alla pasticceria, con prodotti pronti preparati nei laboratori a vista. E poi ci sono la cantina, il corner Territori.coop e la nuova area showcooking.
Il nucleo centrale dell’alimentare vede protagonista la rinnovata piazza dell’ortofrutta, che conta circa 350-370 referenze di frutta e ortaggi freschi, che arrivano a circa 500 considerando anche frutta secca e legumi. “Abbiamo un assortimento molto ampio e profondo, – sottolinea il direttore marketing Freschissimi di Coop Alleanza 3.0 Roberto Cicconi – che oltre alla prima e alla seconda gamma comprende anche un’ampia proposta di prodotti di quarta gamma e ad alto contenuto di servizio”. Il biologico conta circa 40 referenze fresche sfuse, esposte in un’isola dedicata allestita con cassette di legno, e 45-50 prodotti confezionati in un’adiacente isola dedicata. La proposta bio si completa con un profondo assortimento di prodotto secco, anche a marchio ViviVerde Coop.
“Parlando di alto contenuto di servizio – prosegue Cicconi – abbiamo un’area dedicata a frutta e verdura tagliata e pulita dal personale del punto vendita, pronta per essere consumata o cucinata oppure già dosata per preparare estratti e centrifugati. Si tratta di circa 150-200 articoli di prodotti a rotazione, disponibili a seconda della stagionalità”.
L’ortofrutta rappresenta quindi un reparto centrale per Coop. “In Alleanza 3.0 ha un’incidenza del 10-10,5% – rivela l’ad alla gestione Ferrari – Con picchi che arrivano al 17-18% nei punti vendita più vicini ai centri cittadini. A Bologna, ad esempio, è il caso del Centro Lame, uno degli iper più alto vendenti di tutta Italia”.
I tre ExtraCoop, aperti tutti i giorni, hanno una struttura molto simile e presentano la stessa offerta e gli stessi servizi. Il punto vendita al Centro Nova si estende su 10 mila mq, quello al Grandemilia su 12 mila mq e quello all’Esp su 9 mila e 500 mq. L’assortimento è stato rinnovato di circa il 40%: in tutto, sono presenti quasi 40 mila referenze, di cui 19 mila non alimentari e 19 mila alimentari confezionati (questi ultimi cresciuti circa del 20%) e il resto freschissimi.
Persone al centro anche nell’impegno economico dell’azienda, che per riqualificare l’attività dei tre iper ha assunto 200 nuovi lavoratori, che si vanno ad aggiungere a un team che conta in tutto 1.100 dipendenti. “L’investimento complessivo per la realizzazione dei primi tre punti vendita ExtraCoop ammonta a 30 milioni di euro. – spiega il presidente Turrini – I tre negozi fatturavano 270 milioni di euro prima della ristrutturazione. Questo impegno economico si inserisce a sua volta in un piano industriale 2017-2019 del valore totale di 870 milioni, di cui 300 già investiti nel 2017, considerando le 80 ristrutturazioni, le nuove aperture e anche il nuovo capitolo dell’e-commerce con EasyCoop (leggi qui).
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