Dalla Redazione
Un nuovo Paese, il 31esimo nel mondo, entra nell’orbita di Lidl. Il colosso tedesco della Gdo è infatti sbarcato in Estonia, dove giovedì 3 marzo ha aperto i suoi primi otto punti vendita nelle quattro maggiori città del Paese: cinque nella capitale, Tallinn, e gli altri tre nei nuclei urbani di Tartu, Narva e Pärnu. Lo annuncia il gruppo in una nota, come riporta Err.ee, sottolineando di avere investito 80 milioni di euro per l’ingresso strategico in questo Paese, con un impatto positivo anche sull’occupazione: con le otto nuove aperture, infatti, sono stati creati oltre mille posti di lavoro.
L’annuncio pone fine a un’attesa di cinque anni dai primi rapporti sull’ingresso di Lidl nel mercato estone. Lungo questo percorso la società ha incontrato difficoltà legali e burocratiche, ma già dallo scorso autunno l’iter è giunto a una svolta e infatti l’azienda ha avviato un processo di assunzione di dipendenti su larga scala.
Alla cerimonia del taglio del nastro del 3 marzo hanno partecipato i rappresentanti dell’ambasciata tedesca e della Camera di commercio tedesco-baltica, afferma l’azienda. In linea con quelle che sono le politiche internazionali di Lidl, gli otto nuovi store in Estonia – aperti tutti i giorni dalle 8 alle 22 – si collocano in un piano di riqualificazione urbana e rigenerazione delle aree circostanti, e l’azienda in particolare ha contribuito anche a migliorare le infrastrutture e la viabilità nelle vicinanze dei negozi a Tallinn e Tartu. Sono inoltre edifici progettati in un’ottica green, in linea con l’attenzione di Lidl per la sostenibilità ambientale.
Lidl appartiene al Gruppo Schwarz, con sede a Neckarsulm, in Germania, che ha generato un fatturato mondiale di 125,3 miliardi di euro nell’anno finanziario 2020. In tutto il mondo Lidl gestisce circa 11.550 negozi e più di 200 centri logistici in 30 paesi, afferma l’azienda, e impiega oltre 341 mila persone.
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