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                      Coop Alleanza 3.0 vede rosso: perdite operative salgono a 142 milioni nel 2017

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                      Gli utili dell’attività finanziaria legata al prestito soci non riescono a compensare nel 2017 le perdite generate dall’attività operativa svolta dai punti vendita. È quanto emerge dal bilancio di Alleanza 3.0, la maggiore delle cooperative aderenti a Coop Italia, con un fatturato consolidato di 5,3 miliardi. Il primo bilancio della cooperativa nata nel 2016 dalla fusione di Coop Adriatica, Coop Estense e Coop Nordest, si era chiuso con un utile di 6,6 milioni. Nel 2017 il rosso è stato di 37,6 milioni ma la società annuncia: “Perdita in linea con le previsioni. Restiamo solidi”. Al via un nuovo piano industriale

                       

                      Dalla Redazione (ultimo aggiornamento: 15 maggio 2018 ore 18.00)

                       

                      Extracoop Coop Alleanza 3.0

                      Tra gli investimenti di Coop Alleanza 3.0 del 2017 c’è il nuovo modello ExtraCoop

                      Pillole di bilancio“: si intitola così la mail che Coop Alleanza 3.0 ha inviato a tutti i soci i primi giorni di maggio. Pillole che però sono piuttosto amare. Perché il dato che emerge è quello relativo alla perdita di 37,6 milioni di euro. Una perdita che poteva essere ben peggiore se non ci fossero stati i proventi del prestito soci, visto che in un anno le perdite dell’attività operativa sono salite da 94 milioni a 142 milioni di euro, a fronte di un  fatturato che ha raggiunto nel 2017 i 4,8 miliardi di euro (comprendendo anche i negozi in franchising e l’e-commerce Easycoop), in aumento del 3,9 per cento, e di 5,3 miliardi di euro se consideriamo anche le attività diversificate (carburanti, librerie, agenzie di viaggio), con una variazione positiva sul 2016 del 5,1 per cento.

                       

                      Il bilancio 2017 – che dal 16 maggio al 7 giugno sarà discusso da 198 assemblee separate – chiude dunque in rosso. Ma Coop non fa drammi e “smorza” i numeri. “Il nostro piano strategico 2017-2019 prevedeva numerosi investimenti per lo sviluppo della cooperativa – si legge nel resoconto inviato ai soci – mettendo in conto una perdita in attesa di segnali incoraggianti dai progetti intrapresi. Abbiamo affrontato lunghe e complesse ristrutturazioni dei negozi e rinnovato gli assortimenti per rispondere ai nuovi bisogni di soci e clienti. Le vendite sono in aumento, grazie al contributo di EasyCoop e della rete del franchising, ma non tutti gli investimenti fatti hanno ancora dato i risultati attesi”. Il patrimonio netto di Alleanza 3.0, pari a 2,4 miliardi di euro, resta molto rilevante e testimonia una solidità elevata.

                       

                      I risultati del 2017 frenano un po’ le azioni di Coop per il futuro. Che è addirittura pronta a razionalizzare le sedi. Come viene illustrato agli stessi soci: “Ripartiamo da noi. A fronte di questi dati, abbiamo scelto di non aggiungere al nostro piano strategico nuove azioni, già numerose e sostanziose, ma di concentrarci ancora di più sulla nostra ragione d’essere: il continuo miglioramento del prodotto Coop, sintesi della nostra missione, e il focus ancora più stringente sui nostri soci, destinatari finali di ogni nostra azione. I costi sono ancora alti e lavoreremo per migliorare l’efficienza e ridurre gli sprechi, razionalizzando ad esempio le sedi”. Secondo fonti di stampa, il pareggio operativo è atteso per il 2020.

                       

                      Il nuovo piano industriale. Coop Alleanza 3.0 ha deciso di apportare alcuni correttivi al piano strategico, con il primo obiettivo di riportare in positivo le vendite dei negozi Coop e di consolidare gli investimenti fatti nel 2017. A guidare le azioni fino al 2021 sono tre assi portanti: la ripresa forte del rapporto con i soci, che rappresentano la ragione dell’esistenza stessa di Coop Alleanza 3.0; la valorizzazione del prodotto a marchio Coop, eccellenza dell’offerta, emblema della qualità e della sicurezza al giusto prezzo; il recupero della tenuta dei negozi, in termini di approvvigionamento e qualità dell’assortimento, funzionalità nel percorso di acquisto, e cura della relazione con i soci e clienti.

                       

                      A fine 2017 la Cooperativa contava 421 negozi in 12 regioni e più di 22 mila lavoratori (considerando anche quelli delle società del Gruppo). Nel 2017, la Cooperativa ha realizzato interventi per lo sviluppo, la ristrutturazione e l’innovazione della rete, con investimenti per circa 180 milioni di euro. Sono stati aperti 5 negozi (soprattutto nel Nord-Est; tra i nuovi punti vendita anche l’ipercoop “green” di Formigine, nel Modenese) ed effettuate 35 ristrutturazioni (di cui 7 ipercoop e 28 supermercati), con la creazione anche del nuovo format ExtraCoop. Gli interventi sulla rete hanno visto l’inserimento e l’estensione anche di nuovi servizi per ampliare l’offerta. Lo scorso anno, tramite la partecipata Digitail, è stato lanciato inoltre l’e-commerce Easycoop.

                       

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