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                      Ananas Alce Nero, novità bio dal Togo. Fusato: “Equosolidale e con potenzialità”

                      Ogni settimana due tonnellate di ananas biologico volano dal Togo all’aeroporto di Bruxelles, per poi viaggiare via gomma fino alle piattaforme distributive di Coop Consorzio Nord Ovest, Bennet e Finiper. La varietà si chiama Pan di Zucchero, è un prodotto premium, dalle eccellenti caratteristiche organolettiche e gustative, presente sugli scaffali con il marchio Alce Nero. Brio Spa è infatti il partner commerciale, insieme ad Agrintesa, di un progetto equosolidale nato in seno alla Ong Coopermondo, che dà lavoro a 1.300 agricoltori nel Paese dell’Africa occidentale. “L’ananas Dolcetto è una nuova referenza nel nostro paniere”, rivela il direttore commerciale di Brio Tom Fusato, illustrando le potenzialità di questa varietà inedita per l’Italia. “Una scommessa, anche per i buyer della Gdo: ma le potenzialità ci sono tutte”. E il primo test sta già avendo riscontri positivi

                       

                      di Carlotta Benini

                       

                      Ogni settimana due tons. di ananas Pan di Zucchero vengono importate via aerea e distribuite in Gdo

                      È un po’ più piccola della varietà tradizionale, ha una minore acidità e un gusto molto piacevole e aromatico, e permette anche di sprecare meno prodotto, in quanto non ha torsolo. Si chiama Dolcetto ed è il nuovo ananas biologico Alce Nero di varietà Pan di Zucchero, prodotto da una cooperativa di agricoltori in Togo, uno dei Paesi più arretrati dell’Africa occidentale, con una soglia di povertà che supera il 58%. Grazie a Brio Spa, che ha avviato un test commerciale in alcune insegne della Gdo, sta conquistando anche i consumatori, che si trovano di fronte a un prodotto esotico di alta gamma, eccellente nella qualità e con un fine solidale.

                       

                      L’ananas Alce Nero, “Verde fuori, maturo dentro”

                      “L’ananas è una nuova referenza all’interno della nostra linea di ortofrutticoli freschi biologici Alce Nero. – esordisce Tom Fusato, direttore commerciale di Brio – I prodotti via mare che avevamo provato fino ad oggi non ci avevano ancora soddisfatto dal punto di vista organolettico e gustativo. La varietà prodotta in Togo è una novità per il nostro Paese. Il suo sapore è più seducente al palato. La buccia, anche a frutto maturo, mantiene una caratteristica colorazione verde. Questa è una sfida, se parliamo di percezione da parte del consumatore, che tende erroneamente a identificare il verde della buccia come sinonimo di acerbo. Questo test ci servirà anche per capire come comunicare al meglio il prodotto e le sue caratteristiche uniche”.

                       

                      Le prime spedizioni di ananas Pan di Zucchero dal Togo sono partite a inizio autunno: il trasporto avviene via aerea, il prodotto viene scaricato a Bruxelles e quindi viaggia su gomma fino alle piattaforme distributive delle insegne della Gdo che hanno aderito al progetto. “Attualmente siamo lavorando con Coop Consorzio Nord Ovest, Bennet e Finiper. – precisa Fusato – Si tratta ancora di piccoli volumi: mediamente ogni settimana viaggiano via aerea due tonnellate di ananas, la fase di prova andrà avanti per almeno altri due mesi”.

                       

                      Questo test sta già riscontrando buoni risultati, visto che dopo le prime fasi di importazione i supermercati hanno confermato gli ordini successivi. “Si tratta di una scommessa anche per i buyer della Gdo, che devono posizionare un prodotto di fascia premium (il prezzo è più alto, data la spedizione via area, ndr). – continua il direttore commerciale di Brio – Ma siamo convinti delle potenzialità di questo ananas, che è un prodotto biologico ed equosolidale”.

                       

                      La cooperativa che produce ananas in Togo dà lavoro a 1.300 agricoltori

                      La cooperativa che lo produce in Togo dà lavoro a 1.300 agricoltori del posto, un terzo dei quali sono donne. Il progetto parte di un’iniziativa sostenuta da Coopermondo, Ong creata da Confocooperative e Federcasse che ha sostenuto la nascita della coop agricola. Si tratta di un progetto di lavoro etico, che permette agli agricoltori che coltivano in modo biologico questi ananas di spuntare prezzi di mercato adeguati. Per attivare la commercializzazione in Italia, Coopermondo ha coinvolto anche la cooperativa Agrintesa, che di Brio è socia.

                       

                      “Terminato questo primo test – conclude Tom Fusato – faremo delle valutazioni per vedere se, nei supermercati in cui abbiamo distribuito questo ananas, siamo riusciti nell’intento di farlo conoscere e apprezzare dal consumatore, dando continuità al prodotto. Se le performance risulteranno positive, potremmo proporre questo prodotto su scala più ampia, ampliando i volumi e allargandoci ad altre insegne”. “Il gusto c’è, – precisa – la qualità è ottima e la pezzatura giusta (il peso medio di un frutto va da 0,75 a 1,4 chili, ndr). Saremmo davvero felici di poter garantire un nuovo sbocco economico a un Paese che, di nuove opportunità, ha davvero bisogno”.

                       

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