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                      Frutta e verdura, gli italiani non ne mangiano abbastanza. La psicologia spiega perchè

                      In Italia solo un adulto su dieci consuma le raccomandate cinque porzioni di frutta e verdura al giorno e solo la metà degli italiani ne assume almeno due. Il motivo, secondo una ricerca pubblicata su Nutrition Review,  sarebbe da ricercare nell’atteggiamento psicologico, partendo dall’autoefficacia. A metterlo in evidenza è l’AIJN, l’associazione rappresentativa dell’industria dei succhi di frutta nell’UE, che sottolinea – studi alla mano – come il succo di frutta 100% abbia maggiori probabilità di generare sentimenti di autoefficacia e quindi sia potenzialmente utile ad applicare la regola del cosiddetto “five a day”

                      Dalla Redazione

                      frutta e verdura

                      Motivazione, psicologia e difficoltà ad abbracciare il cambiamento per seguire nuove abitudini, queste le ragioni per cui, nonostante la certezza della bontà di un’azione, non sempre siamo portati a seguirla. Secondo una ricerca pubblicata su Nutrition Review, sono queste le cause dietro la scarsa applicazione della regola Five a day: cinque porzioni tra frutta e verdura, equivalenti a 400 gr, che, consumate quotidianamente, aiuterebbero a prevenire molte “malattie del benessere” come obesità, diabete e malattie circolatorie.

                      I dati confermano che, a differenza di quanto raccomandato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), solo un adulto su dieci in Italia mette in pratica il Five a day  e la metà consuma solo due porzioni di frutta e verdura (dati del sistema di sorveglianza PASSI). Nella promozione di atteggiamenti salutari, infatti, non basta fornire informazioni; per ottenere una reale modifica del comportamento occorre essere psicologicamente pronti, lavorando sulla propria “autoefficacia”, ossia la convinzione che si ha nelle proprie capacità e competenze.

                      Secondo il dottor Benton, professore di psicologia presso l’Università di Swansea in Galles, i fattori psicosociali che influenzano il consumo di frutta e verdura sono in primis l’autoefficacia, seguita dal supporto sociale e dalla conoscenza dell’importanza di consumare ortofrutta per una buona salute.“La motivazione intrinseca, cioè l’azione compiuta liberamente, ha maggiori probabilità di stimolare comportamenti salutari rispetto alla motivazione estrinseca, messa in pratica per ottenere approvazione sociale – commenta il professore -. Indagando i motivi delle basse percentuali di successo nel consumo di frutta e verdura, osserviamo che molte persone indicano diverse barriere al cambiamento, come i tempi di preparazione e il costo dei prodotti, elementi superabili modificando il processo di pensiero e concentrandosi su soluzioni pratiche. Ad esempio, rispetto al frutto intero, il succo di frutta, ha maggiori probabilità di generare sentimenti di autoefficacia e quindi di essere associato a cambiamenti a lungo termine nella dieta”.

                      frutta e verdura succhiA sottolinearlo è anche la AIJN, l’associazione rappresentativa dell’industria dei succhi di frutta nell’UE. “Il succo di frutta 100% non ha lo scopo di sostituire la frutta, ma può potenzialmente aiutare ad applicare la regola del Five a day  – sottolinea l’associaizone in una nota – e la SINU, Società Italiana di Nutrizione Umana, indica come il consumo di succhi di frutta 100% sia ammissibile all’interno di una dieta equilibrata”.

                      Il professor Benton offre anche suggerimenti per aumentare e migliorare l’autoefficacia, al fine di raggiungere uno stile di vita sano: intanto occorre pianificare e pensare a quando, dove e come consumare le cinque porzioni giornaliere. È utile quindi organizzarsi in modo da tenere frutta e verdura in casa per raggiungere l’obiettivo. Poi è importante scegliere con gusto la frutta e la verdura che più piacciono e preparali in modo da esaltarne la gradevolezza. Anche inserire saltuariamente all’interno della dieta equilibrata una porzione da 150 ml di succo 100% frutta, a colazione per esempio, è importante. Il succo 100% frutta è associato a sentimenti di efficacia, con la maggior possibilità che ciò generi una motivazione intrinseca e quindi un cambiamento di abitudine. Infine il professore consiglia di controllare ogni giorno la quantità di frutta e verdura che si mangia. “Se si riescono a fare 10 mila passi al giorno, perché non si dovrebbe puntare anche al Five a day?”, si chiede.

                      Infine il dottor Giorgio Donegani, esperto di nutrizione, aggiunge che “per riuscire a raggiungere l’obiettivo del Five a day è consigliato pianificare le occasioni di consumo in modo da alleviare la tensione e rendere più facile conciliare i ritmi intensi del lavoro con quelli altrettanto frenetici della vita familiare. Organizzare il menu settimanale come di seguito può essere una buona base di partenza per trovare e mantenere la giusta motivazione”.

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