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                      Arbore (Maiora): dal nuovo Interspar di Pescara ai trend dell’ortofrutta 2020

                      Interspar

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                      Inaugurato il 12 novembre, il nuovo Interspar Despar Centro-Sud sorge nel centro commerciale Porte di Pescara nei pressi dell’aeroporto e rientra nel piano di investimenti che Maiora ha previsto per il 2020 in virtù dell’accordo con Margherita Distribuzione (Conad) per l’acquisizione di 5 punti vendita ex Auchan. Abbiamo così chiesto a Daniele Arbore, buyer ortofrutta Maiora, come è strutturato il reparto ortofrutta del nuovo Interspar, che conta circa 381 articoli di fresco, 227 di secco e 117 di IV e V gamma. Il tutto alla luce di un anno particolare per l’ortofrutta e senza precedenti per la GDO a causa della pandemia, durante la quale i reparti ortofrutta di Despar Centro-Sud sono stati “tra i meglio performanti, soprattutto le categorie a peso imposto e ad alto contenuto di servizio. Primo prodotto fra tutti – sottolinea Arbore – sono le patate, a seguire agrumi, mele, frutta secca e legumi secchi. Perdono quote le insalate di IV gamma e crescono le insalate miste di I gamma”

                      Dalla Redazione

                      Interspar

                      Il nuovo Interspar di Pescara (ex Auchan) rafforza la presenza in Abruzzo di Maiora, concessionaria del marchio Despar per il Centro-Sud Italia. Sorge nel centro commerciale Porte di Pescara in una posizione strategica: è infatti a soli 400 metri dall’aeroporto e a 5 minuti di percorrenza in auto dal centro della città. Un investimento importante anche per il territorio, grazie alla salvaguardia dell’occupazione per 88 dipendenti dell’ex Auchan transitati nella rete Maiora (con questa nuova apertura, salgono a 34 i punti vendita totali, diretti e affiliati, della rete in Abruzzo). Il nuovo Interspar rientra infatti nel piano di investimenti che Maiora ha previsto per il 2020 in virtù dell’accordo con Margherita Distribuzione (Conad) per l’acquisizione di 5 punti vendita ex Auchan nel Centro-Sud, che si completerà con una nuova apertura nelle prossime settimane a Cepagatti (Pe).

                      Con una superficie di oltre 3.500 mq e un profondo assortimento, il nuovo punto vendita è strutturato secondo il nuovo format Interspar studiato da Maiora in collaborazione con l’Università di Parma. Il format  – inaugurato ufficialmente nell’Interspar di Modugno a fine ottobre –  è stato ideato per migliorare la shopping experience del cliente attraverso l’esplosione degli assortimenti, sia in ampiezza che in profondità, al fine di garantire la giusta soluzione per ogni occasione di consumo (leggi qui). I protagonisti sono, ancora una volta, l’Italianità e la freschezza del prodotto, con un focus particolare riservato ai fornitori di prodotti locali.

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                      Daniele Arbore, buyer ortofrutta Maiora

                      L’esposizione dei prodotti nel reparto ortofrutta è infatti studiata all’insegna della stagionalità: “Abbiamo portato – spiega a Fruitbook Magazine Daniele Arbore, buyer ortofrutta Maiorasulle bancarelle la frutta stagionale, continuativa (come mele e pere), agrumi, patate, cipolle e piante aromatiche. Nel murale refrigerato, invece, esponiamo la frutta esotica, frutti di bosco, gli estratti di frutta, la IV e V gamma, e tutti gli ortaggi sia sfusi che confezionati. In generale, nei nostri banchi ortofrutta l’esposizione dei prodotti più richiesti segue, per quanto possibile, la domanda; dedichiamo spazi un po’ più ampi ai prodotti più richiesti dal mercato”, anche nel periodo Covid-19.

