di Eugenio Felice
Pirotta: “Guardando i dati fino alla settimana 24 compresa, quindi al 18 giugno, possiamo dire che il totale volumi in import di limoni in Europa da Sudafrica e Argentina ha avuto una flessione complessiva di circa il 20%: da una parte l’Argentina ha quasi dimezzato il prodotto inviato, dall’altra invece sta crescendo il Sudafrica, per via dell’entrata in produzione di nuovi impianti. In una situazione in cui anche il raccolto in Spagna e Italia è stato più basso del solito. In generale la flessione dell’Argentina è stata determinata dalla non buona campagna import 2022 con prezzi non remunerativi, che ha disincentivato gli esportatori a mandare i limoni in Europa. Le piogge, inoltre, stanno rendendo più difficile la raccolta”.
“Tra i trend interessanti c’è quello del chem free, cioè dei limoni con buccia edibile, senza trattamenti in fase di post raccolta. Come Dole li importiamo e distribuiamo da anni ormai e la richiesta del mercato è crescente. Vengono prodotti in Sudafrica, è necessaria una logistica più efficiente per garantire un prodotto idoneo al distributore e al consumatore finale. Riguardo la tipologia di imballo, effettuiamo per tutti i clienti che ce lo richiedono delle rilavorazioni all’interno dei nostri magazzini: l’imballaggio che va per la maggiore è la classica rete, da 750 grammi oppure da 1 kg. Versante prezzi, infine, considerando un mancato miglioramento dei volumi in arrivo, ci aspettiamo un aumento nella seconda parte della campagna.”
Pirotta: “Per le arance la situazione è favorevole per il prodotto d’importazione, dato che Spagna e Italia hanno terminato anticipatamente la campagna. Una situazione che ha fatto gioco all’Egitto, che ha preso una quota di mercato importante nei mesi di maggio e giugno. Nell’ultima decade di giugno stanno arrivando i primi carichi dal Sudafrica che di fatto rappresenta l’esportatore dell’Emisfero Sud verso l’Italia più importante a volume, con le due varietà Navel e Valencia, che coprono rispettivamente la prima e la seconda parte della campagna.”
“Nella zona di Western Cape in Sudafrica ci sono stati problemi di maltempo che hanno inciso negativamente sulla raccolta del Navel. Le nuove procedure del cold treatment, introdotte già lo scorso anno per l’importazione in Europa, comportano un allungamento dei tempi di preparazione delle merci, un aumento dei costi e una maggiore attenzione nella selezione dei frutti, in quanto le più basse temperature potrebbero portare a dei problemi estetici sulla buccia”.
Pirotta: “Anche per il pompelmo la campagna del prodotto mediterraneo è terminata anticipatamente. Quindi è iniziata prima quella del Sudafrica, unica origine dell’Emisfero Sud per questo frutto. I volumi fino alla settimana 24 sono stati più o meno in linea con il 2022 e meglio distribuiti su un periodo più lungo. Andremo avanti fino a tutto settembre per iniziare a ottobre con il pompelmo proveniente da Israele. Quest’anno stiamo assistendo ad una maggiore valorizzazione del prodotto, che vede la maggior parte dei volumi rappresentati dal rosso”.
Pirotta: “Gli easy to peel stanno guadagnando anno dopo anno sempre più estimatori in Italia. Tra prodotto nazionale e di importazione, l’offerta ormai è continuativa e raggiunge quasi 12 mesi l’anno. Parliamo di un mercato in decisa crescita. A giugno terminiamo con il mandarino Orri di Israele e ripartiamo nella seconda metà di luglio con il prodotto Nadorcott del Sudafrica, Paese che sta investendo fortemente sia in termini di superfici piantumate sia di selezioni varietali. Il prodotto sudafricano sarà presente in modo continuativo fino a inizio ottobre. Come Dole importiamo il Nadorcott da anni e settembre è il mese con il picco dei consumi, favoriti dal clima meno caldo”.
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