Dalla Redazione
Nasce dal deputato conservatore Luke Evans la campagna “Buy British”, volta a far si che la GDO britannica si organizzi in modo tale da promuovere e mettere in evidenza i prodotti alimentari del Regno Unito tramite la creazione di una sezione Buy British sui loro siti web.
Secondo quanto riportato dal The Telegraph, sarebbero già oltre 100 i politici dell’ala conservatrice, tra cui Lee Anderson, il vicepresidente dei conservatori, e Graham Stuart, il ministro del clima, ad aver firmato la lettera in cui hanno richiesto ai retailer di indirizzare i propri clienti verso i prodotti alimentari di produzione britannica, nel tentativo di rilanciare l’economia e ridurre l’impronta di carbonio del Regno Unito.
I parlamentari – fa sapere The Telegraph – sostengono che questo cambiamento potrebbe essere realizzato “con un semplice clic del mouse” mentre una fonte governativa ha dichiarato al giornale che i ministri sostengono “un’azione guidata dall’industria” per “aiutare i clienti a comprare britannico dove è possibile”.
Secondo l’articolo, infatti, la maggior parte dei grandi supermercati non ha ancora una sezione dedicata nei propri negozi online per indirizzare i clienti verso i prodotti UK.
Un portavoce di Sainsbury’s ha dichiarato: “I nostri articoli di provenienza britannica sono indicati in diversi modi, compresi i filtri di categoria e le bandierine sui prodotti. Aggiorniamo costantemente il nostro sito web per aiutare i clienti a trovare i prodotti che stanno cercando”.
Un portavoce di Ocado invece ha dichiarato: “Come rivenditore esclusivamente online, possiamo aggiungere in modo rapido ai prodotti britannici freschi e di stagione la dicitura ‘British’ al titolo del prodotto presente sul nostro sito”.
C’è da dire infatti che alcune aziende di prodotti freschi, dai latticini agli ortaggi passando per le fragole, promuovono già la provenienza “local” mettendo sulla confezione la bandiera inglese, così come alcuni grandi player della GDO britannica, come Sainsbury’s o Waitrose, giusto per citarne un paio: la campagna “Buy British” sembra invece cercare di promuovere un’iniziativa “online” organizzata e ad ampio spettro, in modo tale che tutti i player promuovano sui loro siti in modo metodico e costante la produzione gastronomica e ortofrutticola della Gran Bretagna.
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