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                      International Asparagus Days, Piraccini: “Scommettiamo sull’iperspecializzazione”

                      Cesena Fiera è capitale mondiale dell’asparago con la prima edizione dell’International Asparagus Days, in programma il 16 e 17 ottobre nei padiglioni di Pievesestina, e il 18 ottobre nelle aziende emiliano romagnole  e venete che ospitano le visite tecniche. “Si tratta di un format nuovo per il nostro Paese, che punta sull’iperspecializzazione, più che sui numeri”, rivela il presidente di Cesena Fiera Renzo Piraccini.  “Stiamo già lavorando a un’edizione numero due, magari all’estero”, continua. In fiera sono presenti una settantina di espositori, uno su due stranieri. Ecco i commenti di alcuni top player italiani

                       

                      di Carlotta Benini

                       

                      nternational Asparagus Days

                      Al primo International Asparagus Days sono presenti circa 70 espositori, la metà esteri

                      L’Italia, con 9.500 ettari coltivati e 50 mila tonnellate, è il terzo produttore in Europa di questo ortaggio, a cui nel mondo sono dedicati circa 220 mila ettari. Stiamo parlando dell’asparago, grande protagonista a Cesena della prima fiera di settore dedicata a un’eccellenza dell’agroalimentare italiano, che nelle varie zone vocate (Emilia Romagna e Veneto in testa) si fregia anche di produzioni con il marchio di tutela. L’edizione zero dell’International Asparagus Days – in programma dal 16 al 17 ottobre a Cesena Fiera (per poi proseguire il 18 ottobre con visite guidate nelle zone di produzione)organizzata da Euro Exhibition Services e frutto della collaborazione con gli esperti Christian Befve e Luciano Trentini – si presenta al pubblico e agli operatori del settore con l’ambizione di rappresentare la filiera dell’asparago a livello internazionale.

                       

                      “Questa kermesse è una scommessa – esordisce Renzo Piraccini, presidente di Cesena Fiera – Ci siamo dati come obiettivo le 2 mila presenze, ma i numeri sono piuttosto relativi quando si parla di un evento di nicchia come questo. Iperspecializzazione e internazionalizzazione sono le due parole chiave su cui puntiamo, per lanciare un format che fino ad oggi non esisteva nel nostro Paese. La parte convegnistica (sempre affollate le sale durante la due giorni, ndr) rappresenta il cuore dell’evento, poi ci sono le aziende espositrici, di cui una su due estere. Infine ci sono campi di prova esterni: un’area dinamica dove nei due pomeriggi di fiera è possibile vedere in presa diretta le più moderne tecnologie di campo, applicate all’asparago bianco e verde”. Un format che promette di diventare un appuntamento fisso nel calendario fieristico annuale: “Stiamo già pensando a una seconda edizione – rivela Piraccini – e non escludiamo che possa essere realizzata all’estero, per fare dell’Interational Asparagus Days un evento itinerante”.

                       

                      Piero Turroni Asparagus Days

                      Piero Turroni, presidente di NewPlant

                      Le aziende presenti alla tre giorni fieristica sono una settantina: la metà degli espositori viene dall’estero. Fra gli italiani spicca Apofruit, presente in fiera in un doppio spazio espositivo. La grande cooperativa ortofrutticola è infatti presente nello stand del Consorzio dell’Asparago verde di Altedo Igp. Inoltre condivide uno spazio espositivo dedicato ai semi di asparago con New Plant, società che si occupa di innovazione varietale di cui Apofruit è socia. NewPlant ha messo a punto cinque varietà innovative di asparago, di cui sono in vendita le sementi. “Si tratta di ibridi – spiega Piero Turroni, presidente di NewPlant – messi a punto durante un lungo lavoro di selezione partito circa 40 anni fa, con il Crea”. “I semi di due varietà – continua – sono prodotti e commercializzati da Apofruit (Eros e Franco), gli altri tre sono gestiti da NewPlant (Ercole, Giove e Athos). Athos è l’ultimo arrivato: si tratta di una varietà di asparago molto promettente, sia per l’elevata produttività che per la precocità (è in produzione con una settimana circa di anticipo rispetto agli altri asparagi). Ha inoltre una buona pezzatura e un’elevata tolleranza alla ruggine. Tutti e cinque questi asparagi sono stati selezionati nell’ambiente della Pianura Padana e si adattano ad essere coltivati in tutto il Nord Italia e nell’Europa continentale. “Vendiamo i semi in Germania, in Inghilterra e in alcuni Paesi del nord Europa“, conclude Turroni.

                       

                      Aronne Basso Asparagus Days

                      Aronne Basso, presidente del Consorzio dell’Asparago di Badoere Igp

                      Anche OPO Veneto partecipa come presenza attiva all’International Asparagus Days, con un convegno in programma nel pomeriggio del 17 ottobre e con la presenza nello stand dei Consorzi dell’Asparago di Badoere Igp e dell’Asparago di Bassano Dop. Nello spazio espositivo spicca fra i prodotti a base di asparago presentati in fiera una birra bionda dal caratteristico aroma. “È la prima birra artigianale all’asparago di Badoere, – rivela il presidente del consorzio di tutela, Aronne Basso – una bevanda per veri appassionati di questo prodotto. Messa a punto con il birrificio del Doge, la stiamo presentando con successo alle varie manifestazioni di settore”. E a proposito di manifestazioni, esprime una nota di merito per la fiera cesenate: “Era ora che anche in Italia si facesse un evento specializzato dedicato all’asparago. Un’occasione importante per portare innovazione e diffondere conoscenza, dal produttore fino al consumatore”. OPO Veneto è protagonista anche della terza giornata degli Asparagus Days: giovedì 18 ottobre, in Veneto, saranno presentate le attività del Consorzio dell’Asparago Bianco e Verde di Badoere Igp, attraverso visite tecniche in alcune aziende socie.

                       

                      Saent Asparagus Days

                      Saent, l’ibrido di Lamboseeds, in campo

                      Fra gli ibridi innovativi presentati in fiera a Cesena spicca anche Saent, un asparago con turioni di calibro medio, dal caratteristico colore verde-violaceo, che si è distinto anche all’ultima edizione di Macfrut vincendo una medaglia d’oro agli Innovation Awards. Saent è prodotto da Lamboseeds ed è il risultato di una ricerca che si è focalizzata sulla realizzazione di incroci fra varietà locali come l’asparago violetto di Albenga e l’asparago di Montina. “Spicca per il suo carattere di rusticità – spiega Federico Capone, responsabile tecnico e commerciale di Lamboseeds – caratteristica, questa, che si rispecchia nel sapore (ha un gusto antico, selvatico, di impatto al palato) e che rende il prodotto particolarmente resistente alle malattie fungine e facilmente adattabile alle varie zone di produzione”.

                       

                      International Asparagus Days nella giornata di mercoledì 17 ottobre vede due appuntamenti convegnistici, uno dedicato alle “Strategie commerciali dell’asparago”, con case history da Germania, Italia, Francia, Svizzera e anche dal Messico, e uno con focus su “Asparagi per il mercato: prodotto convenzionale, biologico, biodinamico”, a cui partecipa anche CSO Italy. Nella giornata di giovedì 18 ottobre la manifestazione prosegue al di fuori dei padiglioni fieristici cesenati, con le visite tecniche ospitate in due tra le principali regioni produttrici di asparagi: Emilia-Romagna e Veneto.

                       

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