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                      Inflazione: cala il potere d’acquisto degli italiani, crescono i discount

                      Il potere d’acquisto degli italiani peggiora sempre più. A pesare – sottolinea il report Nielsen IQ – sono l’inflazione, la guerra e gli strascichi della pandemia. Di conseguenza il 96% delle persone iniziano a risparmiare, anche quelle finanziariamente più solide. E i risultati si fanno sempre più visibili: i discount raggiungono il 20% del valore della Gdo e la categoria dei cosiddetti “fragili”, ovvero che vivono nell’insicurezza finanziaria, si alza dal 10% al 17%

                      Dalla Redazione

                      In pochi mesi le famiglie fragili, ovvero che vivono nell’insicurezza finanziaria, sono passate dal 10% al 17% e nei prossimi mesi il 96% degli italiani rivedrà le proprie priorità di spesa, concentrandosi sulla sfera domestica e limitando tutto ciò che è il fuori casa. A pesare sono l’inflazione, la guerra e la pandemia, che fan si che sempre più persone, anche quelle finanziariamente solide, inizino a fare “economia”. I rincari energetici e dei prodotti di consumo, inoltre, portano con sé una lunga scia di conseguenze. Questa la panoramica offerta dai dati emersi dall’indagine condotta da NielsenIQ, che indagano i nuovi comportamenti d’acquisto degli italiani, ora in risposta alla crisi veicolata da pandemia, guerra e inflazione.

                      Proprio l’inflazione, che è al 4,8%, vede i consumatori già attrezzati, in quanto hanno già applicato alcune strategie di autodifesa per riuscire a risparmiare. Tra le tecniche adottate c’è un’attenzione in più ai prezzi e un mix differente di prodotti nel carrello: comportamenti che hanno portato a ridurre l’inflazione reale al 2,6%.

                      Si amplia però la forbice della diseguaglianza. Se a febbraio 2022 la categoria dei “fragili” pesava per il 10%, a maggio questa percentuale raggiunge il 17%. Si contrae la categoria dei “convalescenti” (famiglie che hanno recuperato potere d’acquisto ma restano sulla soglia delle difficoltà) che passano dal 14% al 9%, mentre è abbastanza stabile quella dei “cauti” – che pur non avendo subito impatti restano prudenti – dal 52% al 54%. Gli “stabili” – che non hanno affrontato insicurezza finanziaria e hanno mantenuto invariate le abitudini di acquisto passando dal 18% al 16% mentre i “thrivers”, quei benestanti all’estremo opposto rispetto i fragili, ovvero che hanno risparmiato denaro ed ora si sentono più sicuri, scendendo dal 7% al 4%.

                      Spesa media annua. Sempre secondo i dati Nielsen IQ, i fragili registrano un aumento del 10,8% sul 2019 perché le famiglie hanno fatto confluire i consumi fuori casa nella spesa domestica. Mentre gli “stabili” vedono una crescita della spesa media annua del 6,8%.

                      I consumatori diversificano anche il canale di acquisto, che diventa sempre più ibrido, 7 insegne diverse in un anno e anche nuovi canali: crescono l’e-commerce e il discount, evidenziando sia la necessità di convenienza e di comodità sia la polarizzazione di alcune modalità di spesa. E-commerce e discount conquistano, nei primi quattro mesi del 2022 rispetto al pre pandemia, ben 3 punti di quota; in particolare il discount raggiunge il 20% del valore del mercato del largo consumo.

                      Nell’ultimo anno le famiglie che hanno acquistato prodotti del largo consumo online sono 10,8 milioni, di queste ben il 50% sono over 50, il cui scontrino vale due volte e mezzo il valore di quanto spendono offline. Scelgono il canale online per la sua comodità e risparmio di tempo. Analizzando la curva demografica in modo predittivo, NielsenIQ stima che tra dieci anni saremo 2 milioni in meno di individui e la fascia di età prevalente sarà proprio quella fra i 55 e i 70 anni. La tecnologia dovrà avere un ruolo sempre più importante, per semplificare l’esperienza di acquisto online di persone che già ora hanno dimestichezza con questo canale. Con la fascia degli over 50 dominante numericamente, cambia anche la struttura della famiglia italiana, che non avrà più i figli in casa, e muterà quindi il paniere dei beni.

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