Dalla Redazione
Dal 29 settembre al 9 ottobre Eurospin ha messo in offerta a volantino banane certificate Rainforest Alliance a 0,99 centesimi al kg. Stesso prezzo per Esselunga a fine settembre. Sono offerta meno spinte rispetto agli anni scorsi, ma questi prezzi, attorno a 1 euro, non sono economicamente sostenibili, considerando i maggiori costi di produzione, di trasporto e la svalutazione dell’euro nei confronti del dollaro (nell’ultimo anno è passato da 1,16 a 0,99).
“Come tanti operatori sono stato in fiera a Madrid – scrive Giusto Curti su Linkedin riferendosi a Fruit Attraction – e ho dedicato del tempo a fare store check. Mi ha colpito come a differenza dell’Italia nessun player venda banane a 1 euro al kg. Evidentemente questo non è ritenuto un elemento competitivo essenziale dai top players (essere allineati al prezzo più basso invece chiaramente sì, 1,25 euro al kg era il prezzo di quasi tutti sulla private label)”.
“In Italia invece 1 euro è pratica comune ancora oggi come 2 anni fa – continua l’amministratore delegato di Dole – malgrado i costi sostenuti dalla filiera, retail incluso, siano ormai abbondantemente superiori al prezzo di vendita. Politica di marketing assolutamente legittima, per carità… chissà se davvero anche efficace. Di certo non sostenibile a lungo termine perlomeno non senza impatti importanti sullo scenario”.
“Attenzione – avverte Giusto Curti – che già l’Europa causa rafforzamento del dollaro e costi dei noli è diventato un mercato “da ultima opzione”; se poi l’Italia diventa pure il meno sostenibile dei mercati per l’industria bananiera in un contesto di produzioni in contrazione vedo arrivare un 2023 “interessante”. Chi vivrà vedrà”.
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