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                      India, pomodoro alle stelle: i big del fast food lo tolgono ma Domino’s rilancia

                      Utilizzati ampiamente nella cucina indiana, i pomodori hanno raggiunto prezzi record nelle ultime settimane a causa delle piogge monsoniche che hanno fatto precipitare i quantitativi, in un momento in cui la produzione stagionale è già tipicamente bassa. A questo si aggiunge l’inflazione che ha fatto lievitare i prezzi dei prodotti alimentari. Di conseguenza, grandi catene di fast food come McDonald’s, Subway e Burger King hanno risolto il problema alla radice togliendo i pomodori dai loro panini, wraps e insalatone, lo stesso sta accadendo in vari ristoranti. Nel frattempo il governo indiano ha revocato le restrizioni all’importazione di pomodori dal vicino Nepal per allentare la pressione sui prezzi dei prodotti alimentari

                      Dalla Redazione

                      pomodoro

                      In India i pomodori costano troppo a causa dei raccolti scarsi – in un periodo già di bassa produzione – che hanno fatto aumentare i costi. Di conseguenza le forniture non raggiungono i numeri sufficienti per soddisfare la domanda dei colossi del fast food come McDonald’s, Subway e Burger King, i quali hanno visto bene di risolvere il problema alla radice, togliendo il pomodoro dai propri menù. A cascata anche altri ristoranti hanno deciso di togliere il pomodoro dai propri menù, o aumentare i prezzi per ripagare questo prodotto. Un ristorante a sud di Delhi, ad esempio, ha aumentato del 12% il prezzo dei piatti che avevano come ingrediente il pomodoro.

                      A scatenare questa carenza di pomodori in India sono state le piogge monsoniche che hanno fatto precipitare i quantitativi, in un momento in cui la produzione stagionale è già tipicamente bassa. Di conseguenza, per la legge della domanda e dell’offerta, i prezzi si sono alzati notevolmente, complice anche l’inflazione, come ha fatto sapere anche a luglio la Banca centrale indiana.

                      Come riporta il Corriere della Sera, il pomodoro in India ha raggiunto il prezzo al dettaglio di 200 rupie al kg (2,10 euro): quattro volte circa il prezzo normale e, secondo altri dati forniti dal governo, il prezzo medio per chilogrammo all’ingrosso nel mese di luglio è stato di 98 rupie.

                      Lievitati anche i prezzi di delle cipolle, un altro alimento base della cucina indiana, che hanno visto un +80% in alcune aree come New Delhi. Del resto – fa sapere Reuters -, i dati sull’inflazione al dettaglio di luglio, pubblicati questa settimana, parlano chiaro: a luglio l’inflazione si è attestata all’11,5%, molto più del 4,6% di giugno e segnando un massimo di tre anni. I prezzi delle verdure sono aumentati del 37% rispetto a un anno fa. Il costo dei prodotti di base, dalle cipolle ai piselli, dall’aglio allo zenzero, è aumentato in maniera esponenziale.

                      Da sottolineare il fatto che gli ortaggi sono un bene “politicamente sensibile” in India, dove il reddito medio pro capite è stato stimato a circa 200 dollari al mese nel 2022-23. Nello specifico, l’impennata del prezzo delle cipolle – un altro ingrediente chiave utilizzato nella cucina indiana – ha portato in passato alla caduta di più di un governo, sottolinea la Reuters. “Se i prezzi delle materie prime rimarranno alti, alla fine anche i ristoranti saranno costretti ad aumentare i loro prezzi”, ha spiegato Amnish Aggarwal, responsabile della ricerca della società indiana Prabhudas Lilladher.

                      Così, i primi a togliere il pomodoro dai propri piatti sono stati McDonald’s “per problemi stagionali” e poi Subway, perché sosteneva di riscontrare dei problemi di qualità di prodotto. Ultima Burger King, che opera in India dal 2014, la quale ha deciso di togliere i pomodori dalle proprie proposte culinarie. Nel frattempo, la ministra delle Finanze indiana, Nirmala Sitharaman, ha affermato che il governo ha revocato le restrizioni all’importazione di pomodori dal vicino Nepal per allentare la pressione sui prezzi dei prodotti alimentari.

                      Intanto, il concorrente Domino’s Pizza per cercare di accaparrarsi i clienti in fuga dagli altri fast food e per attirare tutti quei consumatori che non escono fuori a cena per via dei rincari, ha lanciato la pizza più economica al mondo a sole 49 rupie, circa 60 cent di dollaro. Gli ingredienti? Reuters riferisce che si tratterebbe di una pizza bianca da circa 18 cm di diametro a base di formaggio con una spolverata di basilico e prezzemolo.

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