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                      Da Marinda a Intense: l’innovazione nel pomodoro è firmata Nunhems

                      BASF | Nunhems è storicamente leader nel segmento dei pomodori Marmande: Marinda, il “principe di Pachino”, è il fiore all’occhiello. All’interno di questa famiglia dei costoluti, dalle eccellenti caratteristiche organolettiche e dal flavour unico, oggi si stanno sviluppando nuovi ibridi resistenti ai cambiamenti climatici e alle virosi. Ce ne parlano i responsabili vendite area Centro-Sud e Sicilia, raccontando anche di una nuova scommessa: il pomodoro Intense, da affettare come un carpaccio, che dopo avere conquistato l’horeca si apre a nuovi spazi in Gdo

                      di Carlotta Benini

                      Pomodoro Marmande Nunhems

                      Pomodori Marmande: un segmento in cui BASF | Nunhems è storicamente leader

                      Si distingue per la sua tipica forma appiattita con un elevato numero di costolature e per la pennellata che circonda la parte apicale, di colore verde scuro e brillante, che lo rende esteticamente attraente. Ma soprattutto per il suo flavour: intenso, dolce, inimitabile. Marinda F1 è un pomodoro unico, sia alla vista che al palato: nel segmento dei costoluti è la varietà più nota, leader per gusto e produttività. Si tratta di un ibrido messo a punto da BASF | Nunhems, la divisione sementi orticole di BASF dedicata alla selezione e allo sviluppo di un’ampia gamma di sementi orticole – nell’ambito della famiglia dei “Marmande”, di cui è pioniera in Italia. “Ci troviamo di fronte a un caso rarissimo in cui il prodotto ha creato il brand – esordisce Paolo Arena, sales specialist di BASF | Nunhems, responsabile, insieme ad Andrea Abbate, dell’area Sicilia -. Tutti gli operatori di Pachino, e non solo, quando vendono un costoluto propongono Marinda”.

                      Dalla polpa soda e croccante, Marinda è un pomodoro di pezzatura medio-piccola, con un peso di 100-120 grammi circa per frutto. Le caratteristiche pedoclimatiche del fazzoletto di terra in cui viene coltivato, a Pachino, ne fanno il prodotto principe di questo territorio. “Sole, sale, sostenibilità, Sicilia: quattro esse per il pomodoro simbolo di casa Nunhems – gli fa eco Andrea Abbate, account manager di BASF | Nunhems -. Marinda è coltivato in serra fredda, a basso input energetico. La luce naturale, la tipica salinità del terreno e la brezza marina fanno sì che sviluppi caratteristiche organolettiche uniche, capaci di regalare un’esperienza sensoriale senza eguali”.

                      Gusto, qualità e resistenze genetiche

                      “Nunhems è stata una delle prime case sementiere a ibridare sulla tipologia Marmande – spiega Jacopo Leggi, sales specialist pomodoro da mercato fresco di BASF | Nunhems, responsabile per il Centro-Sud -. In primis con Marinda, che nel corso della nostra storia ha identificato un settore, se vogliamo, a sé stante: in Italia, anche al Nord, tutti i consumatori riconoscono questa varietà e ne apprezzano le caratteristiche”. “Oggi – continua – stiamo investendo anche in nuove varietà, che abbinano alle caratteristiche qualitative di questa tipologia di pomodoro una maggiore resistenza, al cambiamento climatico e anche a malattie come il Tomato brown rugose fruit virus (che sta diventando una piaga dilagante, ndr)”.

                      Varietà che, mantenendo il presupposto imprescindibile del gusto, sono anche produttive e remunerative e hanno un’elevata shelf life: ecco allora Maremagno, un’altra tipologia di pomodoro rappresentativa del segmento Marmande, ma con pezzatura maggiore (circa 200 grammi). Ha un’ottima resa e una buona adattabilità durante i vari cicli dell’anno. Trapiantato da gennaio a fine luglio-inizio agosto, si adatta molto bene ai diversi areali di coltivazione e alle diverse tipologie di terreno, da quello più salino a quello più neutro. Sempre grazie a progetto di ricerca e di breeding varietale di Nunhems, negli ultimi anni è stato introdotto con successo sul mercato anche Marmarino, un altro ibrido che va a inserirsi nel segmento simil Marinda per pezzatura e costolatura: è la varietà che meglio si adatta a essere coltivata principalmente in Penisola.

                      Pomodoro Intense Nunhems

                      Intense, la nuova scommessa nel comparto del pomodoro da mercato fresco

                      Intense: il pomodoro da affettare come un carpaccio

                      Innovazione, passione, perseveranza. Questi i tratti del breeding orticolo di BASF | Nunhems, racchiusi al meglio in una tipologia di pomodoro che non ha simili sul mercato: Intense. Nata nell’ibridazione del pomodoro da industria, questa varietà si caratterizza per l’elevato contenuto di sostanza secca, che fa sì che al taglio il prodotto non perda acqua. Che non si sfaldi e che non sia soggetto a cracking, mantenendo quindi un’ottima shelf life. È un pomodoro pieno di polpa, che si può affettare come un carpaccio, ideale per molteplici preparazioni, ottimo per farcire un panino o per una grigliata di verdure.

                      “Per queste sue caratteristiche – spiegano i responsabili vendite di BASF | Nunhems – Intense è chiamato anche ‘pomodoro dello chef’. Un prodotto prediletto nel settore horeca, che sta destando un progressivo interesse anche da parte della Gdo. Il nostro obiettivo è quello di sdoganare questo pomodoro esclusivo, portandolo dalle cucine degli chef alle tavole di tutti i consumatori”.

                      A livello agronomico Intense si adatta a più contesti, può essere coltivato sia in idroponica, in serre hi-tech, che in serre fredde, sul terreno. “Crediamo molto in questa tipologia di pomodoro – concludono da BASF | Nunhems -. Come abbiamo fatto con la famiglia dei Marmande, stiamo migliorando le resistenze genetiche. L’obiettivo è quello di esportare il concept dell’Intense su altre tipologie e segmenti, dal grappolo al San Marzano”.

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