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                      È Fragolà la regina delle fragole estive. Non è del Trentino

                      Fragolà Kingfruit
                      Fragolà viene dai Monti Lessini, in provincia di Verona. Un unico appezzamento produttivo di 5 ettari, gestito direttamente da Ceradini Group, con tecnologie all’avanguardia, riesce ad esprimere una qualità eccellente con prezzi di mercato superiori anche del 30 per cento rispetto alle altre fragole. La campagna è iniziata il 12 giugno, con due settimane di anticipo, e si chiuderà a fine ottobre con una produzione tra le 200 e le 250 tonnellate

                       

                      di Eugenio Felice (da Fm, edizione luglio 2014)

                       

                      Fragolà cassette

                      (Fonte: Facebook)

                      Chi l’avrebbe detto, solo tre anni fa, quando l’avventura ebbe inizio. Uno dei più grandi produttori, confezionatori ed esportatori di kiwi d’Italia che decide, anche per effetto della PSA (cancro batterico), di diversificare la produzione e puntare sulla fragola di montagna. Quando ci siamo recati nel suo stabilimento in via Gardesane poco fuori Verona, i primi giorni di luglio, Massimo Ceradini era intento a sistemare i bancali di fragole con un gadget per i suoi 27 distributori italiani: un orologio formato gigante composto da 9 cassette messe l’una accanto all’altra, tre per lato (nella foto sopra potete vedere una delle immagini che sono usate per il fondo). Lo aiutava Cristiano Castellotti, responsabile commerciale Italia. “È una fragola da boutique”, ci spiega Ceradini.

                       

                      “I suoi pregi maggiori sono l’aspetto, il gusto e la shelf life. A livello commerciale poi Fragolà è subito riconoscibile, abbiamo deciso di darle un’immagine fresca e sensuale, in modo che chiunque veda il packaging capisca l’eccezionalità di questa fragola. Quest’anno abbiamo portato a 5 gli ettari in produzione, sempre in tunnel e fuorisuolo, tutti a gestione diretta, con 300 mila piantine contro le 220 mila dell’anno scorso. La campagna è partita bene, abbiamo 27 distributori dal nord Italia fino a Napoli, uno anche in Sardegna. Per ora siamo concentrati sul mercato nazionale e sul canale tradizionale. La GDO, pur avendo mostrato interesse, non potrebbe valorizzare un prodotto come il nostro, cerca qualità medio standard e prezzo, due cose che noi non possiamo dare”.

                       

                      Fragolà produzione

                      (Fonte: Facebook)

                      È bello sentire, in una stagione in cui la frutta sta andando, ancora una volta, piuttosto male, in cui si parla ancora di crisi di mercato per pesche e nettarine, che almeno un articolo invece stia funzionando. Il clima, purtroppo, non sta aiutando: il freddo sta riducendo la produzione delle piantine – “ma non la qualità”, tiene a precisare Ceradini – e così la difficoltà è soddisfare la domanda. Ma la campagna è ancora lunga, finirà con le prime gelate, in ottobre / inizio novembre. L’approccio di marketing di Fragolà è stato citato come esempio durante il convegno sui consumi di frutta e verdura organizzato dal CSO a Bologna il 9 giugno. E il kiwi? Beh, gli investimenti lì non si sono fermati, anzi. Massimo Ceradini ci ha mostrato i lavori di ampliamento dello stabilimento: praticamente viene quasi triplicato, con nuove celle e nuova sala lavorazione. Alla faccia della crisi.

                       

                      Fragolà_impianto_Velo

                      L’impianto di Ceradini Group a Velo Veronese

                       

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