L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
                      L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA

                      Calo dei consumi, Laudani (Freshfel): “Demistificare la percezione errata dell’ortofrutta”

                      Secondo l’ultima edizione del Consumption Monitor di Freshfel Europe il consumo medio di frutta e verdura negli Stati membri è sceso a 350 grammi al giorno pro capite nel 2022, – 5% rispetto al 2021 e -3% rispetto alla media dei cinque anni precedenti. E per il periodo 2023-2024 le stime arrivano al -10%. C’è quindi ancora molta strada da fare per raggiungere la raccomandazione minima dell’Oms di 400 grammi (5 porzioni) di frutta e verdura al giorno. Secondo l’associazione la politica “perde enormi opportunità di valorizzare frutta e verdura”. Alla base dei trend negativi anche le percezioni errate sui prezzi o sulla sicurezza, “che dovrebbero essere affrontate in modo che i consumatori possano fare scelte informate”

                      Dalla Redazione

                      Freshfel ortofrutta consumi

                      Ortofrutta, che i consumi a livello italiano e internazionale siano in calo è notizia ormai tristemente nota. L’ultima edizione del Consumption Monitor di Freshfel Europe – l’Associazione europea dei prodotti freschi – indica che il consumo medio di frutta e verdura negli Stati membri è sceso a 350 grammi al giorno pro capite nel 2022, un calo del 5% rispetto al 2021 e del 3% quasi rispetto alla media dei cinque anni precedenti, come si legge in una nota. Il rapporto fornisce un confronto delle tendenze di consumo nell’UE-27 nel suo complesso e in ciascuno Stato membro sulla base delle statistiche ufficiali di Eurostat e Faostat.

                      Situazione negativa, dunque, guardando ai trend pre-pandemia, che diventa preoccupante se si considerano le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità riguardo alle famose “five-a day”, le cinque porzioni di frutta e verdura giornaliere raccomandate per uno stile di vita sano. Secondo l’ultimo monitor di Freshfel, infatti, in Europa il consumo medio pro capite di ortofrutta e inferiore del 12% e oltre rispetto al minimo di 400 grammi al giorno pro capite raccomandato dall’Oms.

                      La crisi economica ha frenato il trend positivo iniziato durante la pandemia

                      Nel 2022, le dimensioni del mercato dei prodotti freschi nell’UE-27 si sono ridotte a 71.350.965 tonnellate. Questa diminuzione ha posto fine al trend positivo iniziato nel 2020 con la pandemia di Covid-19, che aveva modificato lo stile di vita degli europei verso un approccio più sano, oltre a migliorare il loro atteggiamento nei confronti delle cause ambientali e del cambiamento climatico. Tuttavia, a partire dal 2022, il consumo di frutta e verdura è tornato sotto pressione in tutta l’Unione Europea a causa della crisi economica, dell’aumento dei prezzi e dell’inflazione generalizzata che incide sul potere d’acquisto dei consumatori, limitando i volumi e cercando l’opzione più conveniente in termini di prezzo.

                      “In tempi di incertezze economiche, i consumatori tendono a spostarsi verso una dieta meno sana, che viene percepita come più soddisfacente dal punto di vista energetico e un’opzione alimentare più economica rispetto a frutta e verdura – dichiara Philippe Binard, delegato generale di Freshfel Europe -. Al di là dei risultati del Monitor 2022, i dati preliminari per il periodo 2023-2024 confermano le tendenze al declino in corso, che hanno raggiunto in molti casi oltre il 10%, il che significa che la crescita dei consumi post-pandemica è ormai totalmente persa”.

                      Prodotti bio e premium sotto pressione

                       Dallo scambio con i suoi membri, Freshfel Europe ha identificato diversi fattori comuni che guidano le ultime tendenze di consumo: il calo degli acquisti delle famiglie, le famiglie a basso reddito maggiormente colpite dal declino, i prodotti biologici e premium sotto pressione, una maggiore frequenza degli acquisti ma con quantità più ridotte e minori volumi di vendita parzialmente compensati da prezzi più alti.

                      “Freshfel Europe è la piattaforma ideale per il settore per rimanere informato sulle ultime tendenze e avere il miglior accesso alle informazioni di mercato per comprendere le dinamiche del mercato e anche coordinare gli sforzi per rafforzare la posizione dei prodotti freschi nei mercati alimentari competitivi e dare un volto nuovo all’immagine dei prodotti freschi nei confronti dei consumatori – dichiara Salvo Laudani, presidente di Freshfel Europe -. Collettivamente dobbiamo demistificare la percezione errata dell’immagine, affrontare gli ostacoli al consumo e ripristinare lo status di ‘eroi’ concesso ai prodotti freschi durante la pandemia”.

                      Freshfel ortofrutta consumi

                      “La politica sta perdendo enormi opportunità per valorizzare frutta e verdura”

                      Secondo Freshfel Europe, con l’avvicinarsi della fine dell’attuale legislatura dell’UE, il successo del passaggio raccomandato verso una dieta più ricca di frutta e verdura può essere messo in discussione. “Le molteplici incoerenze politiche e la mancanza di coerenza delle misure risultanti dal Green Deal europeo, dalla strategia Farm to Fork, dal piano d’azione per l’economia circolare e dal piano europeo di lotta contro il cancro non sono riusciti a realizzare l’ambizione di passare a un’economia più sana e rispettosa dell’ambiente”, scrive l’associazione. È venuta meno l’opportunità di introdurre una discriminazione positiva per i prodotti freschi”.

                      “Lo slancio volto a rafforzare in modo significativo la posizione di frutta e verdura nelle scelte alimentari è stato ampiamente mancato dai politici. Frutta e verdura devono essere considerate beni pubblici e parte della soluzione alle sfide sociali e come tali classificate come prodotti essenziali”, continua Freshfel Europe.

                      Le cinque porzioni al giorno dovrebbero diventare 10

                      “Le linee guida nutrizionali nazionali, le raccomandazioni del Consiglio nordico e gli scienziati dell’EGEA concordano sul fatto che l’obiettivo di consumo dovrebbe essere raddoppiato, a 800 grammi pro capite al giorno – sottolinea Binard -. Anche se la consapevolezza c’è, troppi ostacoli ancora impediscono la crescita. I benefici di frutta e verdura dovrebbero essere meglio riconosciuti nella politica di promozione ma anche nel prossimo dibattito sulla tassonomia. Inoltre, le percezioni errate sui prezzi o sulla sicurezza dovrebbero essere affrontate in modo che i consumatori possano fare scelte informate”.

                      Migliorare gusto e consistenza per attrarre i giovani

                      Anche la produzione, però, deve fare la sua parte. “Parallelamente, il settore dovrebbe continuare i suoi sforzi e l’innovazione verso una maggiore praticità, un gusto e una consistenza migliori, indirizzare le azioni di promozione verso i più giovani e cercare sostegno affinché i prodotti freschi siano convenienti e ben presenti per le famiglie più indigenti e a basso reddito”.

                      “Frutta e verdura hanno molti vantaggi e rappresentano un’opzione alimentare a prezzi accessibili per i consumatori europei. Il settore ortofrutticolo e le autorità pubbliche dovrebbero unire le forze per costruire un atteggiamento di consumo sostenibile basato sui benefici della frutta e verdura fresca per il pianeta, il clima e la salute dei consumatori stessi – è in conclusione l’appello di Freshfel Europe -. Non è possibile scendere a compromessi sull’urgenza delle azioni necessarie per affrontare la sfida dei consumi, in particolare tra le generazioni più giovani”.

                      Copyright: Fruitbook Magazine