Dalla Redazione
Chi non identifica immediatamente la banana Chiquita grazie al celebre bollino blu? O la mela club Pink Lady per lo sticker a forma di cuore? È una forma di marketing, quella di valorizzare il brand tramite etichetta apposta singolarmente su ogni frutto, delle più tradizionali, e quanto pare cattura l’attenzione non solo dei “fruit lovers”, ma anche dei collezionisti.
È il caso di Eleonora Calamini, 35enne fiorentina che oggi possiede una collezione più unica che rara, che conta oltre 11 mila bollini di prodotti ortofrutticoli provenienti da tutto il mondo.
A darne notizia è il Corriere Fiorentino, che spiega come la giovane collezionista coltivi questa passione da quando ha dieci anni, mettendo in piedi una raccolta che, in quanto a numeri, oggi è una delle più grandi in Italia. Già, perché il collezionismo di bollini è una passione certamente di nicchia, che tuttavia trova sviluppo anche in altre parti del mondo.
Per la Calamini è una passione che nasce quando era alle elementari: allora, spiega al Corriere Fiorentino, rimaneva stregata quando, passando davanti a un negozio di frutta e verdura, vedeva tutte quelle etichette colorate che spiccavano sui frutti esposti sui banchi. Crescendo, e navigando sul web, la giovane fiorentina ha poi scoperto che il suo non è un caso isolato, ma che c’è tanta gente nel mondo che ha la stessa passione: quindi ha iniziato a fare scambi con collezionisti provenienti da ogni parte del globo.
I bollini raccolti in 25 anni da Eleonora, tutti differenti tra loro, appartengono a più di 70 tipi diversi di frutta: migliaia di sticker di mele, banane, meloni, frutta esotica, ma anche di molti tipi di verdura oggi danno forma al suo speciale raccoglitore. Possiede anche alcuni bollini limited edition di Chiquita e di Dole, che ha recuperato grazie agli scambi con collezionisti di altri Paesi, dagli Stati Uniti al Sud America, dalla Russia all’Africa passando per l’Asia. Anche amici e parenti hanno contribuito negli anni ad arricchire la sua collezione, con le etichette inedite trovate durante i viaggi all’estero.
“Il collezionismo legato alla frutta, e sul quale in particolare il marchio Chiquita ha incentrato moltissimo del suo marketing, è poco conosciuto in Italia – conclude la Calamini sul Corriere Fiorentino -, ma è fonte di emozione per chi lo condivide e un’interessante scoperta per chi è ancora profano”.
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