di Eugenio Felice
“Pescabivona, si dice in giro che è la più buona”, è lo slogan che accompagna un frutto dalle caratteristiche organolettiche eccezionali, che nel 2014 ha ottenuto il riconoscimento IGP. E, in effetti, provare per credere. Nota anche come Pesca di Bivona, viene prodotta fin dagli anni 50 del secolo scorso a Bivona, comune della provincia di Agrigento, e in altri comuni limitrofi della zona dei Monti Sicani. Ci troviamo nella parte occidentale della Sicilia. Il periodo di commercializzazione va luglio alla prima decade di ottobre. A portarla sugli scaffali dei supermercati italiani è in particolare la Parlapiano Sicilia, azienda che da anni punta alla valorizzazione delle eccellenze del territorio, come anche la Pera Coscia, l’Arancia di Ribera DOP e la Arancia Vaniglia.
Pescabivona IGP ha un aroma e un profumo eccezionali. La varietà è di media pezzatura con polpa bianca e soda, solcata da venature rosse. Il sapore è dolce e aromatico e il profumo si distingue da quello della maggior parte delle pesche prodotte nel resto della Sicilia e d’Italia, perché inebriante e persistente. Pescabivona IGP si può trovare in vendita presso numerose insegne della grande distribuzione nazionale, soprattutto nella confezione a 4 frutti (come in foto). A seconda del periodo, si distinguono quattro ecotipi di Pescabivona IGP: la primizia bianca o murtiddara, la bianca, l’agostina e la settembrina. Parliamo di un prodotto premium e altamente distintivo, con prezzo allineato al suo posizionamento.
A Pescabivona IGP è dedicata anche una sagra, giunta alla 36.esima edizione e svoltasi lo scorso 19 e 20 agosto. Il tema di questa edizione è stato “Il futuro della tradizione della Pescabivona IGP”. L’evento, cui ha partecipato Parlapiano Sicilia con un proprio stand allestito per l’occasione, ha riscosso un grande successo di pubblico ed è stato sostenuto dall’attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco di Bivona, Milko Cinà. “Non si tratta solo di promuovere la Pescabivona, sempre più apprezzata per le sue straordinarie qualità, ma un intero territorio – ha dichiarato il sindaco – ora è necessario approfondire le tecniche di coltivazione e creare le condizioni per un’agricoltura realmente sostenibile”.
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