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                      Autunno, tempo di zucche… o di angurie? Sermide Ortofruit: “Situazione eccezionale”

                      È in corso la raccolta delle zucche mantovane, che quest’anno hanno risentito dei fattori climatici, con le grandinate e il caldo eccessivo dei mesi scorsi che hanno ridotti i volumi. “Le scorse settimane, con una domanda di zucche che iniziava a essere vivace – racconta Riccardo Gorzoni, direttore di Op Sermide Ortofruit – nei nostri magazzini ci siamo trovati di fronte a situazioni eccezionali: accanto ai bancali di zucche, pronte per essere spedite, si trovavano quelli di angurie, ancora in raccolta e ancora richieste dal mercato”. A proposito di cambiamenti climatici…

                       di Carlotta Benini

                      zucche e angurie Sermide Ortofruit

                      È in pieno corso la raccolta della zucca mantovana e nei magazzini delle aziende associate alla OP Sermide Ortofruit la situazione dei giorni scorsi è stata a dir poco singolare. “Da un lato avevamo pedane di Delica, ma anche di zucca Violina liscia, pronte per essere spedite. Sul lato opposto del magazzino c’erano casse di angurie confezionate per evadere gli ordini, che per essere settembre erano ancora sostenuti”. A parlare è Riccardo Gorzoni, direttore di Op Sermide Ortofruit, organizzazione di produttori del mantovano, tra i leader delle cucurbitacee.

                      La raccolta delle zucche di Op Sermide Ortofruit è iniziata a metà agosto e prosegue fino a metà ottobre: oltre alla pregiata zucca Delica, che la fa da padrona, la Op sta investendo sempre di più nella varietà Violina liscia, “che è un’evoluzione della Violina rugosa – ci spiega Gorzoni -, dalla forma oblunga e a campana, ma non ha le stesse caratteristiche della Butternut. Un po’ per la sua conservabilità, ma anche e soprattutto per il suo gusto e il suo aroma intenso, sta diventando un prodotto sempre più strategico”. Infine c’è la zucca Hokkaido, dalla tipica buccia arancione, sottile ed edibile.

                      “Quest’anno riscontriamo una scarsità di volumi – continua Alessandra Ferrarini, referente commerciale della OP per GDO&Marchi -, dovuta principalmente al meteo avverso, con le grandinate che hanno colpito tutta Italia durante l’estate e poi l’eccessivo caldo fino a fine agosto, che ha mandato in tilt le colture. Alcune varietà hanno sofferto più di altre e alcune piante non hanno prodotto o hanno avuto rese ridotte”.

                      Il risultato di questi cambiamenti climatici è che la raccolta delle zucche – e soprattutto la commercializzazione, fatto questo ancora più singolare – in queste settimane si sta sovrapponendo a quella delle angurie, perché c’è ancora richiesta per queste ultime, sia da parte dei buyer che del consumatore. Consumatore che, peraltro, può rimanere anche stupito dalla qualità del cocomero che si trova ora nei supermercati, in alcuni casi migliore di quello che si mangiava a giugno o a luglio. “Le cucurbitacee prodotte nelle nostre zone amano il clima temperato – spiega Alessandra Ferrarini- quindi caldo e luce di giorno e fresco di notte. In questo modo la pianta si ‘riposa’ e riesce ad alimentare meglio con gli zuccheri i frutti, che sviluppano quindi un grado brix più elevato”.

                      Op Sermide Ortofruit produce anguria Crimson, di vari formati, dal mini, al midi, al maxi. L’anguria maxi da taglio è destinata principalmente ai mercati e solo ad alcune insegne della Gdo, poi ci sono i calibri più ridotti che si vendono sfusi in tutta la Gdo nazionale. Nei mercati all’ingrosso invece va per la maggiore la cassa monofrutto, con l’anguria top di gamma delle Valli Salse, ideale per essere valorizzata sui banchi dei fruttivendoli e degli ambulanti. “Complessivamente, nonostante gli alti e i bassi del clima, quella di quest’anno è stata una campagna positiva per le angurie”, conclude Alessandra Ferrarini.

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