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                      McGarlet investe sull’avocado italiano. Il suo plus? La massa grassa

                      Avocado
                      L’avocado è il frutto esotico più di successo degli ultimi anni in Europa. Di strada per arrivare sulle nostre tavole ne deve fare tanta. Il primo produttore mondiale è il Messico. Il consumatore e la distribuzione preferirebbero prodotto nazionale, che però nei fatti non c’è. Sulla scia di questa domanda che sta aumentando in modo esponenziale, continua l’azione di valorizzazione dell’azienda bergamasca McGarlet della frutta esotica coltivata in Italia. Il partner BeFruit dal 2012 opera in questo settore e da qualche settimana sta procedendo con la raccolta di avocado siciliano. Che differenze c’è rispetto a quello di importazione? Tra i plus del frutto nazionale c’è la massa grassa, che nella varietà Hass può arrivare al 30%

                      Dalla Redazione

                      Avocado

                      L’avocado è un frutto esotico sempre più apprezzato e simbolo di una dieta sana ed equilibrata. In Europa nel 2020 ne sono state consumate 100 mila tonnellate in più rispetto al 2019. In Italia, la crescita è stata stimata attorno al 92%. L’incremento è confermato anche da uno studio effettuato utilizzando i dati del famoso sito di delivery Just Eat e in cui è emerso che in Italia nell’ultimo anno sono state ordinate a domicilio, sotto forma di diverse preparazioni, circa 45 tonnellate di questo frutto. Si tratta di una crescita annua di circa il 25%.

                      Luca Garletti, ceo di McGarlet, conferma l’aumento della richiesta di questo frutto ed afferma che “proprio a fronte di questi dati, abbiamo deciso di portare avanti piani di sviluppo appositamente pensati che nei prossimi anni andranno a dare i loro frutti”. La Sicilia, grazie alla sua posizione geografica e alle caratteristiche fisiche e climatiche, risulta essere una delle migliori zone in Italia per la coltivazione di avocado. “BeFruit, fornitore ufficiale della nostra azienda, ha intrapreso dal 2012 le sue attività in provincia di Messina. Oltre all’avocado coltiva anche mango, litchi e altri frutti tropicali minori.”

                      È proprio in questi campi che un paio di settimane fa è iniziata la raccolta di avocado. Quella di quest’anno è una raccolta molto attenta al benessere delle piante ancora molto giovani e quindi effettuata prestando la massima attenzione per non “stressare” l’albero. “Normalmente – spiega Garletti – la raccolta di avocado italiano può andare da fine novembre ad aprile. Oggi noi, proprio per la giovane età delle piante di BeFruit, ci limiteremo ad un intervallo di tempo minore, ma l’obiettivo è quello di arrivare ad avere delle coltivazioni che garantiscano frutti per un più lungo periodo temporale.”

                      La raccolta di quest’anno parte quindi con le varietà a buccia verde che vanno poi a scalare: avocado Fuerte, Ettinger, Zutano e poi Pinkerton. BeFruit è un’azienda giovane che non possiede ancora uno storico industriale di produzione massiva capace di dare un’idea precisa circa l’andamento dell’annata, ma dalle prime valutazioni circa la raccolta che si sta concludendo emergono le qualità distintive dell’avocado italiano coltivato. Le qualità verdi di avocado italiano BeFruit arrivano ad avere fino al 25/27% di massa grassa, dato superiore a quelli relativi all’avocado d’importazione.

                      Le varietà Hass hanno invece in questo momento una percentuale che varia tra il 20% e il 24% di massa grassa con l’obiettivo di raggiungere il 28/30% per offrire al consumatore finale un prodotto che abbia delle qualità organolettiche particolarmente distintive. Quali sono le variabili che incidono sulla qualità del prodotto italiano? Luca Garletti non ha dubbi e afferma che “la luminosità tipica delle regioni del sud Italia, insieme alla corretta scelta delle più appropriate cultivar, sono ciò che rende il prodotto italiano così apprezzabile”.

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