                      “Il nostro assortimento annuale per i punti vendita di grandi dimensioni (come l’Interspar) – continua Arbore – è composto da circa 460 referenze di frutta e verdura fresca e secca sfusa e da 400 referenze circa tra frutta e verdura fresca e secca confezionata (compresa la IV e V gamma). Sono 15, complessivamente, gli articoli biologici trattati. In totale, gli articoli in assortimento nel reparto ortofrutta sono circa 381 per quanto riguarda il fresco, 227  per i secchi e 117 gli articoli IV e V gamma, che incide per il 15% circa sul numero totale di referenze presenti nel reparto ortofrutta”.

                      L’apertura di questo punto vendita avviene in un anno senza precedenti per la GDO a causa della pandemia in atto: “Per quanto riguarda l’incidenza sulle vendite a valore, nell’anno corrente che sta terminando, abbiamo una incidenza pari al 10% per la quarta gamma e dell’1% per la quinta gamma. Quest’ultima categoria, però, ha visto da poco l’introduzione di nuove linee di prodotti e ci aspettiamo che il valore aumenti nei prossimi mesi”.

                      “Durante il primo lockdown dovuto all’emergenza coronavirus, i consumatori – specifica Arbore – sono andati a caccia di vitamine per aiutare a rafforzare il sistema immunitario seguendo la dieta mediterranea, per cui la spesa di frutta e verdura delle famiglie è balzata nel mese di marzo di oltre il 16% portando il delta, rispetto al 2019, ben oltre il 30%. Tra le categorie maggiormente performanti in relazione al Covid troviamo quelle a peso imposto e ad alto contenuto di servizio. Primo prodotto fra tutti sono le patate, tipico prodotto con una lunga shelf-life. Poi registriamo gli agrumi, le mele, la frutta secca e i legumi secchi (anche in questo caso, grazie ad una shelf life più lunga). Perdono quote le insalate di IV gamma e crescono le insalate miste di I gamma, poiché si ha molto più tempo per la preparazione dei pasti in casa. Nello specifico, per le insalate in busta, il trend è stato positivo fino a marzo (con una crescita del 4% a valore), poi è iniziato a calare fino ad arrivare al -2,75%. Nel periodo post lockdown tutte le principali specie estive, come le drupacee, hanno registrato volumi di vendita inferiori a causa delle gelate verificatesi a marzo, che hanno distrutto l’80% della produzione. Rispetto a questa tendenza generale negativa, hanno fatto eccezione meloni e uva da tavola”.

                      Ad oggi invece sono stabili le vendite di prodotto sfuso in relazione al confezionato, anche se “abbiamo registrato un aumento delle vendite per il confezionato durante il lockdown, perché – specifica Arbore – consentiva alla clientela di sostare minor tempo nel punto vendita”.

                      “Il nuovo Interspar di Pescara testimonia la nostra fiducia nel futuro del Paese – ha dichiarato Pippo Cannillo, presidente e amministratore delegato di Despar Centro-Sud – l’emergenza sanitaria sta mettendo a dura prova la salute e l’economia italiana, ma l’ottimismo e la lungimiranza sono le armi vincenti per superare qualsiasi periodo di crisi. Noi continueremo ad investire nell’innovazione e nel futuro del nostro territorio, contribuendo così alla salvaguardia dell’occupazione nel nostro Paese”.

                      A caratterizzare la progettazione del nuovo Interspar di Pescara l’attenzione alla sostenibilità e alla riduzione dell’impatto ambientale, con l’installazione di impianti del freddo a Co2 di ultima generazione e a basso consumo energetico per tutti i reparti. Tra le novità, anche la possibilità di effettuare la spesa on-line e ritirarla nel nuovo punto vendita tramite il servizio e-commerce Desparacasa.it, già attivo su Pescara ed esteso in tempi record anche su tantissime nuove piazze del Centro Sud Italia.

                      Infine, tra le novità assoluta del nuovo format spicca un’apposita area per la vendita del sushi e aree tematiche dedicate al cibo, alle bevande di qualità e al tempo libero, come il “Mondo Pasta & Olio”, con una vastissima offerta di pasta fresca, secca e ripiena proveniente dai migliori pastifici locali e nazionali per sentirsi “chef in casa” e “Spazio Festa” con un ampio assortimento di articoli per il party e le occasioni e speciali.

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