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                      Il Gruppo Arena (VéGé) verso i due miliardi di fatturato entro il 2030

                      Il colosso siciliano dei supermercati chiuderà il 2023 con un giro d’affari di 1,25 miliardi di euro e ora punta a raggiungere i due miliardi entro il 2030. Giovanni Arena, direttore generale e Ad del Gruppo Arena, racconta cent’anni di storia e di successi dell’impresa familiare della Gdo leader per quota di mercato e redditività in Sicilia. “Managerialità e digitalizzazione” sono le parole chiave dello sviluppo. I rincari in atto? “Subiamo gli aumenti di listino, a volte non giustificati, da parte dell’industria di marca, e per non riversarli del tutto sui consumatori rinunciamo in parte ai margini”

                      Dalla Redazione

                      Primo operatore della grande distribuzione organizzata in Sicilia per numero di occupati, per quota di mercato, per fatturato alle casse, per redditività. Il Gruppo Arena è la prima azienda d’Italia per Roi (ritorno di investimento) nella Gdo, oltre 7.600 euro di fatturato per metro quadro di superficie di vendita, con punte che vanno dai 16 mila ai 18 mila euro in alcune top location (il 61% in più della media regionale) e più di 45 milioni di scontrini all’anno. Questi sono alcuni record conquistati dal gruppo siciliano, leader nel settore e terza azienda dell’Isola per fatturato, la prima autenticamente siciliana, dopo la Lukoil (prodotti petroliferi) e la Grimaldi (trasporti).

                      L’amministratore delegato del Gruppo, Giovanni Arena, che presiede anche Gruppo VéGé, ha presentato una ricca testimonianza aziendale agli studenti del corso di Principi di Management, condotto dal prof. Rosario Faraci, del dipartimento di Economia e Impresa dell’Università di Catania, come riporta il gruppo una nota. Il ritratto abbraccia cento anni di storia familiare che per quanto solida e profonda, da sola non sarebbe bastata a reggere per un secolo alle intemperie dei mercati. Occorrono anche massicce dosi di innovazione, di “unione e sacrificio, professionalità e un’apertura dal punto di vista culturale, per circondarsi di manager capaci che possano dare un valore aggiunto al proprio business”, ha sottolineato Arena.

                      Vendite alle casse: raggiunti 1,25 miliardi di euro

                      Managerialità, innovazione e digitalizzazione sono parole chiave del Gruppo Arena, che oggi ha raggiunto 1,25 miliardi di euro di vendite alle casse e punta ai due miliardi di euro entro il 2030. La Fratelli Arena Srl fu fondata nel 1976 dai fratelli Gioacchino (scomparso nel 2021) e Cristofero Arena (presidente del Gruppo), ma è già nel 1922 che iniziò la storia imprenditoriale della famiglia, con una prima bottega al dettaglio nel paese di Valguarnera. Il primo supermercato con i carrelli della provincia di Enna. Il 2022, infatti, ha segnato il centenario dall’avvio dell’attività imprenditoriale della famiglia. Nel 1986 aprirono il primo punto vendita Standa, nel 1997 il primo centro commerciale a Enna Bassa, ai tempi un’attrazione. Il suo fatturato raggiunge i 50 miliardi di lire, 27 milioni di euro. Nel 2005 la top location in via D’Annunzio a Catania, nel 2006 un punto vendita nel centro commerciale “I Gabbiani” di Giardini Naxos, in partnership con Oviesse. Poi l’acquisizione dei punti vendita ex Aligrup nel 2012 e la partnership nel 2013 con Multicedi che vede il cambio di insegna da Sidis a Decò, in esclusiva per l’intera regione Sicilia e parte della Calabria.

                      Costituzione della Holding di Gruppo Arena SpA e i patti di famiglia

                      Nel 2014 il fatturato ha già raggiunto i 440 milioni di euro. Viene costituita la Holding Gruppo Arena SpA e contestualmente, tramite i patti di famiglia, vengono cedute le partecipazioni in forma paritetica ai figli, presenti in azienda già da diversi anni. “Siamo azionisti – osserva Arena – ma l’azienda è dei nostri collaboratori e degli stakeholder che ci danno fiducia. Noi siamo alla guida di una grande nave e possiamo seguire la rotta solo se ci sono i consumatori: il cliente è al centro del nostro business, del nostro lavoro e delle nostre priorità”.
                      Nel 2017 il gruppo lancia la ricercata formula del Gourmet Decò nel punto vendita di Catania, subito replicata nel 2018 a Cefalù e così avviene il processo di “gourmetizzazione” in tutta la rete.

                      Arriva il 2019, anno della svolta, con le grandi acquisizioni: 11 punti vendita del gruppo Abate e 42 di Simply. “Abbiamo sempre acquisito i punti vendita complementari alla strategia aziendale del Gruppo e ceduto quelli non in linea con gli standard dell’azienda – sottolinea Arena che, da pochi mesi, oltre a ricoprire il ruolo di direttore generale, è anche amministratore delegato del gruppo -. Non bisogna infatti sottovalutare le peculiarità del territorio e anche per quanto riguarda le risorse umane, la scelta di posizionare il nostro nuovo polo logistico e il centro direzionale a Catania, ci ha aiutato ad attrarre maggiormente le professionalità necessarie”. Oggi lavorano per il Gruppo Arena oltre 3.300 dipendenti.

                      Contro il caro-prezzi, “servono misure statali”

                      Dal punto di vista dei consumatori, non possono che preoccupare gli aumenti dei prodotti e il dito viene puntato inevitabilmente anche verso supermercati e distributori. “Siamo l’ultimo anello della catena – precisa Arena – e subiamo gli aumenti di listino da parte dell’industria di marca, che a sua volta subisce aumenti delle materie prime e del packaging. L’inflazione dell’ultimo biennio, insieme ai costi energetici aumentati, sono esempi sotto gli occhi di tutti”. “Molte volte – riconosce Arena – si tratta di aumenti non giustificati da parte dall’Idm e noi distributori cerchiamo di calmierarli per evitare di ribaltarli del tutto sui consumatori, erodendo molte volte una parte del nostro margine”.

                      “In questo scenario inflattivo è venuto meno il potere di acquisto delle famiglie, scoraggiando così i consumi – conclude l’Ad del Gruppo Arena -. Se il governo introdurrà misure per dare maggiore potere d’acquisto ai consumatori, defiscalizzando una parte di salari e stipendi, contribuirà a garantire maggiore certezze”.

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