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                      Come il Covid-19 plasma il consumatore: più risparmi e online, almeno per un anno

                      African woman wearing disposable medical mask. Shopping in supermarket during coronavirus pandemia outbreak. Epidemic time.

                      Ernst & Young fotografa la metamorfosi delle spese degli italiani durante il corso della pandemia con un’indagine sviluppata sul territorio nazionale e internazionale che tiene traccia dei cambiamenti nell’atteggiamento e nei comportamenti dei consumatori nel tempo e identifica i segmenti di consumatori emergenti. “Dall’indagine EY Future Consumer Index – sottolinea Stefano Vittucci, partner EY, responsabile consumer products and retail in Italia – emerge che il 71% ha già cambiato le modalità di acquisto e la tipologia di prodotti acquistati (53%). I consumatori sono più coscienti e cauti a proposito della loro salute fisica, prestando più attenzione all’impatto sull’ambiente e alla sostenibilità (63%). Due tendenze preponderanti sono la riduzione dei consumi nel futuro (il 50% prevede di spendere meno durante le festività natalizie) e lo spostamento accelerato verso l’acquisto on-line di prodotti in precedenza acquistati nei negozi fisici”

                      Dalla Redazione

                      Consumatore covid

                      (copyright: freepik)

                      L’EY Future Consumer Index è un’indagine sviluppata da Ernst & Young che tiene traccia dei cambiamenti nell’atteggiamento e nei comportamenti dei consumatori nel tempo e identifica i segmenti di consumatori emergenti. Fornisce una prospettiva unica con cui valutare quali cambiamenti hanno una durata temporale legata alla crisi Covid-19 e quali invece possono essere i cambiamenti che influenzeranno il consumare nel lungo termine.

                      Un’indagine utile anche per mettere a confronto l’Italia e il resto del mondo sul cambiamento del consumatore oggi e nel futuro. L’ultima edizione, infatti, prende in esame il periodo da aprile ad ottobre 2020, e copre 20 Paesi: Italia, USA, Canada, Brasile, UK, Francia, Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia, Norvegia, Spagna, India, Emirati Arabi Unit, Arabia Saudita, Cina Indonesia, Giappone, Australia e Nuova Zelanda.

                      “Il Covid-19 ha avuto un impatto senza precedenti nell’atteggiamento di consumo degli italiani – sottolinea Stefano Vittucci, partner EY, responsabile consumer products and retail in Italia -. Dall’indagine EY Future Consumer Index emerge che il 71% ha già cambiato le modalità di acquisto e la tipologia di prodotti acquistati (53%). I consumatori sono più coscienti e cauti a proposito della loro salute fisica (il 60% vuole fare scelte più salutistiche), prestando più attenzione all’impatto sull’ambiente e alla sostenibilità (63%). Due tendenze preponderanti sono la riduzione dei consumi nel futuro (il 50% prevede di spendere meno durante le festività natalizie) e lo spostamento accelerato verso l’acquisto on-line di prodotti in precedenza acquistati nei negozi fisici (34%). Gli acquisti su piattaforme digitali saranno protagonisti anche durante le feste, infatti, l’81% dei consumatori intervistati aspetterà i saldi e per la maggior parte acquisterà on-line”.

                      Dall’indagine (qui tutte le slide) emerge inoltre che il Covid-19 ha avuto un impatto senza precedenti nell’atteggiamento di consumo degli italiani. Come conseguenza i consumatori sono: per il 90% preoccupati per la famiglia, l’85% preoccupati per la libertà, il 66% preoccupati per il lavoro, l’82% preoccupato per le finanze, il 71% ha cambiato le modalità di acquisto, il 53% ha cambiato i prodotti acquistati, mentre il 39% sta acquistando solo l’essenziale.

                      Consumatore covid

                      I consumatori italiani stanno cambiando e visitano i negozi meno che mai: 81% si stanno limitando in certi acquisti fino alla prossima stagione dei saldi, 56% pianificano in anticipo e fanno grandi acquisti alimentari piuttosto che acquistare più frequentemente,  55% stanno usando i negozi più piccoli per piccoli acquisti quotidiani piuttosto usare i supermercati più grandi, 43% stanno acquistando meno frequentemente.

