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                      Apofruit rinsalda la partnership con Colt.Or.: carote, finocchi e patate tutto l’anno

                      Apofruit Italia a Macfrut ha presentato un progetto di filiera incentrato sull’innovazione varietale per le carote e i finocchi e sullo sviluppo delle patate di prima e quarta gamma. Al centro del progetto c’è Colt.Or., storica realtà abruzzese che con 18 soci produttori, 529 ettari di superfici coltivate in Abruzzo, Lazio e Puglia e una produzione annua di 31 mila tonnellate di ortaggi da oltre 20 anni è un partner strategico di Apofruit. “Con questo progetto di filiera contiamo di ampliare la nostra presenza nei circuiti della Gdo italiana ed europea, allargandoci anche a nuovi mercati” rivelano i vertici di Apofruit

                      di Carlotta Benini

                      Apofruit Macfrut 2023 FM

                      Da sinistra Ernesto Fornari, Gianluca Balzani, Davide Olivieri e Mirco Zanelli (copyright: Fm)

                      Oltre 31 mila tonnellate di ortaggi prodotti e lavorati ogni anno fra carote, finocchi e patate, per una storica realtà abruzzese che negli ultimi tempi è stata oggetto di importanti investimenti in ammodernamento ed efficientamento con l’obiettivo di portare sul mercato un prodotto di qualità, buono da mangiare e dall’alto contenuto di servizio, per 12 mesi all’anno. Colt.Or., azienda di Ortucchio (L’Aquila) partner di Apofruit Italia da oltre 20 anni, rinsalda la sua collaborazione con il colosso cooperativo cesenate diventando protagonista di un nuovo progetto di filiera incentrato sullo sviluppo delle patate di prima e quarta gamma e sull’innovazione varietale per le carote e i finocchi.

                      Questa nuova collaborazione è stata illustrata a Macfrut nel corso di un evento stampa al termine del quale è stato ricordato l’ex direttore di Colt.Or. Antonio Alfonsi, scomparso prematuramente la scorsa estate. Proprio a lui l’azienda ha dedicato una borsa di studio da 12 mila euro finalizzata alla realizzazione di una App che, tramite il QR code presente nelle confezioni degli ortaggi, darà informazioni sul prodotto e su una corretta dieta quotidiana.

                      “La collaborazione con Colt.Or è in corso da oltre 20 anni attraverso Mediterraneo Group per la commercializzazione dei prodotti in convenzionale e Canova per l’offerta biologica – spiega Mirco Zanelli, direttore commerciale di Apofruit Italia -. Negli anni Colt.Or. è diventata un vero e proprio punto di riferimento per la sua zona, coprendo importanti forniture sia per la grande distribuzione sia per il comparto dell’horeca”. L’azienda di Ortucchio oggi registra un fatturato di oltre 14 milioni di euro, con la parte principale costituita dalle carote e carote baby con oltre 6,6 milioni di giro d’affari, seguite dal finocchio (oltre 4,15 milioni) e dalle patate (oltre 3,54 milioni, di cui 2,5 relativi alla quarta gamma). “Con questo progetto di filiera contiamo di ampliare la nostra presenza nei circuiti della grande distribuzione italiana ed europea, allargandoci anche a nuovi mercati – continua Zanelli -. A seguito delle imprevedibili quanto tristi vicende che hanno interessato questa realtà (la prematura scomparsa dell’ex direttore, appunto, ndr), Apofruit è infatti entrata direttamente nella gestione produttiva ed operativa di Colt.Or. per portare avanti le sue produzioni di eccellenza”.

                      Come segno di continuità Gianluca Balzani, vice presidente di Apofruit, a dicembre scorso è diventato anche presidente di Colt.Or. “Oggi l’impresa cooperativa conta complessivamente 18 soci produttori, 529 ettari di superfici coltivate in Abruzzo, Lazio e Puglia e 31 mila tonnellate di ortaggi coltivati – racconta Balzani -. La lavorazione dei prodotti viene realizzata in due stabilimenti situati nella Conca del Fucino: quello di Venere specializzato nella lavorazione dei finocchi e quello di Ortucchio specializzato nella lavorazione delle carote e delle patate”. Tutta la produzione è a lotta integrata e il biologico sta vivendo una fase di sviluppo.

                      Apofruit Macfrut 2023 FM

                      Apofruit avvia un progetto di filiera con Colt.Or. su carote, finocchi e patate

                      Ernesto Fornari, direttore generale di Apofruit, illustra invece degli investimenti effettuati nel magazzino di Colt.Or, che hanno riguardato l’ammodernamento delle celle frigorifere, la gestione delle acque con un nuovo pozzo e con moderni sistemi di depurazione, il potenziamento delle linee di lavorazione con nuova linea di pesatura e insacchettamento sottovuoto della quarta gamma e una nuova linea elettronica di selezione e lavorazione del finocchio. Entro il 2023 inoltre è prevista l’installazione di un grande impianto fotovoltaico. “Investimenti fatti per valorizzare delle filiere ortofrutticole, quelle trattate da Colt.Or., che con il tempo si stanno rivelando sempre più strategiche – sottolinea Fornari -, per questo la cooperativa sta investendo in nuove varietà e anche in certificazioni”.

                      “La carota – spiega il direttore generale di Apofruit – tra la produzione del Fucino, quella di Fiumicino e una parte in Sicilia è commercializzata per 12 mesi, il finocchio è un altro ortaggio che Apofruit tratta tutto l’anno. Poi c’è la patata, che nel Fucino oggi arriva anche a sette mesi di produzione: con la produzione del Lazio anche in questo caso arriviamo a coprire i 12 mesi. In particolare stiamo lavorando molto sulla quarta gamma, con la patata cubettata che è materia prima per i quartagammisti e anche per le cucine espresso dell’horeca. Mentre con il finocchio stiamo facendo un lavoro continuativo con un retailer olandese, oltre naturalmente a essere presenti sul mercato interno”.

                      “Le particolarità pedoclimatiche del Fucino sono la ragione dell’unicità produttiva di questo territorio, il cui punto di forza è la ‘contro-stagionalità’, ovvero la capacità di produrre in estate quegli ortaggi che il resto d’Italia produce in inverno, con la sola eccezione delle patate”, puntualizza Davide Olivieri, tecnico agronomo di Colt.Or., a proposito dei calendari commerciali.

                      I finocchi, le carote e le patate di prima e quarta gamma di Colt.Or. sono presenti nella Gdo e nei mercati generali, commercializzate con i brand Solarelli, Piraccini, Almaverde Bio per il prodotto biologico e con le private label di alcune principali insegne nazionali. I progetti di valorizzazione su cui punta Apofruit vertono proprio su questo, sullo sviluppo delle politiche di marca, anche con co-branding con i consorzi delle Dop e Igp, e sullo sviluppo di prodotti strategici e innovativi, rafforzando le partnership con i breeder internazionali per continuare nella strategia dell’innovazione varietale. Il tutto con un’attenzione particolare anche alla crescita del biologico.

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