di Giulia Foschi
Nel cuore della Terra dei Fuochi, ad Aversa, un anno e mezzo fa è nato un progetto che, in risposta ai tragici fatti di cronaca legati ai roghi e all’interramento di rifiuti tossici, risolleva il territorio della provincia di Caserta nel rispetto dell’ambiente, del lavoro e della qualità dei prodotti: l’ortonegozio Fresca 24. Cinque amici tra i 25 e i 40 anni, provenienti da esperienze molto diverse, hanno dato vita a una rete di produttori locali e realizzato, su un terreno di due ettari e mezzo, un polmone verde in città, un ortonegozio, appunto, dove i consumatori possono scegliere direttamente dal campo frutta e ortaggi, assistere alla raccolta e alla pulitura dei prodotti oppure ordinarli quando non sono ancora maturi. “La nostra forza si basa sulla rete di giovani produttori agricoli locali che, con l’avallo e il supporto della ricerca scientifica, ogni giorno lotta per restituire dignità a un territorio storicamente vocato alla produzione agroalimentare d’eccellenza”, ci spiega Nicolina Andreozzi, referente del progetto.
Il campo sperimentale di Aversa è aperto al pubblico per l’acquisto diretto delle produzioni e per seguire tutte le fasi di coltivazione e raccolta. “Per garantire tracciabilità e trasparenza ai nostri consumatori, abbiamo predisposto un servizio di monitoraggio costante attraverso l’installazione di telecamere che a breve trasmetteranno immagini in diretta 24 ore su 24 sul sito web, oltre ad aver sviluppato in collaborazione con la regione Campania una piattaforma informatica che permetterà con il solo QR Code di verificare l’intera tracciabilità di tutti prodotti esposti in negozio, dalla semina al raccolto”.
Oltre all’ortonegozio di Aversa, Fresca 24 ha altri due punti vendita in provincia di Caserta, a Giugliano e a Sorrento; a breve ne aprirà un terzo a Trentola Ducenta, mentre è già possibile realizzare un franchising seguendo insieme ai fondatori un percorso di crescita non solo tecnico, ma basato soprattutto sulla condivisione dei valori su cui si fonda il progetto. In previsione anche l’attivazione di un e-commerce: “Sarà il prossimo passaggio: in questo anno e mezzo abbiamo fatto partire molte attività a fianco della produzione agricola, dall’orto didattico all’orto personale, che ciascuno può curare all’interno della struttura, fino alla consegna a domicilio. Siamo sempre di corsa, ma felici della risposta dei consumatori: non è facile, soprattutto in questo territorio, dove siamo abituati alle cattive notizie, trasmettere valori positivi e conquistare la fiducia della gente”.
“Sia il campo di Aversa che gli altri lotti di terreno della nostra rete – continua Nicolina Andreozzi – sono coltivati secondo un disciplinare di produzione messo a punto dall’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IPSP – CNR) affidato alla supervisione scientifica di Michelina Ruocco, agronomo, ricercatrice dell’Istituto e professore di Patologia vegetale”.
Il terreno e le acque vengono controllati costantemente; si coltivano, e si vendono, solo prodotti di stagione, esposti nel piccolo negozio per non più di 48 ore, poi trasformati da un’azienda della zona. “Insalata, zucchine, melanzane: prodotti del territorio, che variano in base alla stagionalità; solo in alcuni casi ci spingiamo fino a Puglia e Sicilia per reperire alcuni ortaggi, ma qui non troverete mai, ad esempio, ananas e banane”.
Fresca 24, inoltre, mira a garantire il rispetto della natura e dell’ambiente in tutte le fasi della commercializzazione: per questo all’interno dei negozi non è presente plastica, e tutti i prodotti sono venduti in imballaggi di sola carta.
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