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                      Coop: oltre 2,1 milioni per le CAB agricole e le comunità colpite dall’alluvione

                      COOP - “LA MACCHINA DELLA SOLIDARIETA’”.Destinazione Raccolta Fondi Alluvione Emilia-Romagna e Marche. Oltre due milioni e centomila euro e 81.000 donatori fra soci, dipendenti, consumatori e fornitori. Giampietro Sabbatani, Direttore CAB Massari con Marco Pedroni, Presidente ANCC-Coop Foto Fabrizio Zani/Pasquale Bove

                      Sono stati presentati oggi i risultati della campagna di raccolta fondi messa in moto da Coop Italia a seguito dell’alluvione che a maggio scorso ha colpito l’Emilia Romagna: sono stati raccolti oltre 2,1 milioni di euro grazie a 81 mila donazioni. Circa 1,3 milioni di euro saranno destinati a sette Cooperative Bracciantili Agricole romagnole che hanno subito danni ingenti su oltre 6 mila ettari di terreno. CAB Massari in primis, fra i cui frutteti devastati oggi sono stati illustrati gli interventi che saranno realizzati, non solo per ripristinare, ma soprattutto per migliorare le coltivazioni, all’insegna di un’agricoltura 4.0, moderna e resiliente

                      di Carlotta Benini

                      Coop Alluvione

                      La raccolta fondi di Coop per l’alluvione ha permesso di raccogliere quasi 2,2 milioni (credits: Ansa/Fabrizio Zani)

                      Nuovi pereti e noceti, piantagioni di noccioli e vivai di asparagi e fragole prenderanno forma, nelle aree colpite dall’alluvione del maggio 2023, grazie alle donazioni in arrivo da parte del Sistema Coop. Assieme ad esse, faranno la loro comparsa tecnologie a basso impatto ambientale, impianti di irrigazione capaci di efficientare l’utilizzo di acqua e macchine agricole elettriche che permetteranno di azzerare le emissioni di CO2 e ridurre anche l’inquinamento rumoroso, a tutto vantaggio della qualità del lavoro dei lavoratori impiegati in agricoltura. Sono stati presentati oggi in conferenza stampa a Conselice (Ra) i risultati della campagna di raccolta fondi messa in moto da Coop Italia a maggio scorso, a seguito dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna: campagna che ha permesso di raccogliere oltre 2,1 milioni di euro, grazie alla solidarietà di 81 mila donatori fra soci, dipendenti, consumatori e fornitori.

                      Tre i filoni a cui sono stati destinati gli aiuti, a seguito di un’attenta valutazione: le CAB (cooperative bracciantili agricole) più colpite, il verde pubblico dei comuni più coinvolti dall’alluvione e – terzi ma non ultimi – i dipendenti di Coop Alleanza 3.0 e Coop Reno, che hanno in prima persona subìto danni in seguito all’emergenza. A loro, infatti, sono andati non solo ristori in denaro ma anche ore e giornate di ferie donate dai colleghi, grazie alle quali hanno potuto fare fronte alle esigenze di ripristino e cura delle loro case.

                      Pedroni, “puntiamo su un cambio di paradigma, per salvare l’agricoltura”

                      “Siamo orgogliosi del riscontro ottenuto da questa campagna di donazione – dichiara Marco Pedroni, presidente Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) -. Il risultato è importante e testimonia ancora una volta la grande solidarietà che accomuna il nostro mondo e si concretizza durante l’emergenza. Mi preme sottolineare come stiamo investendo nel caso delle cooperative agricole su progetti che tengano conto delle evoluzioni climatiche e dell’impatto che si sta determinando sulle nostre colture, puntando su un aumento delle varietà e su una maggiore capacità di resistenza alle avversità. È come se puntassimo su un cambio di paradigma, che modifica gli assetti produttivi e ci rende più forti nei confronti di quanto in maniera repentina sta avvenendo per evitare di pregiudicare il sistema agricolo italiano”.

                      Oltre un milione di euro per le CAB agricole

                      Alle Cooperative Bracciantili Agricole, con Legacoop a fare da filo conduttore, andranno i fondi non solo per ripristinare, ma soprattutto per migliorare le coltivazioni all’insegna di un’agricoltura 4.0, moderna e resiliente. In tutto si parla di circa 1,3 milioni di euro di aiuti. Sette sono le CAB della Romagna coinvolte, che insieme coprono 12 mila ettari di terreno in cui lavorano 619 persone. “L’alluvione ha colpito 6.150 di questi ettari – spiega Paolo Lucchi, presidente di Legacoop Romagna -. Alcuni campi non sono stati allagati direttamente, ma per volere delle cooperative, che hanno scelto di sacrificare i propri terreni facendo confluire su di essi l’acqua dei fiumi esondati. Ad oggi gli aiuti pubblici giunti a queste cooperative sono ancora pari a zero. Quello raccolto di Coop è il primo contributo utile”. “Un contributo ingentissimo – continua il presidente di Legacoop Romagna -, che è anche uno stimolo a cambiare modo di produrre. Claudio Mazzini (responsabile freschissimi di Coop Italia, ndr) ci ha infatti aiutato a capire che questi aiuti sarebbero stati ancora più utili se destinati a percorsi di innovazione”.

