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                      Cartello del cartone ondulato, ALI: “Ecco i vantaggi di agire in Spagna”

                      Cartone-ondulato-cartello
                      Fervono i preparativi delle azioni legali per ottenere il risarcimento dei danni causati dal cartello del cartone ondulato dopo che il Consiglio di Stato ha confermato la sua esistenza con 26 sentenze. ALI – Antitrust Litigation Investment Spa propone alle imprese italiane che hanno acquistato imballaggi in cartone ondulato un’azione legale in Spagna piuttosto che agire in Italia. Rosario Marcone, partner – head of business development di ALI, ci parla dei motivi di una tale strategia legale

                      Dalla Redazione

                      Cartone-ondulato-cartello

                      Sono numerosi gli operatori specializzati che propongono agli acquirenti di cartone ondulato di agire per il risarcimento dei danni subiti dopo che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – AGCM (o anche “Antitrust”) ha accertato l’attuazione di due distinte intese volte a distorcere le dinamiche concorrenziali rispettivamente nel mercato dei fogli in cartone ondulato e nel mercato degli imballaggi in cartone ondulato (“cartello del cartone ondulato”) e l’esistenza degli illeciti è stata confermata dal Consiglio di Stato. ALI – Antitrust Litigation Investment Spa è l’unica a proporre di avviare l’azione legale in Spagna.

                      Dott. Marcone perché un’impresa dovrebbe rivolgersi a voi?

                      L’offerta di ALI – Antitrust Litigation Investment Spa è diversa da tutte le altre, perché siamo gli unici a proporre alle aziende che hanno acquistato imballaggi in cartone ondulato di agire, anche singolarmente (ovvero non necessariamente in gruppo), in Spagna per chiedere il risarcimento dei danni subiti. Il contenzioso antitrust permette spesso di scegliere tra varie giurisdizioni dove incardinare la propria azione, il c.d. forum shopping, in quanto nei cartelli sono spesso coinvolti gruppi societari internazionali. In ALI l’organizzazione di un’azione risarcitoria inizia ponderando i vantaggi e svantaggi di ciascuna giurisdizione, perché l’accertamento dell’illecito antitrust da parte di un’Autorità Antitrust è solo il primo passo del percorso per ottenere il risarcimento del danno, che nella nostra esperienza richiede sempre di agire in giudizio. La lunghezza, la difficoltà e l’onerosità del processo dipendono in gran parte proprio dalla giurisdizione adita. È interesse e dovere di ALI proporre ai suoi clienti quella più favorevole.

                      Alla luce della nostra oramai decennale esperienza nel settore antitrust riteniamo la Spagna essere in Europa la giurisdizione più favorevole alle vittime di illeciti anticoncorrenziali, per rapidità delle decisioni, per numero di sentenze emesse e per risultato finale. Questa valutazione è basata sul confronto della giurisprudenza del noto caso del cartello dei camion. In Spagna già ci sono state oltre 5.000 sentenze di primo grado, 2.500 di secondo grado con una percentuale di accoglimento delle domande risarcitorie del 94%, inoltre si è pronunciata anche la Corte di Cassazione spagnola sempre a favore delle vittime del cartello. In Italia contro lo stesso cartello i tribunali si sono pronunciati sull’esistenza del danno solo in 7 casi e solo in primo grado e con una percentuale di riconoscimento del danno inferiore al 30%.

                      I numeri della giurisdizione spagnola non spiegano tutti i vantaggi di agire in Spagna. In primo luogo, in Spagna un giudizio dura molto meno che in Italia. Un processo di primo grado dura meno di 2 anni rispetto ai 6 anni in Italia, in quanto sono previsti meno scritti difensivi e meno udienze che in Italia. In Spagna, inoltre, è possibile evitare il contenzioso diretto con la propria fornitrice richiedendo il risarcimento di tutti i danni a una sola cartellista in quanto responsabile in solido. In Italia, pur valendo la responsabilità solidale, difficilmente si evita il contenzioso con la propria fornitrice, perché se non convenuta direttamente in giudizio sarà con tutta probabilità chiamata in causa con tutte le altre imprese che hanno partecipato al cartello. La chiamata in causa, che non è ammessa in Spagna, oltre a mettere a rischio le relazioni commerciali, ha l’ulteriore svantaggio di aumentare esponenzialmente la complessità e quindi la durata dal giudizio in ragione della moltiplicazione delle parti.

                      L’onerosità dei giudizi in Spagna è ridotta anche perché i giudici sono maggiormente severi nell’accogliere le istanze delle cartelliste di accedere ai documenti interni di chi chiede il risarcimento del danno antitrust per provare la traslazione del danno a valle la c.d. passing on defence. Le cartelliste, infatti, per provare che gli attori non hanno sofferto alcun danno, perché hanno trasferito il sovraprezzo sui propri clienti, chiedono l’esibizione dei documenti interni degli attori, come i contratti e le fatture nei confronti dei loro clienti, nonché altri documenti interni quali report aziendali e strutture dei costi. In Italia i giudici sono soliti affidarsi ai CTU per quantificare il danno e demandano a loro anche l’individuazione dei documenti di cui ordinare l’esibizione all’attore. I tribunali spagnoli non si avvalgono dell’ausilio dei CTU e ordinano l’esibizione solo se il convenuto ha fornito indizi plausibili sul trasferimento del sovraprezzo.

