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                      Dole e Atalanta: alimentazione sana e sport, una sinergia vincente

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                      Il nutrizionista Dennis Dell'Unto e lo chef Gabriele Calvi dell'Atalanta B.C.

                      Nutrizione e sport giocano un ruolo determinante per il benessere di ogni persona a tutte le età: Dole Italia – official healthy food sponsor della prima squadra dell’Atalanta B.C. – da sempre attenta a uno stile di vita sano, ha approfondito il tema con il nutrizionista e lo chef della squadra, Dennis Dell’Unto e Gabriele Calvi, durante un incontro con la stampa che si è tenuto il 16 maggio presso il Centro Sportivo “Bortolotti” a Ciserano (BG)

                      di Eugenio Felice

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                      Il nutrizionista Dennis Dell’Unto e lo chef Gabriele Calvi dell’Atalanta B.C.

                      Il nostro corpo è una macchina perfetta e la combinazione tra dieta e regolare esercizio fisico sono fondamentali per promuovere e mantenere uno stato di salute ottimale sia a breve sia a lungo termine. Se si pensa allo sviluppo, poi, un importante momento di transizione in cui il corpo di un bambino si trasforma in quello di un adulto, la sinergia diventa ancor più rilevante, giacché si tratta di una fase di crescita in cui si assiste ad un cambiamento a 360° gradi, non solo somatico ma anche psicologico e comportamentale.

                      Rispetto ad un individuo che non pratica alcun tipo di attività fisica, l’alimentazione di uno sportivo si differenzia principalmente nella quantità di calorie di cui ha bisogno nell’arco della giornata e ancor più se si tratta di sport a livello agonistico. È necessario incrementare il fabbisogno di macronutrienti quali proteine, carboidrati e grassi, oltre che di vitamine, sali minerali, fibre ed acqua:

                      • I carboidrati, in quanto hanno una funzione energetica primaria e supportano lo sforzo fisico;
                      • Le proteine, indispensabili per costruire e riparare i tessuti, oltre che far crescere la massa muscolare;
                      • I grassi, con un compito sia energetico sia strutturale, soprattutto delle membrane cellulari;
                      • Le vitamine, i minerali e le fibre, perché aiutano a proteggere l’organismo;
                      • L’acqua, fondamentale per la regolazione termica.

                      Si tratta di elementi che vanno introdotti nell’organismo in quantità variabile a seconda dell’intensità con cui si pratica lo sport, ma anche dall’età e dal sesso. “Negli atleti, per sostenere lo sviluppo muscolare, è molto importante che vengano assunti alimenti ricchi di ferro – come carne magra, pesce, legumi, vegetali di color verde scuro, noci e cereali – mentre, per quanto riguarda la massa scheletrica è bene assumere un maggior apporto di fosforo e ferro (almeno 1200 mg/die)”, spiega Dennis dell’Unto, nutrizionista di Atalanta B.C.

                      In generale, l’alimentazione dello sportivo deve essere varia e basata sui principi della dieta mediterranea. Come anche raccomandato dall’OMS, non possono mancare nella dieta le giuste porzioni quotidiane di frutta e verdura: si tratta infatti di fonti di preziosi nutrienti, fibre, vitamine, minerali e zuccheri facilmente assimilabili, che forniscono l’energia necessaria per affrontare la giornata.

                      “Questi alimenti, con i loro colori e sapori, appagano vista e palato e supportano il benessere di ogni persona. Noi di Dole promuoviamo da sempre un consumo quotidiano, giocoso e divertente di frutta fresca e riteniamo sia importante sin da piccoli imparare ad apprezzarla e a conoscerne gli innumerevoli benefici”, commenta Cristina Bambini, responsabile marketing di Dole Italia.

                      “È bene che giovani e adulti abbiano una consapevolezza alimentare e che seguano una dieta il più possibile varia ed equilibrata, che preveda una corretta ripartizione dei pasti e dei nutrienti senza troppe rigidità: la cosa importante è fornire all’organismo il corretto apporto di energia attraverso un programma nutrizionale completo, in accordo con la propria età, il sesso e l’esercizio fisico seguito”, spiega Dennis Dell’Unto.

                      Concentrandosi nell’età evolutiva, oltre agli aspetti legati all’alimentazione e alla sua composizione, è necessario prestare attenzione anche a fattori psicologici che influiscono sulle abitudini alimentari: in particolare, queste ultime sono condizionate dal generale desiderio di autonomia dei giovani e dalla loro percezione di sé che li porta a cercare un maggior bisogno di indipendenza, anche sul fronte nutrizionale.

                      Prosegue Dell’Unto: “In questa fase bisogna aiutare i ragazzi a trovare il giusto equilibrio: crescendo, infatti, si tende a voler affermare la propria autonomia anche attraverso il cibo, a volte sfuggendo alle regole e al controllo, cadendo in frequenti irregolarità tra i pasti, cattiva gestione degli spuntini e abbondanza dei cosiddetti ‘cibi spazzatura’, consumati principalmente fuori casa”.

                      I benefici dello svolgimento di una regolare attività fisica sono numerosi. Praticare sport mantiene una buona massa ossea ed aumenta quella muscolare, migliora le capacità coordinative, la flessibilità, le forza e la resistenza, innalza la capacità cardiovascolare e respiratoria. Non solo: modula positivamente il sistema immunitario, aiuta a scaricare tensione e stress migliorando l’umore e il benessere psicologico. Insomma consente di mantenere una composizione fisica e un peso corporeo ottimale aumentando il senso di benessere in generale e la propria autostima, avvicinando ad uno stile di vita attivo, sano ed equilibrato.

                      Lo chef Gabriele Calvi ha portato in tavola due piatti esempio di cibo sano: il riso carnaroli con spinacino novello e stracciatella come primo, una spigola con crema di patate, olio alle erbe e gel d’arancia come secondo, per un pasto completo e in linea con i dettami della dieta sana ed equilibrata. “Cerco di tradurre con i miei piatti – dichiara Calvi – la teoria che si basa su solide basi scientifiche che viene da Dennis Dell’Unto. La sfida vera è dare gusto a questi piatti, in modo che la nutrizione faccia bene sì al nostro organismo ma soddisfi anche il nostro palato”.

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