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                      L’esposizione delle insalate in un Famila di Verona accende il dibattito su Linkedin

                      Famila_insalate
                      Domenica 15 novembre abbiamo postato su Linkedin, il social network che si rivolge a una utenza “business”, una foto presa in un punto vendita Famila della provincia di Verona, quindi appartenente al gruppo MaxiDì della famiglia Brendolan, catena aderente a Selex GC. I commenti alla foto denunciano, come emerso anche dal Fresh Retailer: Show&Conference, quanto ancora si debba fare sull’esposizione dei prodotti nei punti vendita, soprattutto nelle città periferiche e nelle province, perché la GDO non è solo quello che si vede a Milano o in altre grandi città

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      Insalate_LinkedinEcco la didascalia alla foto che abbiamo pubblicato su Linkedin: “Una delle evidenze che emergono dal Fresh Retailer 2015 è la consapevolezza, sia da parte del mondo produttivo che distributivo, che c’è ancora troppo poca comunicazione dei prodotti sul punto vendita, oltre a un’esposizione disordinata e confusa che non agevola gli acquisti. Ecco un esempio, in un punto vendita Famila della provincia di Verona. Buste di insalata di quarta gamma (già lavate) PL Selex accostate a insalate in cestino di prima gamma (da lavare) Insal’Arte, in un murale refrigerato anonimo, privo di qualsiasi comunicazione”.

                       

                      Riportiamo qui di seguito i commenti finora pervenuti, sempre su Linkedin:

                       

                      Antonio B.: Mi spiace che vi siano ancora situazioni di questo tipo, noi è da tempo che lavoriamo a Planogramma con Cluster che subiscono rivisitazioni continue……..

                       

                      Pierpaolo L.: Il planogramma credo sia indispensabile, si ha l’impressione che a volte non sia seguito/gestito. Per quanto riguarda la comunicazione in genere? Utilizzate sistemi di comunicazione direttamente sullo scaffale per le promo e prodotti “speciali”? Avete anche considerato l’utilizzo di etichette elettroniche grafiche?

                       

                      Alessandro S.: Andrebbe verticalizzata l’offerta. La confusione regna sovrana.

                       

                      Rosalinda A.: In generale, probabilmente bisognerebbe fare anche un pò di “ordine” negli assortimenti. La chiamo “ansia da inserimento”: la volontà è quella di cogliere ogni opportunità di incremento fatturato inserendo prodotti senza capire se effettivamente quell’inserimento possa fare la differenza all’interno della categoria. Difficile comunicare in scaffali sempre più caotici e senza una strategia ben definita, e forse coraggiosa per certi versi. Il rischio è quello di aumentare la confusione.

                       

                      Fabio F.: Far disegnare uno scaffale a chi non ha mai venduto un prodotto è come far preparare una moto a chi non ha mai fatto una corsa.

                       

                      Alessandro S.: Non ho la foto da allegarvi ma sempre al Famila ho visto un esempio di vendita complementare raccapricciante. L’espositore di accendini Bic nella corsia dei surgelati.

                       

                      Giovanna F.: Se il personale non è competente i capi area cosa controllano? Purtroppo spesso e volentieri manca la professionalità.

                       

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