L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
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                      La lotta allo spreco è al centro di una ricerca dell’Istituto Italiano di Tecnologia in collaborazione con il Mercato di Genova e Ascom Confcommercio, che mira a realizzare packaging biodegradabile e sostenibile tramite la trasformazione in bioplastica di prodotti vegetali invenduti. La ricerca – ora un progetto vero e proprio in fase di sviluppo, grazie al confronto con gli operatori del mercato ligure – verrà presentata nel dettaglio a Fruit Logistica 2018. Ed è proprio alla fiera berlinese che le realtà coinvolte sperano di trovare i primi investitori pronti a scommettere sul successo di una tecnologia che potrebbe rendere più vicina l’instaurazione di una reale “economia circolare”, con una serie di ricadute positive sul territorio

                       

                      dalla Redazione

                       

                      Genova guarda a Berlino per il futuro del packaging sostenibile: all’evento “The new life of fruits and vegetables” – che si terrà giovedì 8 febbraio nello Spazio ITALY presso Fruit Logistica 2018 a Berlino – saranno infatti presentati i risultati di una nuova ricerca che mira alla trasformazione di frutta e verdura in bioplastiche. Lo studio, avviato dall’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova e sviluppato con la collaborazione del Mercato di Genova e di Ascom Confcommercio, ha riscosso fin da subito molto interesse nelle istituzioni cittadine e nelle realtà del territorio.

                       

                      “L’obiettivo della ricerca – osserva il presidente di Società Gestione Mercato, Stefano Franciolini – è quello di creare una nuova vita per frutta e verdura ormai non più vendibili. In questo modo facciamo un ulteriore passo verso l’azzeramento degli sprechi e mettiamo in moto un vero progetto di economia circolare perché i prodotti realizzati saranno riutilizzabili proprio dagli stessi operatori del mercato”. All’interno di questo processo, l’utilizzo di prodotto invenduto rappresenta una vera novità“Il nostro team di ricerca – spiega Athanassia Athanassiou, responsabile dello Smart Materials Group dell’Istituto Italiano di Tecnologia – è da tempo impegnato nella creazione di nuovi materiali sostenibili dagli scarti della produzione alimentare come caffè, pomodoro, arance e prezzemolo. Con questa nuova collaborazione abbiamo percorso una strada nuova: la produzione di bioplastica dal prodotto invenduto del mercato. Con la tecnologia sviluppata possiamo convertire il 100% dello scarto destinato ad essere gettato in un nuovo materiale plastico che porterà alla realizzazione di un packaging sostenibile e biodegradabile per frutta e verdura”.

                       

                      La ricerca – nata dal confronto con gli operatori del Mercato di Genova – sarebbe in realtà un progetto pronto da attuare, tanto che il primo obiettivo della trasferta a Berlino sarà l’incontro con imprese del settore packaging disposte a investire. E le istituzioni cittadine genovesi non hanno fatto mancare il loro sostegno: “Questo importante progetto sviluppato da IIT, Società Gestione Mercato e Ascom Confcommercio – sottolinea il sindaco di Genova, Marco Bucci – è un vero punto d’orgoglio per Genova e dimostra come, nella nostra città, esistano realtà importanti e all’avanguardia che sanno collaborare con estremo profitto”. 

                       

                      “Quella che portiamo a Berlino è una bella storia genovese di innovazione – commenta il presidente della Camera di Commercio di Genova, Paolo Odone -. Un brevetto sviluppato all’IIT che trova nel mercato ortofrutticolo di Bolzaneto, poco distante in linea d’aria, il suo partner naturale e avvia così un processo virtuoso di economia circolare. Un processo capace di portare imprese e posti di lavoro su queste colline tutelandone l’ambiente. Ecco perché la Camera di Commercio di Genova, che è socia di SGM ed è al fianco di IIT in tante iniziative concrete, è stata insieme ad Ascom il trait d’union naturale fra le due anime del progetto”.

                       

                      Un altro elemento interessante legato al progetto, infine, è il fatto che la sua realizzazione potrà facilitare l’avvio di nuove aziende sul territorio. “Da sempre – dichiarano Gianni Ratto componente della giunta esecutiva e Ilaria Mussini responsabile del progetto – siamo al fianco delle nostre imprese associate sul problema della raccolta differenziata che influisce pesantemente sul conto economico delle aziende. Questo progetto ha il merito ulteriore di poter avviare nuove imprese in grado di creare posti di lavoro. E le ricadute positive saranno amplificate con un impegno, anche da parte della politica locale, nella creazione di bandi e detassazioni utili a nuovi insediamenti industriali”. 

                       

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