È scomparso prematuramente ieri, all’età di 50 anni, Massimo Camozza, co-titolare dell’Azienda Agricola Ortopadana di Conselve (Padova) specializzata nella produzione di radicchio. “Un imprenditore lungimirante e di grande spessore, professionale e umano”, che ha saputo portare innovazione nel settore ortofrutticolo dedicando tutta la sua vita a un’agricoltura etica e sostenibile. Il ricordo commosso di Marco Pacifico, suo socio in azienda e amministratore delegato di Evergreen Group

Dalla Redazione

Stava pedalando sui suoi colli Euganei, in compagnia di un gruppo di amici amanti della mountain bike, quando un improvviso malore lo ha portato via strappandolo all’affetto dei suoi cari e di tutte le persone che in ambito lavorativo lo stimavano e lo apprezzavano. Massimo Camozza, imprenditore padovano titolare insieme al fratello Mauro dell’Azienda Agricola Ortopadana di Conselve (Pd), è scomparso prematuramente domenica 27 marzo: avrebbe compiuto 51 anni il prossimo 26 maggio.

Con oltre 30 anni di esperienza e 120 ettari di produzione propria, Ortopadana è oggi una realtà leader sul territorio nazionale come produttore di Radicchio Variegato di Castelfranco Igp, oltre che importante conferitore di radicchio rosso tondo e radicchio rosso lungo. Fa parte a sua volta di O.P. Hortoitalia, organizzazione di produttori di cui Massimo Camozza era consigliere e per la quale seguiva l’attività commerciale.

“Massimo era un imprenditore lungimirante, con una visione innovativa sul settore, per quanto riguarda gli investimenti, il modo di lavorare e la gestione della tecnologia”, lo ricorda commosso Marco Pacifico, suo socio in azienda e amministratore delegato di Evergreen Group, società padovana che, grazie alla stretta collaborazione con Ortopadana, è diventata protagonista in Italia e all’estero nel confezionamento e nella distribuzione dell’intera gamma del radicchio. “Un imprenditore conosciuto e apprezzato sotto il profilo professionale, ma anche e soprattutto dal punto di vista umano – continua Pacifico -, impegnato com’era nel sociale e sempre attento alle esigenze dei dipendenti, che considerava come una famiglia”.

Dipendenti che oggi si stringono nel cordoglio intorno alla famiglia – la moglie Lorena, il figlio Nicola, i genitori e il fratello Mauro -, ricordando con affetto e commozione l’ex titolare, con la consapevolezza di avere avuto a che fare con un datore di lavoro corretto e con grandi valori etici, sempre disponibile a dare una mano a chi aveva più bisogno, dentro e fuori dall’azienda.

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