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                      “Il Gigante firma la qualità” vince con il Melone Mantovano IGP

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                      (Copyright: Fm)

                      La campagna del melone va verso la conclusione. Abbiamo chiesto ad Alessandro Mantovani de Il Gigante di farci un commento, anche alla luce dell’accordo firmato in primavera con il Consorzio del Melone Mantovano IGP che ha comportato la messa in assortimento da giugno a settembre unicamente delle referenze – retato e liscio –  fornite dai soci del Consorzio, con prezzo di vendita e di acquisto fisso (promozioni escluse). Nonostante un’annata non ottimale dal punto di vista climatico e difficile in alcuni momenti dal punto di vista produttivo, le soddisfazioni non sono mancate e la collaborazione sarà ripetuta

                       

                      di Massimiliano Lollis

                       

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                      (Copyright: Fm)

                      Alessandro Mantovani, responsabile acquisti ortofrutta de Il Gigante, realtà di rilievo della grande distribuzione a livello nazionale associata a Selex, con un fatturato di 1,2 miliardi di euro e una presenza concentrata nel Nordovest, ci riceve nel suo ufficio alle porte di Bresso per commentare la positiva campagna melone di quest’anno, che ha visto come protagonista la collaborazione tra Il Gigante ed il Consorzio del Melone Mantovano IGP. A partire da giugno e fino a settembre 2016, la catena ha infatti proposto il melone mantovano nelle due tipiche varianti, retato e liscio, avvolto da una nuova fascetta con i loghi del Consorzio e de Il Gigante.

                       

                      In una campagna melone che quest’anno non può essere definita tra le migliori, che riscontro ha avuto la vostra operazione?

                      E’ andata molto bene e ne siamo particolarmente orgogliosi. Si tratta infatti di un’operazione che ci ha visti tra i primi nel panorama distributivo nazionale: abbiamo deciso di commercializzare solo il Melone Mantovano IGP, in due referenze, il retato e il liscio, presentandolo in esclusiva con il nostro marchio “Il Gigante firma la qualità”, così come già fatto per altri prodotti di alta qualità, dando così al consumatore una doppia garanzia, la nostra e quella del fornitore, a un prezzo fisso per tutta la campagna, esclusi i periodi prestabiliti di promozione.

                       

                      Come hanno reagito i fornitori?

                      I fornitori hanno sposato in pieno la nostra richiesta, comprendendo le potenzialità di questa operazione. Ed i numeri ci hanno premiato, anche per quanto riguarda il prezzo di un prodotto di alta fascia qual è il Melone Mantovano IGP. Non era fissato solo il prezzo di vendita al pubblico infatti ma anche quello di acquisto in campagna, così i tre fornitori che abbiamo selezionato non hanno dovuto trattare con noi il prezzo su base settimanale, lavorando con più serenità.

                       

                      Si tratta quindi di un posizionamento del prodotto verso la fascia premium?

                      Diciamo che l’abbiamo gestita come monoreferenza, nel senso che da giugno a settembre abbiamo venduto solo il Melone Mantovano IGP, con un prezzo che si è attestato leggermente al di sopra di quello convenzionale di mercato, rimanendo praticamente fisso – salvo  appunto le promozioni – per tutta la durata della campagna. Ma la cosa davvero importante per noi è che non abbiamo ricevuto alcun tipo di contestazione sul prodotto: i consumatori hanno apprezzato l’alta qualità del prodotto e i volumi sono cresciuti rispetto alla campagna precedente lasciandoci molto soddisfatti.

                       

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                      Giovanni Mantovani, resp. ortofrutta Il Gigante (Copyright: Fm)

                      Per quanto riguarda invece il prezzo al punto vendita: quanto si è rivelato efficace all’interno di quest’ottica di mercato?

                      Nei punti vendita il prezzo ha funzionato particolarmente bene sui volumi. Anche riguardo le due tipologie di melone, liscio e retato, devo dire che la vendita ha pagato particolarmente bene in entrambe. È una collaborazione, quella con il consorzio mantovano, che sicuramente ripeteremo in futuro.

                       

                      Come accennava inizialmente, questa non è però la prima volta che Il Gigante propone questo tipo di collaborazione con i fornitori.

                      Infatti. Abbiamo utilizzato lo stesso modello, quello del doppio marchio, nostro e del fornitore, anche per le ciliegie di Vignola IGP e per le Clementine di Calabria IGP o, parlando di prodotti non IGP, con le fragole della Basilicata e le arance Tarocco della Sicilia. Anche grazie a queste esperienze negli scorsi anni abbiamo compreso l’importanza di proporre un prodotto di alta qualità, che fosse garantito sia da noi che dai fornitori. E si è rivelata una scelta vincente. La campagna melone quindi non è stata una vera scommessa, poiché eravamo consapevoli che i risultati sarebbero arrivati.

                       

                      Per quanto riguarda il futuro, invece: avete altri progetti del genere in cantiere?

                      Progetti ce ne sono sempre, ma noi non intendiamo fare le cose di fretta: operiamo sempre in modo scrupoloso, per assicurarci di trovare fornitori che si distinguano per qualità del prodotto e continuità nella fornitura. Diciamo che non corriamo dietro ai progetti.

                       

                      Tornando invece al melone, in generale si è trattata di un’annata non molto favorevole dal punto di vista del clima.

                      È vero, il clima meno caldo non ci ha aiutato: proprio per questa ragione, l’operazione di cui parliamo ci ha salvato la stagione. Rispetto all’anno precedente, per quanto riguarda la tipologia liscia, abbiamo registrato un significativo incremento dei volumi, mentre il retato ha registrato gli stessi volumi. Per il liscio l’aumento del fatturato è stato molto buono, pur con prezzi stabili sull’anno precedente. È cresciuto anche il fatturato del retato, grazie a prezzi leggermente superiori rispetto alla passata campagna. Direi che nonostante la stagione poco favorevole, ci possiamo ritenere ampiamente soddisfatti.

                       

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