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                      Carrefour e Leclerc per prime in Francia ottengono l’etichetta contro lo spreco

                      Il ministero della Transizione ecologica francese ha lanciato l’etichetta contro lo spreco, una certificazione ufficiale attribuita ai supermercati più virtuosi nel recupero dei prodotti invenduti e prossimi alla scadenza e in generale nella riduzione degli scarti alimentari. Una, due o tre stelle è il punteggio attribuito a seconda dei risultati ottenuti da ogni singolo negozio. Il punto vendita Carrefour di Montesson è il primo store ad avere ottenuto tre stelle contro lo spreco, seguito dal punto vendita E. Leclerc di Saint Grégoire. E ora anche alcuni negozi della catena Franprix sono in fase di certificazione

                      Dalla Redazione

                      Una, due o tre stelle? C’è una nuova etichetta certificata che in Francia definisce quanto un supermercato è attivo nella lotta allo spreco alimentare: sin chiama “Label anti-gaspillage alimentaire” ed è stata lanciata all’inizio di marzo dalla ministra francese della Transizione ecologica Bérangère Couillard, suscitando l’interesse delle catene della grande distribuzione, che si sono subito attivate per ottenere la loro certificazione. L’obiettivo del governo, con questa iniziativa, è quello di unificare gli sforzi contro lo spreco con un logo comune volto a quantificare e promuovere l’impegno dei singoli punti vendita della Gdo per dimezzare le perdite alimentari nei supermercati entro il 2025, come riporta la testata francese Capital.

                      “I locali etichettati potranno apporre sulla propria facciata l’etichetta, che sarà accompagnato da una stella per l’impegno nel processo, due stelle per la maestria e tre stelle per il comportamento esemplare in base al tasso di riduzione degli scarti raggiunto e alle pratiche di lotta allo spreco attuate”, ha affermato la ministra.

                      A destra il Ceo di Carrefour France Alexandre Bompard con la prima etichetta contro lo spreco attribuita al gruppo

                      Ora i primi supermercati iniziano a mostrare il loro “trofeo”. È il caso di Carrefour di Montesson (Yvelines), che sfoggia in negozio le sue tre stelle. È il primo supermercato in Francia ad ottenere questa certificazione nazionale dopo un audit effettuato da Bureau Veritas, come riporta anche la nota sul sito del ministero. Rilasciato per tre anni, promuove le buone pratiche nell’approvvigionamento e nell’acquisto di beni alimentari dai fornitori, nella commercializzazione dei prodotti, nella gestione dell’invenduto e nelle donazioni. Grazie a uno strumento per la gestione e lo smistamento dei prodotti la cui data di scadenza si avvicina, il punto vendita è già riuscito a ridurre dell’8% gli sprechi alimentari. La sua ambizione è raggiungere il 20%. In particolare poi il punto vendita Carrefour di Montesson ha istituito aree dedicate instore con articoli prossimi alla scadenza venduti a un prezzo scontato dal 30 al 50%. Carrefour si è posta l’obiettivo di ottenere l’etichetta contro lo spreco in 20 punti vendita entro la fine del 2023.

                      Una box anti spreco nel punto vendita Leclerc di Saint Grégoire

                      Allo stesso tempo, anche il negozio E. Leclerc Saint Grégoire (Ille-et-Vilaine) ha ottenuto la sua etichetta, anch’essa con tre stelle. E altri ipermercati sono in corso di certificazione, come quello di Granville (Manche). “Questa etichettatura illustra la concretizzazione delle nostre diverse azioni contro lo spreco”, avanza Maël Le Moal, direttore di Leclerc di Granville.

                      Anche Franprix, catena del Gruppo Casino, è in procinto di ottenere le sue prime etichette stellate contro lo spreco. Sono infatti in fase di certificazione i negozi nel 14esimo e 16esimo arrondissement di Parigi, a Champigny-sur-Marne (Val-de-Marne), a Neuilly-sur-Seine (Hauts-de-Seine), a Lione e a Marsiglia. Franprix ha avviato partnership con startup come Comerso e Phénix attive nel recupero di prodotti invenduti e nella lotta al food waste.

                      Gli enti accreditati per rilasciare l’etichetta contro lo spreco sono Bureau Veritas, SGS e Afnor.

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