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                      La Grande Bellezza Italiana: nel paniere entra la PeraMantovana IGP (copyright: Fm)

                      La Grande Bellezza Italiana ha festeggiato il 13 ottobre i primi 5 anni di attività, con un evento nella suggestiva cornice di Corte Borghetti in Valpolicella che ha richiamato 150 professionisti da tutta Italia. Nel corso della serata è stata annunciato l’inserimento nel portafoglio prodotti della Pera Mantovana IGP, un frutto di nicchia, coltivato dai soci della cooperativa Corma, che finora non aveva trovato la giusta valorizzazione commerciale. L’obiettivo dei 6 soci per i prossimi anni rimane il rafforzamento della marca La Grande Bellezza Italiana, portando sugli scaffali della grande distribuzione eccellenze ortofrutticole dalle aree più vocate d’Italia

                      di Eugenio Felice

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                      Salvo Garipoli, Leonardo Odorizzi, Cristiana Furiani, Giorgio Bighelli, Antonio Cipriani ed Eraldo Barale (copyright: Fm)

                      Era l’autunno del 2018 quando La Grande Bellezza Italiana fece il suo debutto nel panorama ortofrutticolo italiano. Sei aziende, altamente specializzate nella produzione di alcune tipologie di frutta e ortaggi – Bergonzoni, Coofrutta, OP Joinfruit, OP Geofur, Odorizzi e Perusi – con magazzini nelle aree a maggiore vocazione in Italia, decisero di mettersi insieme in una rete di imprese, per valorizzare a livello commerciale il meglio della propria produzione (e non solo), il cosiddetto “filetto”, con la grande ambizione di far diventare un marchio appena nato, La Grande Bellezza Italiana appunto, in una marca riconosciuta dal mercato e dal consumatore finale. Un’idea di Leonardo Odorizzi, che è stata portata avanti con grande entusiasmo e affiatamento dai soci fondatori, con il supporto di SG Marketing, società specializzata in food strategy. Senza aver paura di osare, basti pensare alla scatola in cartone contenente tre pere Abate.

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                      La Grande Bellezza Italiana: nel paniere entra la Pera Mantovana IGP (copyright: Fm)

                      Il 13 ottobre 2023 nella suggestiva cornice di Corte Borghetti in Valpolicella, i “retisti” hanno invitato giornalisti e stakeholder da tutta Italia per festeggiare i primi 5 anni di attività. Sono interventi, tra gli altri, il presidente di APEO Giacomo Suglia, il presidente di Fruitimprese Emilia-Romagna Giancarlo Minguzzi, il presidente del Consorzio di Promozione e Tutela Uva di Puglia IGP Michele Laporta e il presidente di Macfrut Renzo Piraccini. Nel corso della serata è stata annunciata una novità: l’ingresso nel paniere prodotti de La Grande Bellezza Italiana della Pera Mantovana IGP, un’eccellenza coltivata da oltre 500 anni nella parte destra del Po che confina con l’Emilia Romagna. Grazie al sodalizio tra la cooperativa Corma, che fornisce il prodotto, e la rete de La Grande Bellezza Italiana che mette a disposizione i magazzini di lavorazione, questo frutto pregiato potrà essere valorizzato a livello commerciale, raggiungendo gli scaffali della grande distribuzione.

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                      Salvo Garipoli nel suo intervento durante la serata de La Grande Bellezza Italiana (copyright: Fm)

                      “Riceviamo proposte di collaborazione tutte le settimane, delle più disparate, ma questa mi stupì perché conteneva non una ma due follie”, ha dichiarato nel corso della serata il direttore di SG Marketing Salvo Garipoli. “L’intenzione di lanciare una marca tutta nuova nel mercato italiano e la volontà di operare nel mercato con un modello nuovissimo, quello della rete di imprese, che non implica mischiare i conti economici ma significa collaborare attraverso uno schema che lavora per scopo. C’è poi un concetto nuovo – ha spiegato Garipoli – quello della bellezza legata all’ortofrutta. Un progetto portato avanti da sei famiglie di produttori, quindi c’è la dimensione del fare e della tradizione, finalizzato a dare visibilità e consistenza commerciale in particolare a quelle filiere dell’ortofrutta di qualità riconosciute dall’Unione Europea con marchi come l’IGP ma non totalmente in grado di dialogare con la grande distribuzione”.

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