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                      Maersk si lancia nella logistica e-commerce in Usa ed Europa. Sfida ad Amazon?

                      Il colosso armatoriale danese Maersk annuncia l’acquisizione di due società leader nella logistica e-commerce internazionale: la statunitense Visible Supply Chain Management, in grado di gestire 200 mila ordini al giorno e circa 200 milioni di pacchi all’anno, e la B2C Europe con sede nei Paesi Bassi. Secondo i rumors, la mossa di Maersk sarebbe una risposta del mondo degli armatori all’avanzata di Amazon anche nel settore della logistica

                      Dalla Redazione

                      Maersk

                      Maersk si lancia anche nella logistica per l’e-commerce in Usa ed Europa

                      Il gruppo danese A.P. Moller-Maersk – che con la compagnia di trasporto marittimo container Maersk Line, sua controllata, è primo a pari merito con Msc nella classifica degli armatori mondiali – si lancia con decisione nella logistica per il commercio elettronico. Il 6 agosto scorso il colosso danese ha infatti annunciato l’acquisizione della statunitense Visible Supply Chain Management (Visible SCM), società con sede a Salt Lake City, nello Utah, leader nella logistica e-commerce B2C negli Stati Uniti. Inoltre Maersk ha annunciato l’intenzione di acquisire B2C Europe Holding B.V. (B2C Europe), società di logistica business-to-consumer con sede nei Paesi Bassi, focalizzata sui servizi di consegna pacchi B2C in Europa. “Entrambe le società sono player affermati e riconosciuti nel panorama internazionale della logistica dell’e-commerce”, sottolinea il gruppo armatoriale danese in una nota ufficiale. Maersk spiega che molti suoi clienti stanno valutando con interesse la forte crescita delle vendite online e stanno dunque implementando strategie digital first. Ciò richiede un supporto per la crescita della loro supply chain business-to-consumer.

                      Visible Supply Chain Management è definita da Maersk stessa “un leader di settore negli Stati Uniti, che permette alle imprese di e-commerce di spedire in modo economico e consegnare rapidamente, in modo da poter competere con i più grandi marchi oggi in circolazione”. La società, precisa Maersk, può raggiungere il 75% della popolazione statunitense entro 24 ore e il 95% del territorio entro due giorni. La società statunitense opera tramite nove piattaforme, che s’integreranno con quelle di Maersk. Ogni giorno, Visible Supply Chain Management serve 200 mila ordini e ogni anno muove 200 milioni di pacchi.

                      B2C Europe Holding svolge servizi per l’e-commerce con filiali nei Paesi Bassi, in Francia, in Gran Bretagna e in Spagna, ma raggiunge anche Stati Uniti e Cina. La società offre servizi completi: etichettatura, ritiro, smistamento, trasporto di linea e consegna nell’ultimo miglio in 35 Paesi europei, usando un centinaio di vettori.

                      “Il nostro gruppo – sottolinea Vincent Clerc, Ceo di Maersk Ocean & Logistics – vuole costruire solide capacità di logistica e-commerce che estenderanno e rafforzeranno la nostra offerta nella catena di approvvigionamento e creeranno opportunità di crescita. Oggi i clienti si affidano all’approccio logistico integrato e ai servizi offerti da Maersk. Combinando ciò con i modelli operativi e la proposta di valore di Visible SCM e B2C Europe, consentiremo ai nostri clienti di continuare a sviluppare la loro offerta di e-commerce, ampliando così la portata e il potenziale delle nostre partnership strategiche”.

                      Secondo i rumors, le ultime acquisizioni di Maersk sarebbero una risposta del mondo degli armatori all’avanzata di Amazon anche nel settore della logistica. Fino a qualche anno fa, infatti, il colosso dell’e-commerce di Jeff Bezos sembrava intenzionato a inglobare diverse compagnie di shipping. “Le compagnie di trasporto marittimo hanno comprato ferrovie, spedizioni, servizi, hanno integrato e investito anche sulla gomma. Mancava solamente l’ultimo miglio”, sottolinea Fabrizio Vettosi, numero uno del fondo Vsl e apprezzato analista del settore, in un articolo di The MediTelegraph.

                      Perché proprio Maersk ha compiuto questo scatto in avanti? Fondamentalmente per ragioni insite nel suo dna. “Era l’unica grande compagnia a poterlo fare – spiega sempre Vettosi -. Proprio per la sua tradizione. Non è detto che anche Msc non possa farlo, ma con ritardo. Lo dice la stessa storia di famiglia: il gruppo Moller-Maersk era attivo persino nella grande distribuzione (possedeva una catena di supermercati nel Nord Europa, ndr). Oggi è presente nel mondo bancario. Significa che Maersk ha una cultura imprenditoriale che gli altri ancora non hanno”.

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