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                      L’annus horribilis di Walmart, nel 2015 azioni giù del 15%. È la fine di un modello?

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                      Le azioni sono crollate più del 9% in una delle quattro giornate peggiori degli ultimi 40 anni per il colosso della distribuzione. Di cosa si tratta? La fine di un modello o, semplicemente, un momento di difficoltà in un periodo di profondo cambiamento e di ristrutturazione? Dall’inizio del 2015 le azioni del gruppo sono scese del 30% in quello che gli analisti hanno definito il peggior anno dal 1973

                       

                      walmart crisiCosa c’è dietro al crollo registrato nei giorni scorsi da Walmart, il colosso della vendita al dettaglio americano, leader mondiale della grande distribuzione organizzata (gdo)? Le azioni sono crollate più del 9% in una delle quattro giornate peggiori degli ultimi 40 anni per il colosso. La fine di un modello o, semplicemente, un momento di difficoltà in un periodo di profondo cambiamento e di ristrutturazione? Dall’inizio del 2015 le azioni del gruppo sono scese del 30% in quello che gli analisti hanno definito il peggior anno dal 1973.

                       

                      A far scendere il titolo è stato l’annuncio delle stime di crescita per i prossimi due anni: il colosso ha fatto sapere che gli utili nel 2016 resteranno fermi ai livelli di quest’anno, mentre nel 2017 potrebbero scendere tra il 6 e il 12%. A pesare su Walmart nei prossimi anni potrebbe essere il dollaro forte che sta facendo diminuire le esportazioni. Il fatto è che il gruppo americano è una componente chiave sia del DowJones che dell’S&P 500 e un suo declino potrebbe influenzare anche l’andamento degli indici. Nel momento di massimo crollo ieri il titolo ha fatto perdere 40 punti al Dow.

                       

                      Già alcuni cambiamenti sono in corso: da una parte Walmart sta facendo investimenti per rendere i negozi puliti, veloci e ben organizzati. Dall’altra invece ha messo in campo un lavoro per sviluppare le sue infrastrutture digitali e di e-commerce, in un momento in cui Amazon e eBay continuano a erodere terreno nei confronti di Walmart.