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                      Caldo estremo, Agricola Campidanese: “Raggiunti i 51 gradi”. Exploit di Gavina in Gdo

                      La Sardegna nella morsa di Caronte ha visto i giorni scorsi alcune sue produzioni di eccellenza messe in serio pericolo dalla canicola, con perdite fino al 90% per angurie e meloni in alcune aree a sud dell’isola. “Per fortuna i nostri danni sono stati più contenuti”, rivela Salvatore Lotta, direttore commerciale della Op Agricola Campidanese, raccontando come l’umore resti alto, a dispetto del difficile momento, grazie alle eccellenti performance della mini anguria Gavina sui mercati, anche esteri. Buone aspettative anche per la campagna meloni, che ora entra nel clou

                      di Carlotta Benini

                      Lotta Agricola Campidanese @FM

                      Salvatore Lotta, direttore commerciale di Agricola Campidanese (copyright: Fm)

                      Caldo estremo i giorni scorsi in Sardegna, con il picco record di 51 gradi toccato lunedì 24 luglio nel Medio Campidano. “In vita mia non avevo mai visto niente del genere, se non in paesi sahariani. Uscendo all’aperto la sensazione era che l’aria ti bruciasse il viso”. A parlare è Salvatore Lotta, direttore commerciale della Op Agricola Campidanese, investita i giorni scorsi – come tutta la Sardegna e anche altre zone d’ Italia – dall’anticiclone africano, che nell’isola ha portato temperature sopra i 35-40 gradi, con danni ingenti alle produzioni agricole. “In certe zone nel sud della Sardegna, dove fortunatamente noi non siamo presenti, si è perso fino al 90% della produzione di angurie e meloni” racconta Lotta. Frutti letteralmente bruciati dal sole, con le piante collassate, non in grado di portare a termine le maturazioni: questa la situazione in alcune aziende agricole sarde a causa della morsa di Caronte.

                      “Tra le zone più colpite quelle del Campidano, Sarrabus, Gerrei, Trexenta e Marmilla – scriveva Coldiretti la scorsa settimana, chiedendo lo stato di calamità -. A rischio angurie e meloni, senza dimenticare i pomodori e il resto degli ortaggi nei campi”. “Anche noi abbiamo subito dei danni, variabili a seconda del tipo di produzione e dello stato vegetativo delle piante – rivela il direttore commerciale di Agricola Campidanese, player di riferimento a livello nazionale per meloni e angurie – ma fortunatamente la campagna non è stata compromessa”.

                      Ora in Sardegna è tornato a soffiare il maestrale, che ha attenuato le temperature. “Ieri (martedì 25 luglio, ndr) nel Campidano il termometro segnava comunque ancora 38-40 gradi – continua Lotta -, mentre il Nord Italia è stato colpito da nubifragi e trombe d’aria. L’Italia è divisa in due, si passa dai 50 gradi della Sardegna ai 19 della Lombardia: in queste condizioni estreme è difficile fare un qualsiasi tipo di previsione”. Anche di mercato: dove il caldo si fa sentire i consumi di angurie e meloni sono spinti, con repentini abbassamenti di temperatura come in Lombardia, o come in alcuni paesi europei che sono meta di export, la domanda frena.

                      Agricola Campidanese Gavina

                      Le conseguenze dei cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti. Quello che forse a qualcuno sfugge, quando ci si lamenta dei prezzi troppo alti di frutta e verdura, è che, in queste condizioni, i prodotti mancano, falcidiati una volta dalle gelate primaverili, la volta dopo dalle alluvioni, e poi la grandine, le trombe d’aria, per non parlare della siccità, che ha attanagliato il nostro Paese per mesi. Non c’è speculazione, è la legge della domanda e dell’offerta che regola il mercato. “Non mi stancherò mai di dirlo – dichiara a questo proposito Salvatore Lotta -, occorre una maggiore sinergia fra distributori e produzione, per cercare di ovviare a queste situazioni”.

                      Gavina, exploit in Gdo

                      La situazione è complessa, il meteo sempre più imprevedibile, ma l’ottimismo non viene a mancare quando si parla di prodotti di eccellenza come quelli di Agricola Campidanese, che con il suo brand L’Orto di Eleonora valorizza alcuni tesori sardi sul mercato, locale, nazionale e anche estero. È il caso di Gavina, la mini anguria senza semi che per prima si è fatta strada nel mercato dei cocomeri di dimensioni ridotte, facendo da apripista per questo segmento in costante crescita. Il fiore all’occhiello della campagna estiva di Agricola Campidanese ha vissuto in queste ultime settimane un vero e proprio exploit in Gdo: “Tutti ci chiedono il prodotto, i consumatori in primis, che si rivolgono al loro supermercato di fiducia per richiedere Gavina – rivela Lotta -. E anche dai buyer abbiamo ottimi riscontri, avendo consolidato anche partnership con nuovi clienti, anche all’estero (Olanda, Austria e Svizzera in particolare, ndr). La qualità eccezionale di questa anguria è riconosciuta da tutti: questa per noi è la soddisfazione più grande, che tiene alto il morale”. A rafforzare la brand awareness ha contribuito probabilmente anche il nuovo spot tv, che vede Gavina nuovamente protagonista sul piccolo schermo insieme ai campioni sportivi Alessia Orro e Francisco Porcella (leggi qui).

                      Agricola Campidanese Corallo

                      Meloni, campagna nel clou

                      Dopo in ritardi registrati nel mese di giugno, a causa del maltempo di maggio, da luglio la campagna meloni di Agricola Campidanese è entrata nel vivo. Prima Corallo, il melone simil Piel de Sapo ma a polpa arancione, sul mercato dai primi di giugno e ora in piena produzione, così come il melone retato. Poi dalla scorsa settimana è arrivato sui banchi anche Majores, il melone verde caratterizzato dalle piccole dimensioni e dalla polpa dolcissima. “I prezzi dei meloni in questo momento sono buoni: remunerativi per i produttori, ma anche accessibili per i consumatori”, conclude Lotta.

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