L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
                      L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA

                      Le arance più succose? Le seleziona Agricola Lusia, grazie alla Ca’ Foscari

                      Agricola-Lusia-Daniele-Campagnaro-Ca-Foscari

                      Daniele Campagnaro, amministratore delegato di Agricola Lusia

                      Si è svolto l’8 giugno presso la sede storica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia l’evento “I Succosi: dall’innovazione alla sostenibilità”, organizzato da Agricola Lusia, azienda veneta specializzata nella commercializzazione di arance e altri agrumi, sia di provenienza italiana che di importazione. La scelta della location non è stata casuale: il ruolo dell’Università Ca’ Foscari è stato fondamentale per arrivare a un sistema ora brevettato di selezione non distruttiva delle arance in base alla loro succosità. Tanto che il brevetto è di proprietà congiunta tra Agricola Lusia e l’Università. L’evento è stato anche l’occasione per festeggiare i 20 anni di attività dell’azienda guidata dall’amministratore delegato Daniele Campagnaro

                      di Eugenio Felice

                      Agricola-Lusia-Daniele-Campagnaro-Ca-Foscari

                      Daniele Campagnaro, amministratore delegato di Agricola Lusia, nel corso dell’evento in Ca’ Foscari

                      Come fare a distinguere la propria offerta di arance sul mercato? Come far comprare al consumatore più arance? È questa la sfida che alcuni anni fa si è posta Agricola Lusia, azienda veneta specializzata nella commercializzazione di agrumi con sede a Lusia (Ro) e guidata dall’amministratore delegato Daniele Campagnaro. Una sfida vinta, dato che oggi c’è un brevetto su un sistema di selezione delle arance in base alla loro succosità. Un parametro tutt’altro che secondario, dato che secondo un’indagine commissionata dalla stessa Agricola Lusia la succosità è il primo driver di scelta per il consumatore finale quando deve acquistare delle arance.

                      Se ne è parlato nella sede storica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, nel corso dell’evento “I Succosi: dall’innovazione alla sostenibilità” organizzato da Agricola Lusia. Una scelta non casuale, dato che per trovare questo sistema non distruttivo di selezione delle arance l’azienda veneta si è affidata proprio all’Università e a quel grandissimo serbatoio di idee rappresentato dai giovani studenti. Un percorso che ha portato, dopo anni di ricerca e il coinvolgimento di numerosi gruppi di lavoro, a un grande risultato, un percorso che non è concluso dato che si sta studiando l’applicabilità del sistema di selezione anche ad altri tipi di agrumi come i limoni e i pompelmi.

                      Agricola-Lusia-Nicola-Modica-Ca-Foscari

                      Nicola Modica, general manager di Agricola Lusia, all’evento in Ca’ Foscari

                      Ad aprire i lavori è stato Daniele Campagnaro, amministratore delegato di Agricola Lusia. Con entusiasmo e soddisfazione ha raccontato degli studi negli Stati Uniti, della chiamata a gestire una delle aziende di famiglia, Agricola Lusia appunto, dell’impegno nella sua completa riorganizzazione, con l’aiuto prezioso dell’attuale general manager Nicola Modica, e della volontà di innovarla nel suo core business, cioè la commercializzazione di agrumi, arance in particolare, italiane e di importazione. L’evento non è stato solo l’occasione per porre l’attenzione su questo processo di innovazione ma anche per celebrare i 20 anni di attività di Agricola Lusia.

                      Tra i relatori dell’evento di Venezia c’è stato anche Fabio Ferrari, direttore operativo di Agricola Lusia, che ha spiegato la genesi del brand Gioia e del progetto I Succosi per valorizzare, in termini commerciali, queste arance ad elevato tasso di succosità. I test di mercato presso i supermercati del Gruppo Alì hanno dato ragione al progetto di Agricola Lusia – il consumatore apprezza il prodotto, si vendono più arance – e ora è in corso l’inserimento della linea I Succosi in altri gruppi distributivi, tra i quali Coop Italia. Un’innovazione protetta da brevetto, nel metodo, nel macchinario e nel software, di proprietà congiunta tra Agricola Lusia e l’Università Ca’ Foscari.

                      Agricola-Lusia-Fabio-Ferrari-Ca-Foscari

                      Fabio Ferrari, direttore opertivo di Agricola Lusia, con Elena Semenzin di Ca’ Foscari (copyright: Fm)

                      “Dobbiamo fare due cose: capire come funziona il mondo e trasmetterlo agli studenti a alle aziende”, ha spiegato Vladi Finotto, professore associato di Economia e Gestione delle Imprese dell’Università Ca’ Foscari. “Abbiamo un enorme patrimonio che sono i ragazzi. Stanno studiando e hanno tanta voglia di essere utili. Un’azienda ingaggia l’università coinvolgendo i giovani. È vero, tante idee non sono realizzabili ma alcune sono una prima traccia. L’impresa scarica a terra queste idee e le porta sul mercato. Così si fa innovazione. Noi forniamo figure sempre più specializzate ma non è facile trovare aziende che le facciano crescere. Agricola Lusia in questi termini è una storia di successo“.

                      Nel corso dell’evento si è parlato anche di sostenibilità, sia in termini di imballaggio che di spreco alimentare. Su questo tema è intervenuta Elena Semenzin, professoressa di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali, nonché delegata alla Sostenibilità. L’impegno di Agricola Lusia su questo tema è concreto, nella scelta degli imballaggi, nel risparmio di acqua e di energia, nella riduzione degli sprechi, nella responsabilità sociale. Un impegno che sarà certificato dal primo bilancio di sostenibilità, che dovrebbe arrivare proprio per l’anno fiscale 2022. Di riduzione degli sprechi ha parlato anche lo chef Francesco Aquila, che a chiusura dell’evento ha preparato un piacevolissimo drink analcolico a base di arance.

                      Copyright: Fruitbook Magazine