Il marchio Delhaize di Ahold Delhaize ha annunciato di voler vendere tutti i suoi supermercati di proprietà (128 pdv) in Belgio a imprenditori indipendenti, i negozi quindi rimarranno a insegna Delhaize anche se in affiliazione. L’obiettivo di questa manovra è quello di rafforzare la propria posizione e rendere la catena più redditizia in un mercato ipercompetitivo. Delhaize invece continuerà a investire a livello centrale in aree come la logistica, l’approvvigionamento e il marketing per fornire servizi ottimali alla sua rete di negozi. Si ipotizza, anche se non è certo, che questa modifica avrà un impatto anche sull’occupazione nella sede centrale, dove le posizioni potrebbero ridursi

Dalla Redazione

La catena di supermercati Delhaize ha deciso di vendere tutti i suoi supermercati di proprietà in Belgio a imprenditori indipendenti, i negozi rimarranno a insegna Delhaize. L’obiettivo di questa manovra è quello di rendere la catena più redditizia in un mercato ipercompetitivo. L’annuncio è arrivato da parte di Delhaize martedì mattina, in occasione di un consiglio straordinario, nel quale ha annunciato di voler scorporare tutti i 128 supermercati integrati in Belgio. Ciò comporterà una riduzione dei costi operativi e una maggiore flessibilità.

Di conseguenza, per circa 15.000 dipendenti potrebbero esserci ripercussioni sui salari e sulle condizioni di lavoro. Tuttavia, secondo Delhaize, non ci sarà alcun impatto sull’occupazione, poiché tutto il personale si unirà al passaggio ai nuovi operatori indipendenti.

“Stiamo osservando e notando che il comportamento dei consumatori sta cambiando, c’è una maggiore richiesta di flessibilità e dobbiamo ammettere che nel competitivo mercato al dettaglio le nostre filiali stanno diminuendo in termini di redditività e quota di mercato, mentre i nostri operatori indipendenti stanno crescendo. Con questa decisione speriamo di poter riprendere il cammino della crescita – fa sapere il portavoce Roel Dekelver, come riporta RetailDetail -. Siamo convinti che la nostra strategia sia giusta” conclude il portavoce sottolineando come la combinazione dell’esperienza di Delhaize con la capacità imprenditoriale degli indipendenti dovrebbe garantire questo risultato.

“Attualmente sono 636 i negozi Delhaize indipendenti affiliati con i marchi AD Delhaize, Proxy Delhaize e Shop & Go. Con il cambiamento proposto, tutti i negozi Delhaize saranno allineati sotto un unico modello di franchising – si legge nel comunicato, che prosegue -. Grazie alla loro forte presenza locale e agli orari più flessibili, i negozi affiliati possono adattarsi rapidamente e con successo alle esigenze dei consumatori in continua evoluzione e al mercato in generale. Il modello proposto offre inoltre agli imprenditori locali una buona opportunità di entrare a far parte di Delhaize e sviluppare il futuro del marchio, insieme ai nostri qualificati dipendenti dei supermercati”.

Delhaize invece continuerà a investire a livello centrale in aree come la logistica, l’approvvigionamento e il marketing per fornire servizi ottimali alla sua rete di negozi.

Questa modifica avrà un impatto anche sull’occupazione nella sede centrale, dove le posizioni potranno ridursi, anche se la notizia non è ancora accertata. La transizione avverrà in modo graduale: prima seguirà un ciclo di informazione e consultazione con i sindacati. Tutti i negozi rimarranno Delhaize e non è previsto alcun passaggio ad Albert Heijn. A non essere interessati dalla manovra sono invece i negozi del Granducato di Lussemburgo.

La notizia ha colpito i sindacati come una bomba, anche se non è stato un fulmine a ciel sereno per molti del settore. Delhaize aveva già disdetto il contratto collettivo sull’organizzazione dei negozi. I margini del gruppo Ahold Delhaize sono sotto pressione in tutta Europa e Delhaize è il fratello più debole all’interno del gruppo, sebbene sia ancora in attivo, non di molto. Con costi elevati per i salari e le varie operations, l’azienda non può competere con i nuovi arrivati stranieri che hanno una struttura dei costi strutturalmente più bassa.

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