                      La mancata nomina di CTU in Spagna accorcia ulteriormente i tempi del giudizio, se si considera che in un contenzioso antitrust una CTU dura mediamente 9 mesi. Non sempre, inoltre, i CTU nominati hanno le competenze in materia economica necessarie allo svolgimento dell’incarico, soprattutto quando sono nominati dottori commercialisti o revisori contabili. In Spagna i giudici liquidano direttamente il danno dopo aver formato il proprio convincimento a seguito della lettura delle perizie economiche presentate dalle parti.

                      Cosa deve fare un’azienda che si ritiene danneggiata dal cartello del cartone ondulato? Quali sono le opzioni a sua disposizione per tutelare i suoi interessi?

                      Il primo compito di un’azienda che si ritiene danneggiata dal cartello del cartone ondulato è quello di procedere all’estrazione dei dati sugli acquisti facendo attenzione al fatto che non tutte le imprese sanzionate dall’Antitrust hanno partecipato per l’intera durata del cartello, ovvero nel caso degli imballaggi in cartone ondulato dal 2005 al 2017. Fatta l’estrazione dei dati, in via preliminare, il danno risarcibile può essere stimato sulla base delle linee guida della Commissione Europea sulla quantificazione del danno antitrust nelle azioni di risarcimento del danno, secondo le quali – in media – i cartelli di fissazione dei prezzi comportano aumenti del 20%.

                      Sull’importo così calcolato andrà poi aggiunta la rivalutazione monetaria e gli interessi legali, che nel caso del cartello del cartone ondulato possono arrivare a rappresentare una maggiorazione fino al 50%, per acquisti effettuati più lontani nel tempo. Sulla base di questo esercizio di calcolo interno, ciascun’azienda potrà decidere se attivarsi o meno per tutelare i propri interessi. In caso di convenienza economica ad agire potrà affidarsi a uno studio legale, supportando tutti i costi e i rischi che una tale scelta comporta, o farsi assistere da un litigation funder (finanziatore di contenziosi), che solitamente offre soluzioni no cure-no pay, ovvero nessun costo e nessun rischio a carico dei clienti, con pagamento di un compenso variabile solo in caso di ottenimento di un risarcimento.

                      Chi è ALI? Perché un’azienda che intende agire per chiedere il risarcimento dei danni subiti sugli acquisti di imballaggi in cartone ondulato dovrebbe avere fiducia di voi?

                      ALI è un litigation funder di diritto italiano con sede a Roma, costituito nel 2015 che si occupa esclusivamente di contenzioso antitrust. ALI è stata la prima ad offrire in Italia la possibilità di agire senza anticipare i costi legali, ancor prima che la Direttiva 2014/104/UE sul risarcimento dei danni per violazione della normativa antitrust dell’Unione Europea fosse attuata in Italia con D.Lgs. n.3/2017, ed è attualmente leader nel suo settore in Italia con oltre 3.000 clienti di cui sta gestendo le richieste risarcitorie per un valore superiore a 500 milioni di euro.

                      A seguito della decisione della Commissione europea sul cartello dei camion, in collaborazione con la Cna Fita e Assopetroli, ALI ha promosso e finanziato l’azione risarcitoria che in Italia ha raccolto il maggior numero di adesioni (oltre 3.000 imprese con 15.000 mezzi per un valore complessivo del danno superiore a 500 milioni di euro) e che ha vinto la prima edizione del Premio Antitrust istituito dall’AGCM per premiare l’associazione di categoria che si è maggiormente distinta nella diffusione dei valori della concorrenza o nella tutela dei diritti dei consumatori nel biennio 2016-2017. Per conto di 1.000 clienti dal 2017 ALI ha instaurato ben 8 procedimenti innanzi ai 3 tribunali specializzati di Milano, Roma e Napoli. Inoltre, oltre 2.000 imprese con l’assistenza di ALI hanno agito in giudizio nei Paesi Bassi.

                      I professionisti che assisteranno i clienti di ALI sul cartello del cartone ondulato sono gli avvocati con maggiore esperienza nella difesa delle vittime da illecito antitrust sia in Italia che in Spagna, gli economisti appartengono a uno studio economico internazionale di matrice Usa, la culla delle azioni risarcitorie antitrust. Lo studio legale Scoccini & Associati è lo studio legale italiano che rappresenterà i clienti di ALI in giudizio insieme ai colleghi dello studio legale spagnolo Caamaño, Concheiro y Seoane Abogados. Fideres è lo studio economico con base a New York che si occuperà della quantificazione del danno e della presentazione della sua analisi tecnica innanzi ai giudici spagnoli, avvalendosi di accademici spagnoli in economia di comprovata esperienza giudiziale ai fini della quantificazione del danno antitrust.

                      Con una prescrizione ancora lunga nel tempo, difficilmente sarà possibile puntare a una transazione nel breve termine, se non a condizioni pesantemente penalizzanti per gli attori. Questa è la ragione per cui consigliamo di puntare su una giurisdizione, qual è quella spagnola, che dimostra nei fatti di essere favorevole nei confronti di chi il danno l’ha subito e non viceversa. Quanto al perché scegliere ALI, la nostra storia, la nostra ineguagliata esperienza sul campo, nonché il fatto di avere interessi perfettamente allineati a quelli dei nostri clienti, ciò in quanto in tutte la azioni risarcitorie da noi promosse il pagamento del nostro compenso è dovuto solo se i clienti ottengono un risarcimento, riteniamo siano fattori che possano convincere le aziende danneggiate dal cartello del cartone ondulato che non si sono ancora attivate a darci fiducia.

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