di Carlotta Benini
Dopo il gol al 15esimo minuto che il 26 aprile scorso ha portato l’Inter a trionfare sulla Juve è tra gli uomini del momento nella squadra di Simone Inzaghi e sta diventando un elemento importante anche per la Nazionale di Roberto Mancini. Federico Dimarco è uno dei nuovi vip del calcio italiano: le cronache (e i tifosi) in questi giorni lo acclamano per aver regalato ai neroazzurri un’altra finale di Coppa Italia, tutti lo ricordano per i suoi tatuaggi e soprattutto per i suoi cinque gol di questa stagione, in pochi però forse sanno che ha un passato… nell’ortofrutta!
Il padre Gianni infatti è proprietario di una storica bottega dell’ortofrutta milanese, al 103 di Porta Romana, dove è cresciuto il difensore dell’Inter prima di sgommare sulla fascia sinistra in maglia nerazzurra. La Dimarco frutta e verdura è attiva in città dal 1968, condotta da Gianni Dimarco e dal fratello Giuseppe, zio del calciatore. Il negozio serve i residenti della zona con materie di prima qualità: frutta e verdura di stagione e a chilometro zero, qualche referenza esotica e anche una selezione di prodotti freschi (dai formaggi alla pasta fatta in casa) di aziende locali.
“Io e mio fratello Giuseppe siano nati a Milano, a Calvairate, ma i nostri genitori sono arrivati qui negli anni ’50 dalla Lucania e noi abbiamo portato avanti la tradizione – racconta Gianni Dimarco in un’intervista dio qualche mese fa su Il Giorno. -. Oggi ci vuole umiltà per mantenere un’attività di questo genere, il resto non conta, è proprio uno dei principi che ho insegnato a mio figlio, se è arrivato a giocare ad alti livelli è grazie alla voglia di lavorare e alla testa sulle spalle”.
Negli anni l’ortofrutta Dimarco è diventata un covo di interisti, servendo abitualmente anche alcuni vip. Ad esempio Elio, frontman delle Storie Tese, fedelissimo del suo fruttivendolo di quartiere.
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