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                      Blue Apron licenzia il 10% del personale per far fronte alla crisi di liquidità

                      Blue Apron, il pioniere dei “meal kit” a stelle e strisce, ha annunciato il licenziamento del 10% della sua forza lavoro per ridurre le spese di marketing, consulenza e forza lavoro. Un’operazione che costerà all’azienda 1,2 milioni di dollari tra spese e indennità di licenziamento ma che è volta comunque a far risparmiare complessivamente 50 milioni di dollari nel 2023. In effetti, Blue Apron ha perso clienti e ha registrato un fatturato piatto nel terzo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre la rivale HelloFresh nello stesso periodo si è rafforzata

                      Dalla Redazione

                      Blue Apron

                      Blue Apron, il pioniere americano dei “meal kit”, sta facendo i conti con una concorrenza agguerrita nel settore dei pasti pronti e sta registrando una perdita di clienti dopo lo slancio della pandemia. Questi venti contrari hanno in parte intaccato le finanze di Blue Apron, che sta così mettendo in atto alcune attività per risparmiare, come il licenziamento del 10% della sua forza lavoro per ridurre le spese di marketing e consulenza. Un’operazione che costerà all’azienda 1,2 milioni di dollari tra spese e indennità di licenziamento ma che è volta comunque a far risparmiare complessivamente 50 milioni di dollari nel 2023.

                      Infatti, a novembre l’azienda ha dichiarato che la sua liquidità era scesa a circa 30,1 milioni di dollari al 30 settembre, rispetto ai quasi 82,2 milioni di dollari della fine del 2021. A novembre Blue Apron ha fatto sapere che la crisi di liquidità potrebbe farla scendere al di sotto della soglia minima che è tenuta a mantenere per rispettare i suoi obblighi di prestito. Giovedì però Blue Apron ha dichiarato che gli sforzi che sta mettendo in atto sarebbero in grado di aiutarla a disporre della liquidità sufficiente per rispettare le garanzie per i prestiti.

                      A questo si aggiunge un’operazione finanziaria non andata a buon fine. Infatti, Blue Apron ha dichiarato di non essere riuscita a riscuotere i 56,5 milioni di dollari che le spettavano da affiliati dell’investitore Joseph Sanberg in relazione a una transazione azionaria privata. Per questo motivo Blue Apron ha dichiarato di avere il diritto di pignorare le azioni delle entità private che gli affiliati di Sanberg hanno messo a garanzia e sta studiando il modo di vendere o sfruttare tali attività.

                      Nella relazione trimestrale depositata a novembre presso la Securities and Exchange Commission, Blue Apron ha dichiarato che la sua base di clienti è scesa dai circa 350.000 del terzo trimestre del 2021 a circa 323.000 nel terzo trimestre di quest’anno.

                      In confronto, HelloFresh, società con sede in Germania, ha visto il suo numero di clienti attivi negli Stati Uniti aumentare del 5,5% rispetto all’anno precedente nel terzo trimestre, raggiungendo i 3,67 milioni. Nel 2022 gli investitori hanno ridotto drasticamente il prezzo delle azioni di Blue Apron a causa delle difficoltà dell’azienda. Le azioni di Blue Apron sono scese di oltre il 17% giovedì, chiudendo a 70 centesimi, e hanno continuato a scendere anche nella giornata di venerdì. L’azienda, che è quotata alla Borsa di New York, ha visto il valore delle sue azioni ridursi di circa il 90% quest’anno (leggi qui).

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