di Carlotta Benini
Dole è il più grande produttore mondiale di ananas biologico. Il mercato principale di questa referenza sono l’America e il Nord Europa, che con i consumi bio più spinti rappresenta un bacino strategico. “Il Sud Europa è meno ricettivo nei confronti del biologico ma, dopo i sorprendenti risultati ottenuti con le banane biologiche, ci siamo attivati con una campagna di distribuzione anche di ananas bio, nei mercati all’ingrosso e nella Gdo.” esordisce Matteo Pirotta, Sourcing Director di Dole Italia.
Lo abbiamo scoperto da un post su Linkedin del Managing Director Giusto Curti, che tre settimane fa pubblicava la foto di una cassa di Dole Organic Pineapple pronti per i clienti italiani. “Alcune catene della Gdo ci hanno già richiesto delle campionature – rivela Pirotta – e abbiamo iniziato a servire regolarmente i mercati ortofrutticoli all’ingrosso, che sono più attenti nei confronti di prodotti bio e che destinano al canale horeca, gli specializzati per l’infanzia e al food service scolastico”. Si tratta quindi di primi quantitativi di prova per arrivare via via ad avere volumi sempre più importanti sul mercato.
Racconta Pirotta che l’ananas sta vivendo un momento di segmentazione di mercato e, mentre fino a non troppo tempo fa i consumi si concentravano principalmente attorno alle festività (Natale in primis e Pasqua) oggi la richiesta del prodotto è continuativa durante tutti i mesi dell’anno. “Il primo semestre – dice – è il periodo in cui i consumi sono decisamente più elevati, ma quest’anno già a fine estate abbiamo registrato dei volumi di vendita maggiori rispetto allo stesso periodo del 2021 e a settembre il trend si è mantenuto positivo”. “Ottobre e novembre – prosegue – sono invece tradizionalmente i due mesi in cui il mercato è un po’ più piatto per poi arrivare a dicembre con il boom di richieste per le feste.”.
In questo scenario, i buyer ricercano l’ananas più adatto alle richieste dei propri clienti. Ecco allora che Dole negli ultimi anni ha diversificato la propria offerta concentrandosi su quelle che sono le esigenze della Gdo e dei mercati tradizionali, proponendo tre tipologie di ananas per i vari canali di riferimento. “Il Tropical Gold è la tipologia più diffusa sul mercato, arriva via nave e ha una shelf life maggiore – spiega Pirotta -. C’è poi il Golden Selection raccolto a un grado di maturazione più avanzato, con tecniche più accurate sia in fase di raccolta sia di selezione e con un processo logistico più rapido in produzione. Ciò permette ai frutti di arrivare a scaffale con una colorazione più intensa della buccia esterna, una polpa giallo-dorata e un grado brix più elevato. Infine il Planter’s Pride, l’ananas via aerea, anche questo introdotto di recente sul mercato italiano e destinato a crescere in previsione delle prossime festività natalizie”.
La Costa Rica è il paese di origine degli ananas Dole. Anche di quello biologico. E conclude infine il Sourcing Director di Dole Italia: “All’interno della segmentazione della categoria di prodotto, ci aspettiamo che il nuovo Ananas Bio vada presto a ricoprire una percentuale di mercato importante. Una referenza che si contraddistingue per l’esclusione di prodotti di sintesi durante la coltivazione e che presenta un calibro leggermente inferiore, tipico del prodotto bio”.
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