                      Coop alluvione Pedroni Sabbatani

                      Da sinistra Marco Pedroni e Giampietro Sabbatani (credits: Ansa/Fabrizio Zani)

                      Da qui la progettazione di una linea di intervento, sostenuta da Coop, finalizzata a promuovere tecniche e tecnologie innovative per un’agricoltura in grado di fronteggiare le sfide poste dalle nuove variabili climatiche: varietà più rustiche e resistenti, impianti di copertura per difendere le colture dalle gelate primaverili, dagli insetti alieni e dalla grandine sempre più frequente, centraline, sonde e impianti a goccia per una gestione efficiente dell’acqua, metodologie agronomiche basate più sull’agricoltura biologica e sulla lotta integrata che sui fitofarmaci di sintesi, così da ridurre gli impatti ambientali del settore.

                      Tutti questi progetti sono stati raccontati oggi proprio tra i frutteti di una delle cooperative bracciantili beneficiarie dei fondi raccolti da Coop, la più grande e la più colpita: Cab Massari di Conselice (Ra). “I danni che abbiamo subito dall’alluvione ammontano a oltre 7 milioni di euro – racconta il direttore della cooperativa Giampietro Sabbatani – a cui si aggiunge un altro milione di euro di danni a seguito della tromba d’aria dello scorso 22 luglio. Il 2023 è stato in assoluto l’annus horribilis, ma non ci rassegniamo e rilanciamo con un ambizioso piano di investimenti che prevede la ricostituzione del pereto biologico di 8,2 ettari distrutto nel 2023 e l’impianto di ulteriori 7,5 ettari di pereto biologico che andranno a sostituire altrettanti pereti che stanno finendo il loro ciclo produttivo”. “Oltre a questi – aggiunge il direttore di CAB Massari -, abbiamo programmato ulteriori 4,5 ettari di noceto che andrà ad alimentare la filiera di produzione italiana di frutta secca di Coop Italia”.

                      700 mila euro per il verde pubblico nei 9 comuni più colpiti

                      Non solo edifici, non solo campi: grazie alla raccolta fondi del sistema Coop verranno riqualificati anche oltre 15 tra aree verdi e parchi giochi in otto comuni romagnoli: Conselice, Lugo, Bagnacavallo, Massa Lombarda, Faenza, Meldola, Forlì e Cesena, città nella quale verranno recuperati gli orti sociali. In Emilia, invece, nel territorio di Marzabotto, particolarmente colpito da frane e smottamenti, sarà ricostruita la sentieristica locale e la relativa segnaletica. Nel complesso, alla riqualificazione delle aree verdi verranno destinati quasi 700 mila euro.

                      In prima linea anche Coop Alleanza 3.0 e Coop Reno

                      “Dare un pronto sostegno alle comunità e ai lavoratori del sistema cooperativo, per noi è stato solo il primo passo, ed oggi arriviamo a fornire aiuto e una nuova prospettiva non solo ad un settore vitale come l’agricoltura con il quale, come principale cooperativa di consumatori, abbiamo ovviamente un rapporto simbiotico – dichiara Mario Cifiello, presidente di Coop Alleanza 3.0 -. Attraverso la nostra raccolta, puntiamo anche l’attenzione su un elemento altrettanto vitale per lo sviluppo ed il mantenimento di una collettività sana e coesa, gli spazi verdi di aggregazione”.

                      Coop alluvione CAB Massari

                      La visita oggi nel pereto di CAB Massari in ricostruzione (credits: Ansa/Fabrizio Zani)

                      “Nel caso specifico del territorio in cui sono presenti i negozi di Coop Reno, i danni dell’alluvione e del maltempo hanno evidenziato la fragilità dell’Appennino bolognese, e sono state soprattutto le frane, centinaia di frane, che hanno danneggiato case, strade, infrastrutture e utenze – sono le parole di Andrea Mascherini, presidente di Coop Reno -. Questa dura prova ha però fatto reagire e compattare la popolazione e il tessuto economico sociale, che anche noi rappresentiamo”

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