di Carlotta Benini
Fare la spesa senza fila alle casse, e nemmeno in macchina? Riempire il carrello con un semplice click e attendere la consegna comodamente a casa, anche dei prodotti freschi e freschissimi, con corrieri attivi in tutta Italia? Nell’epoca della spesa due punto zero, dove il confronto fra il colosso dell’online Amazon e i singoli retailer – con i loro servizi digitali sempre più ricchi e variegati – si fa serrato, c’è chi punta, per differenziarsi, su una proposta a 360 gradi, che comprenda tutte le comodità e le opzioni date dall’e-commerce. È il caso di Cicalia, giovane startup italiana fondata a Mantova da tre giovani imprenditori ed esperti di marketing – Davide Rossi, Simone Gotti e Stefano Robbi – che garantisce la consegna a domicilio della spesa in tutto il Paese, a partire da soli 4,90 euro, ortofrutta compresa.
Il mercato di riferimento è quello del food and grocery, che solo in Italia vale 162 miliardi di euro, con un trend di crescita esponenziale. “Cicalia si posiziona in questo mercato come unico retailer online capace di consegnare qualsiasi tipo di genere alimentare in tutta la nazione, superando i limiti dei player della Gdo e degli operatori del food online”, ci spiega Simone Gotti, amministratore e socio fondatore di Cicalia, che a quasi due anni dalla nascita della piattaforma online (leggi qui l’articolo) fa il punto su un’attività in continua crescita.
Quanti sono gli utenti registrati al vostro portale?
Ad oggi sono registrati sul nostro sito quasi 13 mila utenti.
Qual è il giro d’affari del gruppo? Il trend è in crescita?
Solo nel 2017 Cicalia ha realizzato un fatturato di 490 mila euro: per comprendere la crescita del giro d’affari basti pensare che la startup è partita, come impresa, a budget zero. Il trend in crescita si conferma anche nel 2018, con un fatturato che nei primi cinque mesi dell’anno si attesta già a oltre 300 mila euro, registrando una crescita 285% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Quante referenze ci sono nella vostra vetrina online?
Nel nostro catalogo virtuale attualmente sono presenti quasi 10 mila referenze, alcune delle quali sono soggette a stagionalità come, ad esempio, alcune di quelle ortofrutticole.
Parlando di ortofrutta, quante referenze avete in assortimento?
Le referenze ortofrutticole sono più di 200.
Come e quando è attivo il servizio?
Il servizio è attivo 24 ore su 24, sette giorni su sette. Tuttavia, tenendo in considerazione il fatto che ci avvaliamo di corrieri esterni, che il sabato e la domenica non consegnano, gli ordini vengono presi in carico e spediti durante i giorni feriali, ossia dal lunedì al venerdì.
La consegna avviene in tutta Italia?
Il nostro servizio effettua consegne al domicilio del cliente, in qualunque parte d’Italia esso si trovi.
Come viene gestita la logistica dei freschi?
I prodotti freschi e freschissimi vengono naturalmente riforniti con cadenza superiore rispetto agli altri; sin dal momento in cui arrivano a nostro magazzino, vengono mantenuti in apposite celle frigorifere. Per il loro trasporto, Cicalia si avvale di un apposito corriere refrigerato, il quale garantisce il mantenimento a temperature controllate sia durante il trasporto che a magazzino.
Oltre la consegna a domicilio, c’è anche un servizio di ritiro fai da te?
Sì, c’è il Fermopoint, un servizio terzo molto comodo di cui ci avvaliamo, pensato per tutti coloro che vogliono effettuare la spesa online, ma non hanno modo di avere sempre qualcuno a casa pronto a ritirare. Prenotando il Fermopoint, è possibile far consegnare la merce nella stazione di deposito più vicina al proprio domicilio e ritirarla in un secondo momento.
Che differenza c’è fra il vostro servizio e quello offerto da Supermercato24?
I due servizi sono completamente diversi: mentre Supermercato24 si avvale di suoi dipendenti che vanno al supermercato a fare la spesa e te la portano a casa, noi ci avvaliamo di appositi corrieri che effettuano consegne a domicilio. Questo ci permette di arrivare a consegnare su tutto il territorio italiano sia i prodotti freschi e freschissimi, che quelli secchi.
Copyright: Fruitbook Magazine