                      Tra i motivi di disagio troviamo in testa con il 66% il viaggiare nei mezzi pubblici, a seguire, per il 60% andare al cinema, 46% provare i vestiti in un negozio, 38% andare al bar, 37% mangiare al ristorante, 33% andare in un centro commerciale, 30% fare shopping in un negozio di vestiti, 13% acquistare in un supermercato.

                      Sono due le tendenze preponderanti emerse dall’indagine: la riduzione dei consumi nel futuro e lo spostamento accelerato verso l’acquisto on-line di prodotti in precedenza acquistati in negozio. Il 28% degli italiani crede infatti che le modalità di acquisto cambieranno nel lungo periodo e il 34% dice che acquisterà di più on-line cose che di solito acquistavano nei negozi. Non tutti i prodotti avranno la stessa importanza nell’acquisto on-line: 60% dei consumatori italiani dice che acquisterà principalmente elettrodomestici e prodotti tecnologici online, inoltre il 63% afferma che il servizio al cliente è un importante elemento della loro esperienza. Prima del Covid-19 solo il 17,8% degli acquisti di questa categoria avveniva on-line. Tra il 45% dei consumatori che acquista on-line prodotti del supermercato, il 46% dice che quando acquistano on-line provano meno nuovi prodotti di quanto fanno di solito quando acquistano nel negozio.

                      Consumatore covid

                      Quando si tornerà alla vita normale e come sarà? L’orizzonte temporale per tornare alla vita “normale” viene percepito con diverse tempistiche dagli italiani, mentre per lo shopping e il lavoro si prevede che sia questione di giorni o settimane, per il 61% e il 57% degli italiani rispettivamente, per altre tematiche si prevede che i tempi saranno più lunghi. Come per il viaggiare dove gli italiani prevedono che sarà questioni di mesi (46%) o di anni (28%).

                      Inoltre, la nuova vita “normale” sarà diversa da quella del passato. Infatti il 41% degli italiani crede che il modo di vivere cambierà significativamente nel lungo termine: Il 65% non acquisterà prodotti di cui non hanno bisogno, anche se vuol dire non essere al passo con gli ultimi trend, il 28% cambieranno il modo di fare acquisti, il 65% sono più coscienti a cauti a proposito della loro salute fisica, il 56% pianifica di concentrare gli acquisti piuttosto che acquistare più frequentemente, il 58% fanno più attenzione all’impatto sull’ambiente di quello che comprano e consumano, il 25% ordinerà online e farà il pick-up nel negozio più spesso (es. click and collect), il 27% prevede di essere in grado di lavorare in maniera flessibile.

                      Con il Covid-19 sono emersi 4 nuovi segmenti di consumatori, in quanto il 44% dei consumatori italiani pensa che la pandemia avrà un impatto sulle loro vite per almeno un anno. Nello specifico, il 32% si sente in difficoltà ed è preoccupato, il 33% si sente “okay” ma ha dovuto comunque adattarsi, il 25% si sente indifferente mentre un ultimo 10% si sente colpito e preoccupato, ma ottimista.

                      Consumatore covid

                      Di conseguenza, per il futuro l’indagine identifica cinque segmenti di consumatori: quelli che daranno priorità ai beni essenziali (31%), quelli che daranno priorità alla salute (30%), chi darà priorità al Pianeta e alla sostenibilità (17%) e infine un 13% che darà priorità alla società e un 9% che darà priorità all’esperienza.

                      L’indagine, inoltre, evidenzia come sarà il consumatore del futuro su vari aspetti quali lavoro, abitudini, consumi, viaggi.  Sul lavoro il 27% prevede che lavorerà in maniera più flessibile e il 18% che viaggerà meno per lavoro. Anche per quanto riguarda il modo di viaggiare i consumatori mostrano un profondo cambiamento nelle loro abitudini, preferendo l’uso dell’auto al posto dell’aereo e in generale prevedendo una minore mobilità. Inoltre, si può notare come le categorie di consumo ove si spenderà di più in futuro riguarderanno i viaggi, le attività all’aperto, il fitness, il cibo fresco, i vestiti e le scarpe. In questo contesto è anche rilevante vedere come i consumatori programmano di orientare i loro acquisti su diversi canali di vendita, e dove l’online avrà un’importanza molto forte soprattutto per quanto riguarda i prodotti di elettronica, l’abbigliamento e gli accessori e i prodotti di bellezza.

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